Milleunlibro maggio

Chi vince chi perde

Bambini, animali ed esseri straordinari nella vita reale e nella fantasia si confrontano attraverso  gare, sfide e  competizioni.

Una riflessione del maestro Franco Lorenzoni : “ Sono convinto che la scuola, se ha l’ambizione di educare alla libertà, non deve imitare ciò che accade nella società, ma operare per contrasto, in modo critico e concreto. Se vuole essere luogo di creazione culturale aperto al futuro, non deve appiattirsi  sul presente “

In un mondo in cui tutto va ad una velocità incredibile, dove importa essere primi ovunque: a scuola, nel gioco,nel lavoro … costi quel che costi, noi condividiamo pienamente il pensiero del maestro della Casa laboratorio di Cenci. La scuola dovrebbe disincentivare quella competizione che ti fa arrivare primo a suon di  sgomitate o sgambetti. Dovrebbe piuttosto promuovere collaborazione e gentilezza con gli altri e sfide personali per crescere e migliorarsi, nel percorso di crescita individuale.

Le proposte che seguono sono libri  che raccontano di gare, di giochi, di sfide. Vince il più forte ?  Il più furbo?  Il più bello? … o  guadagna la medaglia d’oro chi compie  gesti significativi nella gara della vita ?

Chi vince al tiro alla fune?

Un approccio all’educazione scientifica molto diverso da quello che si pratica usualmente a scuola. Documentando conversazioni e azioni con i bambini, si propone una sperimentazione didattica vera e propria su alcuni argomenti di scienze. Questo presuppone che l’insegnante dedichi tempo prima di proporre in classe uno qualsiasi dei temi: solo così può elaborare una rete di concetti e di relazioni per indirizzare e guidare il lavoro.

Consigliato ai docenti di materie scientifiche della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Maria Arcà, Paolo Mazzoli, Chi vince al tiro alla fune?– MCE, 2020

Sono io il più forte

Protagonista di questa breve storia molto conosciuta è un lupo che va per il bosco chiedendo a tutti “ Chi è il più forte ?” L’animale cerca di  conferme e riconoscimenti della sua forza, che supera tutto e tutti. Il lupo e gli altri abitanti del bosco  ( coniglietto, cappuccetto rosso, porcellini… ) sono rappresentati a figura intera, tranne nelle ultime pagine, dove occupano più spazio la terribile bocca  del lupo offeso da un minuscolo mostriciattolo che osa contraddirlo e infine la gigantesca  mamma ( dinosauro) di cui il lettore vede solo le  enormi zampe . A questo punto il lupo prepotente si ridimensiona, si ritira e si riduce anche graficamente.  

Come educatori cerchiamo di riflettere insieme ai bambini  sulla prepotenza, su chi alzando la voce pensa di avere ragione, anche nei conflitti quotidiani tra bambini. 

Consigliato  dai 4 anni

Marina Sirotti

Mario Ramos, Sono io il più forte, sono io il più bello– edizioni Babalibri, 2002

Elvis e Otto

L’amicizia vince!

La volpe Elvis e l’orso Otto sono amici per la pelle, e adorano giocare a nascondino. Otto, però, non è tanto bravo a nascondersi… Così Elvis vince tutte le volte, e Otto ci rimane male. Ma se vincere non fosse sempre la cosa più importante? Un giorno, per fare felice il suo amico, Elvis decide di rinunciare alla vittoria… in cambio avrà un premio molto più emozionante! Un albo illustrato per parlare di amicizia e del valore relativo della vittoria in gara.

Consigliato  da 4 anni.

Antonella Bottazzi

Chris Naylor Ballesteros, Elvis e Otto- ed. Terredimezzo, 2022

L’uovo più bello

Un piccolo libro ritrovato e ristampato. Le tinte sono acquerellate, accompagnate da un bel carattere corsivo. L’autore , lo stesso della serie “ Amici amici”, accompagna il lettore in questa sfida tra  3 simpatiche galline: Pallina, Gambetta e Piumetta che non riescono a mettersi d’acceso su chi sia la più bella.  Il re consultato saggiamente dirà : “ la vera bellezza non appare al di fuori, ma viene dal profondo di noi stessi “ , così lancerà la sfida. La gallina che farà l’uovo più bello sarà principessa. Alla fine vinceranno tutte e 3 perché il re ( e tutti gli animali) troveranno qualcosa di speciale in ogni uovo. Questa delicata storia mi ha ricordato quando a scuola, all’interno di una competizione, noi insegnanti cerchiamo di trovare  validi motivi  per proclamare più vincitori, oppure quando nelle produzioni scritte sottolineiamo positivamente la correttezza, l’originalità,l’uso delle parole … come sostegno e gratificazione personale.

Consigliato dai 4 anni       

Marina Sirotti

Helme Heine , L’uovo più bello– ed. Città nuova, 2022

Gandhi per giovani pacifisti

La storia di un uomo che ha fatto della sua vita una  battaglia in favore dei più deboli, senza l’uso delle armi, ma attraverso la “ non violenza” basandosi sul principio morale ahimsa, che in sanscrito significa “non nuocere”, e sul principio etico-politico satyagraha (“forza della verità”).

La verità, la non-violenza, il non-possesso, il coraggio, la tolleranza, l’uguaglianza delle religioni, l’importanza delle promesse, il sacrificio, il digiuno e la difesa delle libertà civili non sono utopie ma realtà possibili, e Gandhi lo ha dimostrato.

Un libro che può aiutare i più giovani a riflettere su modalità di protesta alternative all’uso delle armi, per combattere giuste battaglie civili. 

Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Antonella Bottazzi

Brunilde Neroni, Marina Visentin, Gandhi per giovani pacifisti– Salani, 2011

Tre mostri

Un albo con i colori e le parole del creatore di Elmer, l’elefantino variopinto. Pagine che sembrano colorate con le matite, come fanno  i bambini, mandando il segno un po’ di qua e un po’ di là, sfumature  su cui spiccano i 3 mostri protagonisti, che hanno tinte decise  di rosso, blu e giallo. Così come sembra chiara e decisa la sorte del povero mostro giallo: straniero, gentile e generoso.  Chiede solo un posto dove poter vivere e  si scontra con la prepotenza dei due mostri blu e rosso padroni del luogo tra la giungla e il mare. Dopo una  apparente sconfitta il mostro giallo con la sua tranquilla astuzia riesce ad avere un’intera isola, in barba ai due cialtroni.

Consigliato dai 5 anni

Marina Sirotti

David McKee , Tre mostri-edizioni Lapis, 2016

Storia dei semi

“I semi sono l’inizio e la fonte di ogni vita; per milioni di anni i semi si sono evoluti in natura e in natura, come sempre accade, si sono affermate le piante più resistenti e più generose.

 Ma i semi raccolgono dentro di sé, oltre agli anni di evoluzione naturale, anche tutti i cambiamenti che i contadini hanno ottenuto nel corso dei millenni grazie alla loro opera di selezione. Noi sappiamo che i semi possiedono la capacità di generare piante con caratteristiche sempre diverse per milioni di anni ancora. “In un seme ci sono, insomma, passato e futuro.” Così ci parla Vandana Shiva, ecologista e attivista indiana, che spiega perché è contraria ai semi moderni geneticamente modificati, prodotti e venduti dalle multinazionali; semi che devono essere ricomprati a ogni raccolto e che rischiano di dare risultati ben diversi da quelli promessi. L’appello di Vandana Shiva ai lettori grandi e piccoli è quello di seguirla nella sua battaglia: imparare a conoscere “i semi della rovina” e tornare ai “semi della speranza”.

Consigliato da 8 anni.

Antonella Bottazzi

Vandana Shiva, Storia dei semi– Feltrinelli, 2013

La gara delle coccinelle

Un grande albo illustrato senza parole per raccontare una gara. Una gara tra coccinelle di tutto il mondo rappresentate fedelmente nelle forme e nei colori . Questi esserini, disegnati a grandezza naturale, sono tutti schierati uniformemente sulla linea di partenza a sinistra, mentre all’estremità della pagina di destra si vede la linea del traguardo.  La gara inizia, un’onda di coccinelle avanza compatta mentre  una si stacca dal gruppo e procede in testa. Veloce e leggera supera un ostacolo ( la piega centrale della pagina) e va avanti sicura. Nella pagina successiva il gruppo scompare : risucchiate da un  vortice … E poi il colpo di scena : la coccinella in vantaggio si ferma e torna indietro per aiutare  le altre, tutte si “prendono per mano “ fino a creare una lunga catena colorata composta da ali, antenne e corpicini. Chi osserva le pagine si perde in questa catena e a questo punto non ha più  importanza sapere chi vince. La solidarietà, la gentilezza, la generosità e l’altruismo, sono gli elementi che vincono questa bellissima gara , dove nessuno è ultimo.

Questo  silent book è consigliato a tutti,  bambini  dai 3 anni in avanti e adulti, a coloro che credono che essere primi non sia poi così importante. 

Marina Sirotti

Amy Nielander , La gara delle coccinelle– Terre Di Mezzo,2016

Gli invincibili

Hanno “aperto il mondo del possibile”. Eroi, ribelli. Campioni dello sport, della musica, delle grandi battaglie civili, dei piccoli gesti di ogni giorno.

Kwame Alexander li chiama Invincibili.

Un omaggio allAmerica nera. Alla forza, alla passione e alla perseveranza dei suoi più grandi artisti, atleti e attivisti. Ai tanti dei quali non ricordiamo i nomi. Ai sognatori.

Il libro, inoltre, è arricchito dalle biografie dei più importanti atleti, poeti, musicisti e artisti afro-americani. Belle anche le illustrazioni.

Consigliato ai ragazzi da 11 anni

Antonella Bottazzi

Kwame Alexandeer, Kadir Nelson, Gli invincibili– Orecchio Acerbo, 2020

Il pinguino senza frac

Limpo è un pinguino povero, non ha nemmeno il frac e tutti lo guardano, lo indicano con il dito, perfino il maestro. Così decide di lasciare mamma e babbo carissimi per andare nel mondo a guadagnare soldi e poter comperare il suo frac. Nel viaggio incontra gabbiani , foche, orsi e …  uomini. Si impegna in tanti  lavori ,  mentre  guadagna qualche soldo chiede tanti “ perché” , così impara tante cose. Supera tanti momenti difficili, in cui crede di non farcela. Un apparente perdente che grazie al suo mondo dove troviamo gentilezza, buona educazione, riflessioni, intelligenza,  riuscirà a vincere il mondo delle prepotenze , delle parole urlate e a volte della stupidità.  Dopo tante avventure  Limpo tornerà a casa trasformato : non più cucciolo, ma adulto. Forse si potrebbe considerare un breve romanzo di formazione, con esperienze e cambiamenti che accompagnano il protagonista nel suo passaggio dall’età infantile a quella adulta.    

Per la sua ricchezza, per il linguaggio un po’ insolito , questo libro prezioso è da leggere con calma. Una lettura interpretativa, fatta di domande autentiche, ricerca di mondi  di senso, riflessioni ,descrizioni,  problematizzazioni e ipotesi, che possono essere registrate e rappresentate sul quaderno dei bambini.

Consigliato dai 6 anni

Marina Sirotti

Silvio D’Arzo, Il pinguino senza frac– Monte Università di Parma, 2005

La mia storia, una vita coraggiosa

Era il 1 dicembre 1955, a Montgomery, una cittadina dell’Alabama. Rosa Parks prende l’autobus per rientrare a casa dopo il lavoro; quando sale è così stanca che non fa caso al posto in cui si va a sedere. E, a quel tempo, i sedili posteriori erano riservati agli afroamericani; ma, se in quella giornata si assisteva ad un affollamento di bianchi sul bus, la legge voleva che il posto venisse a questi ceduto, pena l’arresto. Rosa non si alza. Comincia così la sua  battaglia per difendere i diritti degli afro-americani nel sud dell’America.

Un albo illustrato che racconta con semplicità e chiarezza l’episodio in questione e la determinazione di Rosa e dei suoi amici per lottare per la dignità di ciascuno, a prescindere dal colore della pelle.

Un libro per riflettere e avviare una discussione sulla disobbedienza civile e la lotta contro le ingiustizie.

Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

Antonella Bottazzi

Rosa Parks, Jim Haskins, La mia storia, una vita coraggiosa – Oscar Mondadori, 2021

Il gioco del silenzio

Ecco un libro che consiglio fortemente. Perché ? Perché è divertente, perché è ricchissimo di spunti per riflettere sui rapporti tra maschi e femmine, sulle regole, sull’opportunità di osservare un po’ di silenzio ,anche a scuola, per ritrovare la calma, l’attenzione e imparare a calibrare le parole; perché parla del rapporto tra insegnanti e alunni…

“C’è un modo per dimostrare che le femmine parlano più dei maschi. Sempre che tu e le tue amichette non abbiate paura della competizione”. “Paura? Noi non abbiamo paura di niente…” “Ok, ecco il patto: due interi giorni senza parlare. Né in classe, né nei corridoi, né in cortile. Divieto assoluto. Una gara, maschi contro femmine. Chi parla di meno vince.” Una vera e propria sfida , nata quasi per caso da una ricerca su Gandhi  che si era dato questa regola per “ mettere ordine tra i pensieri”.

Consigliato dai 9 anni

Marina Sirotti

Andrew Clements, Il gioco del silenzio– Rizzoli, 2021

‘O maè. Storia di Judo e di camorra

La storia di Filippo che da sentinella dello spaccio alle Vele di Scampia diventa campione di judo ed entra al liceo musicale grazie al  maestro Gianni Maddaloni. La versione “fantasiosa” di tante storie vere che da anni si succedono nella palestra di ‘O Maè. Una storia che  parla dello sport come possibilità di riscatto.

Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di secondo grado.

Antonella Bottazzi

Luigi Garlando, ‘O maè, Storia di judo e di camorra– Rizzoli, 2022

La bicicletta di Bartali

Una storia vera. Una vita vera, semplicemente vissuta e poi raccontata, senza montature, senza episodi costruiti a tavolino. Semplicemente vissuta. Che porta dentro di sé coraggio, buon cuore, immenso altruismo. Tutto ciò in un solo uomo, un uomo vero, un vero eroe. Tutto ciò in un uomo e nella sua bicicletta verde.

Gino Bartali era un atleta, ma durante gli anni della persecuzioni razziali si inventò il modo per salvare tante vite: prese la sua bicicletta da corsa verde ed iniziò ad allenarsi per quando, finito l’incubo della guerra, avrebbe ricominciato a gareggiare. Intanto però usava i suoi allenamenti per trasportare documenti falsi. Li prendeva ad Assisi e li portava fino a Firenze dove erano nascosti degli ebrei che, grazie a quei documenti, potevano scappare e cercare rifugio in America, o in posti sicuri. Salvò in questo modo centinaia di vite.

Un libro per parlare con i ragazzi di come si possono fare scelte coraggiose per aiutare gli altri, in una gara di solidarietà che va oltre le ingiustizie e anche di come il bene si fa in silenzio.

Consigliato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado.

Antonella Bottazzi

Simone Dini Gandini, La bicicletta di Bartali– Notes ed., 2015

Abbiamo toccato le stelle

Lo sport non è fatto solo di vittorie e di sconfitte. È importante anche come si vince e come si perde. Perché essere un campione non significa soltanto vincere una medaglia, battere un record, dominare nella propria disciplina… Ma conquistare un primato morale, saper difendere un ideale nobile, dare un esempio. I protagonisti di questi venti racconti, con le loro scelte coraggiose e la loro straordinaria capacità di lottare, ci mostrano come lo sport può cambiare il mondo, quando si fa portavoce dei più alti valori umani.

Consigliato a ragazzi e docenti di ogni ordine e grado

Antonella Bottazzi

Riccardo Gazzaniga, Abbiamo toccato le stelle– Rizzoli,2019

Metamorfosi


Ancora una volta possiamo attingere da questa raccolta di miti per raccontare di una sfida, una sfida tra una donna e una Dea.Il testo originale non è semplicissimo, pertanto consigliamo una prima lettura personale da parte dell’adulto e poi una narrazione con i bambini, in quanto l’educatore può cercare parole adatte alla fascia d’età, soffermarsi e sottolineare momenti significativi.

I miti piacciono tanto , dentro queste storie c’è tutta la vita. In questo mito incontriamo Aracne, una fanciulla abilissima nell’arte della tessitura. La ragazza è consapevole della sua dote , ma si rivela anche molto imprudente e superba quando osa sfidare la dea Atena in una pubblica gara.

La dea, altrettanto abile con le tele, accetta la sfida. Quando il lavoro
viene completato Atena osserva la tela di Aracne : una bellezza così non si era mai vista. La dea però non potendo accettare la sconfitta trasforma ( ecco la
metamorfosi) Aracne in un ragno, destinata a filare con la bocca e non più con le
mani. Dunque chi ha vinto la gara ? Aracne è stata coraggiosa o sciocca e
imprudente ? Ha ricevuto la giusta punizione ? Ha senso sfidare chi è molto più
potente ? Queste e altre domande suscitano molte riflessioni. I bambini si trovano a fare i conti con sentimenti contrastanti: compassione, rabbia, condivisione, ammirazione…
Consigliato dai 7 anni in poi

Marina Sirotti

Nasone P.Ovidio, Metamorfosi– Einaudi, 2015

Che campione!


Per finire una raccolta di biografie di 18 campioni dello sport mondiale.
Campioni come Ayrton Senna, che ha sempre devoluto parte dei suoi guadagni ad associazioni benefiche per i bambini poveri del Brasile e che diceva :” i ricchi non possono vivere su un’isola dorata circondata da un oceano di povertà “
Campioni come Pelè, diventato ambasciatore per l’UNESCO, l’UNICEF. A chi gli
domandava come ci si sente ad essere un mito per tutti i bambini che giocano a
calcio rispondeva : “ È una grande responsabilità, perché devo mostrare come
diventare calciatore, ma anche come diventare uomo”. Campioni come Walter Bonatti, considerato uno degli alpinisti più forti del mondo, ma che per tanti anni subì umiliazioni e delusioni a seguito dell’impresa del 1954 sul K2. Denunciò il mondo dell’alpinismo privo ormai di quelle regole etiche e morali non scritte alle quali lui si era sempre ispirato. Una montagna fatta di sponsor, pubblicità, polemiche e infantili ripicche.
Consigliato dagli 8 anni in poi

Marina Sirotti

Guido Sgardoli, Che campione!-edizioni EL, 2017
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Tracce sconfinate – Formazione Zerosei

26 Gennaio, 16:30 – 27 Febbraio, 19:00

Il Gruppo nazionale MCE Zerosei sta svolgendo Tracce sconfinate, un percorso di formazione gratuita, rivolta a insegnanti di scuola d’infanzia, educatrici di nido, educatori e operatori del terzo settore, coordinatori pedagogici, studenti e docenti universitari, formatrici, artisti che intendono divertirsi, giocare, apprendere e ampliare gli orizzonti del proprio impegno professionale. gratuita per esplorare albi illustrati e natura, arte e intercultura.

Raccogli ulteriori informazioni e iscriviti andando al link: http://www.mce-fimem.it/evento/tracce-sconfinate-formazione-zerosei/

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Lo sguardo e la cura. Esperienze, riflessioni e prospettive per lo “Zerosei”

Nella collana RicercAzione è uscito recentemente questo nuovo titolo, a cura di Diana Penso e Roberta Sambo.

Un libro collettivo, nato dalla collaborazione tra educatori, educatrici di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, provenienti da varie realtà italiane, che svolgono attività di ricerca all’interno del Gruppo Nazionale Zerosei del Movimento di Cooperazione Educativa e di cui Diana Penso è responsabile.

Con piacere ospitiamo la presentazione di una delle curatrici:

Il testo, organizzato in tre sezioni, racchiude già nel titolo i temi fondamentali dell’approccio pedagogico MCE e si propone come prezioso contenitore, una scatola di cui far memoria di vissuti e riflessioni che hanno caratterizzato un biennio molto particolare e assolutamente inedito: ascolto, sguardo, cura, relazioni.  Tutti temi “portanti” della pedagogia e della didattica MCE.

La chiusura improvvisa e repentina di nidi e scuole nella primavera del 2020 e le riorganizzazioni imposte dai decreti ministeriali anti Covid nell’anno scolastico successivo, hanno determinato uno shock iniziale e una necessaria e rapida revisione delle modalità di lavoro. Era necessario cambiare le modalità, e altrettanto fondamentale mantenere legami, ascolto e cura delle relazioni con bambine/i e con le  loro famiglie.

Le domande, i timori, le riflessioni che hanno attraversato tutti i gruppi di lavoro nei contesti educativi 0-6 trovano una descrizione nella prima sezione del testo, Lo sguardo e la cura: era necessario ri-pensare e ri-organizzare contesti educativi in cui la distanza permettesse comunque di garantire i legami, cercando di rispondere ai bisogni di tutti/e, senza interrompere i percorsi di lavoro intrapresi con bambini/e con bisogni educativi specifici.

Un cambiamento che ha dovuto rimodellarsi facendo appello a risorse e modalità offerte dal digitale, per molte/i inconsuete, talvolta quasi sconosciute, forse osteggiate. Tuttavia una risorsa e uno strumento potente, anche in termini cooperativi, che ha offerto possibilità in una chiave e in un linguaggio contemporaneo ma che ha posto in risalto, ancora una volta, nei mesi di restrizioni acute della pandemia, le molte forme di povertà e difficoltà delle famiglie. Uno strumento che ha messo in contatto educatrici/educatori, maestre/i e famiglie in maniera inedita, entrando di fatto negli spazi di vita privati di ciascuno, permettendo anche sguardi su relazioni e realtà familiari talvolta difficilmente leggibili nei normali contesti educativi.

Nel racconto delle esperienze della sezione I fili e le trasformazioni emerge l’urgenza iniziale di “riparare” il distacco improvviso dovuto alla pandemia mettendo in campo strumenti “storici” della pedagogia MCE, come la corrispondenza per raccontare e condividere le esperienze e i disagi del momento, o le scatole per raccontare, fare memoria, simbolizzare un delicato e fragile vissuto emotivo dato dalla forzata clausura e scomparsa delle relazioni.

Il volume si chiude con una terza parte intitolata Oltre i confini: prospettive future.

È patrimonio comune, appreso nel corso della pandemia, che ci sono nuovi ponti da costruire e attraversare, anche con l’approccio agli strumenti e ai linguaggi contemporanei digitali, e con una visione ben tracciata dai recenti e fondamentali documenti ministeriali data dalle Linee Pedagogiche  per Sistema Integrato zero sei e dagli Orientamenti nazionali per i Servizi Educativi per l’Infanzia. Tutti strumenti preziosi da utilizzare ora e in futuro.

Diana Penso

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Un centenario di eventi!

Le celebrazioni del centenario di Mario Lodi iniziate il 17 Febbraio, giorno del suo compleanno, stanno procedendo con molteplici iniziative di studio e riflessione sul contributo ancora attuale, che il maestro ha consegnato al mondo dell’educazione e alla nostra società.

Con piacere vi segnaliamo gli appuntamenti più vicini.

Il convegno di studi  Cominciare dal bambino: la scuola di Mario Lodi
Milano, venerdì 18 marzo 2022 – ore 9.30
12,45

Palazzo Pirelli, Piazza Duca D’Aosta – Auditorium Gaber.

Il convegno è organizzato dal Consiglio regionale della Lombardia, in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario di Mario Lodi, l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Francesco Tonucci coordinerà gli interventi di: Elisabetta Nigris, Pierpaolo Triani, Sabrina Fava, Franca Zuccoli. Potrà essere seguito anche in diretta streaming: https://mediaportal.regione.lombardia.it/embed/live/13630

L’incontro CENTO ANNI DI LODI! IL MAESTRO DI VHO DI PIADENA che si svolgerà il 22 Marzo dalle 10,30 alle 12,30 all’interno della Fiera del libro per ragazzi di Bologna. A cura della rivista Il Pepeverde in collaborazione con Edizioni Conoscenza, avrà tra i partecipanti Carla Ida Salviati, Valentina De Proporis e Clelia Tollot.

Ed infine ecco l’elenco delle ristampe

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Storie di pace

“Il coniglio diceva: la cosa più importante è avere orecchie lunghe…”: è l’inizio di un’appassionata discussione tra gli animali del bosco in cui di volta in volta la particolarità di ognuno viene …

“LA COSA PIÙ IMPORTANTE” edizioni  FATATRAC

Isolato in trincea, un soldato combatte contro un nemico che non vede, ma che di certo è un mostro. O almeno, così dice il manuale che gli hanno dato i comandanti. Una notte, però, il soldato si avventura fuori dal suo buco e scopre che il terribile nemico, in realtà, non è poi così diverso da lui. E che la pace è molto meglio della guerra.  

“IL NEMICO” edizioni TERRE DI MEZZO

Flon-Flon e Musetta sono amici e giocano sempre insieme fino al giorno in cui scoppia la guerra e non possono vedersi più perché Musetta “sta dall’altra parte della guerra”.

“FLON FLON E MUSETTA” edizioni AER

Sulla sponda di un fiume abitano due famiglie di contadini, una sulla riva sinistra e l’altra sulla riva destra. Fra le famiglie non scorre buon sangue e spesso litigano fra di loro. Ma un giorno, quando le acque nel fiume si sono abbassate, i bambini non resistono alla tentazione e attraversano il fiume…

“IL PONTE DEI BAMBINI” edizioni  BOHEME

Meno male che c’è un grande muro che divide il libro! Da questo lato siamo al sicuro, dall’altro invece ci sono tanti pericoli e persino un terribile orco affamato. Ma sarà proprio vero ?

“IL MURO IN MEZZO AL LIBRO” edizioni IL CASTORO

Tutto ha inizio per una sciocchezza: di tutti i fiori del prato, un topolino vuole per sé giusto quello che un ranocchio ha appena raccolto… e se lo prende. Il ranocchio chiama in aiuto i suoi amici e il topo, allora, organizza la difesa. In un baleno, sul prato si scatena la guerra: attacchi e ritirate, contrattacchi e agguati, fino alla distruzione. Dove prima sbocciavano i fiori, non resta che desolazione. Fra le rovine, un fiore sciupato. La guerra … perché.

“PERCHÉ?” edizioni NORD SUD

Tante piccole fiabe per ridere, sognare e pensare. Quattordici storie che insegnano a ripudiare la guerra e i conflitti e a privilegiare la pace, l’amicizia e la fantasia, immaginando modalità diverse per la costruzione di un mondo non violento. …

“FAVOLE DI PACE” edizioni ad alta leggibilità TERRA SANTE

Dallo scontro all’amicizia, dalla lite più accesa alla condivisione di un tramonto, David Mckee distrugge l’ostacolo che ci impedisce di accogliere nuove prospettive e ci invita alla riflessione: siamo proprio sicuri che la nostra verità non sia parziale? 

“DUE MOSTRI” edizioni LAPIS

Il signor Bruno, un coniglio marrone, e il signor Bigio, un coniglio grigio, vivono in due tane vicine. Sono sempre andati molto d’accordo, ma un giorno iniziano a litigare… finché una brutta avventura li farà tornare amici. 

“IL LITIGIO”  edizioni BABALIBRI

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Fare forza

Perché un elastico si allunga? Chi vince al tiro alla fune? Come fanno le bilance a segnare il peso? Queste sono domande che forse non ci poniamo mai perché diamo per scontati i fatti che vediamo succedere abitualmente e non ci interroghiamo sul perché e sul come succedono.

Perché un elastico si allunga? Chi vince al tiro alla fune? Come fanno le bilance a segnare il peso? Queste sono domande che forse non ci poniamo mai perché diamo per scontati i fatti che vediamo succedere abitualmente e non ci interroghiamo sul perché e sul come succedono. Ma sono domande che a scuola acquistano un diverso significato. Sono domande “facili” ma per rispondere bisogna indagare su come agiscono le forze che fanno succedere le cose e cercare delle spiegazioni che vanno sovente contro il senso comune. Costruire delle spiegazioni coerenti non è una cosa facile tanto più se i nostri interlocutori sono dei bambini. Non è nemmeno facile far capire come succedono le cose a ragazzi più grandi che in teoria dovrebbero avere più strumenti concettuali per costruirsi delle spiegazioni.

Maria Arcà e Paolo Mazzoli hanno dato da leggere il loro libro Chi vince al tiro alla fune? ad una studentessa che in seguito ha posto loro alcune domande. Abbiamo fissato in un filmato questo momento che ci è sembrato particolarmente significativo sia per le domande sia per le risposte. Una piccola lezione di fisica, in alcuni momenti, una riflessione su come viene insegnata, in altri.

Le attività molto semplici che Arcà e Mazzoli sperimentano da anni nelle scuole primarie e hanno descritto nel libro, ci svelano un nuovo modo di insegnare la fisica a partire da richieste non banali ma studiate con attenzione, accompagnate da domande che stimolano ad approfondire il come e il perché, con una grande attenzione ai modi con cui i bambini comunicano e cercano spiegazioni per ciò che vedono succedere.

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I cinque volpacchiotti

Leggere una storia non serve solo per intrattenere i bambini o chiedere loro di fare un bel disegno dopo averla sentita, serve anche per… fare matematica. Quello che segue è un suggerimento per una breve attività da fare con i bambini dai tre anni in poi.

Leggere una storia non serve solo per intrattenere i bambini o chiedere loro di fare un bel disegno dopo averla sentita, serve anche per… fare matematica. Quello che segue è un suggerimento per una breve attività da fare con i bambini dai tre anni in poi.

Si legge la storia, si assegna ad ogni bambino il ruolo di uno dei personaggi (e per farlo bisogna ripercorrere i fatti insieme a loro) e poi si drammatizza.

I personaggi sono tanti e quindi ci sarà lavoro per tutti, chi rimane fuori dalla scena può svolgere altri ruoli: il fotografo, il ciacchista, lo scenografo… oppure si può rappresentare la storia più volte per far agire tutti. I bambini ne saranno felicissimi.

Vista e rappresentata concretamente la storia dovranno «segnare» (con simboli o disegni) su un foglio tutti i personaggi cercando di non dimenticarne nessuno. Ma come fare per essere sicuri che ci siano tutti? Dovranno inventare delle strategie… quindi facciamoli parlare e registriamo le cose che dicono.

Le foto si riferiscono all’attività svolta nella scuola dell’infanzia di Villanova di Mondovì (CN) da M. Barbara Massano e Antonella Rossi.

In questo post vi suggeriamo una variante a questa attività che può funzionare bene anche in Dad: per scoprirla dovrete guardare il video. Aspettiamo risposte e commenti. 

Ascoltiamo la storia…

Questa e altre storie con tutti i suggerimenti didattici necessari per sviluppare il senso del numero nei bambini si trovano nel libro I bambini sanno contare di Donatella Merlo (in questo video trasformata in Nonna Tella), eBook della Collana RicercAzione, pubblicato da poco.

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L’avventura di scrivere storie insieme

Alessia oggi è arrivata a scuola con un libretto, una serie di fogli pinzati assieme contenenti alcune storie scritte da lei. Ce lo mostra all’interno del cerchio che facciamo al mattino, in cui ognuno può condividere con gli altri ciò che vuole.

Martedì 19 gennaio.

Alessia oggi è arrivata a scuola con un libretto, una serie di fogli pinzati assieme contenenti alcune storie scritte da lei. Ce lo mostra all’interno del cerchio che facciamo al mattino, in cui ognuno può condividere con gli altri ciò che vuole.

Leggo le sue storie ai compagni: sono molto brevi, incomplete, nella maggior parte dei casi si tratta più che altro della presentazione di due personaggi a cui non segue una vera e propria trama. Ma siamo in una classe prima e scrivere una storia è un’operazione complessa, perciò quello che Alessia ci ha mostrato è in realtà molto valido e interessante.

Comincio a pensare molto velocemente. Per oggi avevo preparato un’attività sulla lettura, ma il libretto di Alessia mi pone un problema: lasciare andare o cogliere un’occasione? Tengo molto al lavoro sulla lettura che ho preparato, ma mi sono già lasciata sfuggire una volta un’opportunità simile, quando qualche mese fa Sara aveva portato in classe una sua storia. L’avevo letta ai compagni, ma poi ero andata avanti per la mia strada: la scuola era iniziata da poco e non mi ero sentita pronta a cogliere l’occasione. No, non posso farlo di nuovo. Non ora che Alessia è arrivata con un libro pieno di storie!

Ok, allora cambiamo il programma della giornata.

«Bambini, Alessia ci ha dato un’idea: perché non scriviamo insieme delle storie e facciamo un giornalino con le storie della 1a B?»

L’idea viene accolta con entusiasmo. Per oggi scegliamo una delle storie di Alessia e, con l’aiuto di tutti, la completiamo, arricchendola con altre idee, e correggiamo gli errori.

Ci confrontiamo poi su varie questioni: a chi consegneremo il giornalino, quando dovrà essere pronto, ogni quanto lavoreremo su una storia. Prepariamo una scatola in cui ognuno potrà, se e quando vorrà, inserire il proprio testo: ogni lunedì leggeremo il contenuto della scatola e sceglieremo una storia da sistemare e arricchire insieme.

Esco da scuola soddisfatta di aver colto l’occasione. La classe era molto partecipe e nell’intervallo alcuni hanno anche abbellito la scatola delle storie, con disegni e scritte. Il lavoro di revisione del testo è stato tutt’altro che facile: i bambini non sanno ancora scrivere in modo canonico e si devono aiutare a vicenda per inserire tutte le lettere e le sillabe giuste all’interno delle parole; una storia ha una sua struttura di cui bisogna tenere conto, con una situazione iniziale, uno svolgimento e una conclusione; emergono idee diverse sui fatti da inserire e bisogna mettersi d’accordo, selezionarli, riordinarli; i bambini non conoscono ancora la punteggiatura, che però in un testo è necessaria, e quindi iniziano con il mio aiuto a tentare di utilizzarla; emergono parole con le doppie, con l’accento, con l’apostrofo… quante cose con cui confrontarsi, quante occasioni per cominciare a riflettere su aspetti della scrittura ancora non noti!

Imparare a scrivere è una grande avventura. Nel libro “Chi ben comincia…” potete trovare riflessioni e proposte operative per accompagnare i bambini in questo affascinante percorso.

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