Milleunlibro novembre

Perdersi e ritrovarsi

Ci sono momenti nella vita in cui possiamo perdere la strada, l’orientamento,  situazioni in cui è facile smarrirsi. Ci allontaniamo dalle cose sicure, andiamo verso mondi sconosciuti, a volte anche per gioco. Possiamo perderci nel vero significato della parola, ma anche in senso metaforico, ciò che conta è ritrovarsi.   

La fiaba di Pollicino, il gioco del nascondino, una mamma che perde la pazienza ma che poi sa consolare… Proponiamo queste e altre situazioni che raccontano di momenti di smarrimento, disorientamento, incertezza e paura, ma anche di crescita e di speranza , di ricomposizione di corpi andati in mille pezzi grazie all’amore e alla cura.

I bambini che si perdono nel bosco

identità e linguaggi nell’infanzia

La  prima edizione risale al lontano 1976,ma credo che la lettura di questo piccolo libro abbia valore anche oggi per tutti gli educatori e gli insegnanti. Il titolo è una metafora sul rapporto tra bambini e scuola. Questa infatti può diventare un bosco meraviglioso da scoprire, qui i bambini  possono giocare, collegare tutto alla traccia e alla memoria che riporta a casa, possono  sentirsi padroni del territorio perché padroni  dei segni per riconoscerlo e collegarlo. La casa diventa  una presenza da cui si possono allontanare, sicuri di ritornare , poichè si sono riempiti le tasche di sassolini bianchi che indicano la strada. La scuola però può anche diventare  un bosco scuro e pauroso, in cui  i bambini hanno lasciato briciole di pane secco , tracce che presto scompaiono  e si perdono. Questa è la scuola sbagliata. Sta a noi adulti accogliere ogni bambino nella sua interezza e ricchezza, prenderlo per mano e accompagnarlo aiutandolo a lasciare sassolini bianchi.

Andrea Canevaro, scrittore e pedagogista che da poco più di un anno ci ha lasciato, da sempre impegnato nell’ambito della disabilità e dell’handicap, è stato definito uno dei padri dell’inclusione scolastica. Diceva: “ Da soli ci si perde, insieme si va lontano” .

Consigliato a tutti gli educatori : a chi non l’ha ancora letto e a chi vorrà rileggerlo quando si sente un po’ perso nel bosco.

Marina Sirotti

Andrea Canevaro, I bambini che si perdono nel bosco – edizioni  La Nuova Italia, 1982

La foresta-radice-labirinto

A 100 anni dalla nascita di Italo Calvino è bello riscoprire e perdersi in questa storia. Nel testo ci sono i classici elementi della fiaba: un re che torna da una guerra , la figlia Verbena minacciata da oscure manovre di corte e innamorata del giovane Mirtillo, una matrigna e un primo ministro che complottano per prendere il potere, poi il lieto fine. Molto  interessante è la metafora della foresta che circonda la capitale del regno. La foresta appare come un luogo fitto ed insidioso dove tutti i personaggi si perdono e non riescono a trovare la via d’uscita. Ciascuno cerca la sua strada, ma qui tutto si confonde: quelli che sembrano rami per uno diventano radici per l’altro. Ciò che sta sopra per uno, per l’altro appare sotto. L’intervento di uno strano uccello deciderà le sorti di tutti, come un faro nel buio. Nel libro il perdersi viene visto come un nuovo modo di cercarsi e di trovare un mezzo per stabilire l’ordine , per dare un senso alle cose.

Consigliato dai 9 anni e a chi vuole riflettere sulla possibilità di vedere il mondo attraverso prospettive diverse.

Marina Sirotti

Italo Calvino, La foresta radice-labirinto– edizioni Mondadori, 2013

Ti cerco e ti trovo

Ancora un bellissimo bosco: natura che accoglie e luogo misterioso, pieno di  luci e di ombre. Qui puoi giocare tra gli alberi ma puoi anche aver paura, trovarti al buio, sentire strani rumori… Questo accade ai protagonisti  durante il gioco del nascondino.  Il lettore segue con attenzione le vicende dei due fratellini e non si accorge che l’autore ha  preparato un secondo piano di lettura / gioco che si svela nell’ultima pagina : “Cosa si nasconde nel bosco “ ?  Un elenco di oggetti e animali da trovare invita a  ricominciare  a sfogliare, pagina dopo pagina, alla ricerca di elementi da rintracciare celati tra le forme delle cortecce , dei rami e delle foglie. L’antico gioco del nascondino, compare nelle parole del testo e nelle immagini. Tra le pagine si nascondono tante emozioni: tristezza,  inquietudine, paura e per finire speranza e gioia.

Consigliato dai 6 anni

Marina Sirotti

 Anthony Browne ,Ti cerco, ti trovo– edizioni  Camelozampa,2018

Nascondino

L’autrice,  ispirandosi al famoso gioco per ragazzi, si diverte a nascondere alcuni animali all’interno delle illustrazioni. Il compito dei lettori/giocatori è proprio quello di cercare e individuare il cucciolo all’interno di uno scenario uniforme. È come trovare un ago in un pagliaio. Il compito del piccolo lettore è cercare, cercare, cercare.  Chi si nasconde tra i dadi da gioco?
E in mezzo alle cuffie invernali? Qualcuno ci sarà, ma non è certo facile da scovare!
Tra mucchi di calzini e montagne di foglie, un gioco di osservazione per rintracciare gli animali mimetizzati… del tutto o quasi! Pagine divertenti, che stimolano l’attenzione e la percezione visiva.

Consigliato dai 2 anni e per tutti quelli che amano mettersi alla prova.

Marina Sirotti

Silvia Borando, Nascondino – edizioni Minibombo, 2017

Nell’erba

Una gita al fiume con la famiglia passo dopo passo si trasforma in un’incredibile avventura per la piccola Yuchan. Una farfalla che vola e si posa si un sasso, ma non aspetta la bambina, poi vola sull’erba alta che diventa una foresta impenetrabile, poi una cavalletta e Yuchan cammina tra l’erba alta,  il vento  soffia forte, ci  sono suoni di animali che sembrano venire da un mondo lontano, le pagine diventano scure, fanno paura.  A Yuchan viene da piangere, poi finalmente …. la voce della mamma e il suo sorriso. Un tenerissimo albo illustrato che parla di natura ma soprattutto di bambini che possono perdersi, ma poi ritrovano il sorriso grazie a chi si prende  cura di loro. 

Consigliato dai 5 anni

Marina Sirotti

Komako Sakai, Yukiko Kato , Nell’erba – edizioni BABALIBRI, 2011

Urlo di mamma

Siamo di fronte a un albo piccolo piccolo, ma di grande potenza comunicativa. È un libro letto diversi anni fa, ma che ricordo con emozione ogni volta che come mamma o anche come educatore perdo la calma e mi stupisco della mia arrabbiatura. Il protagonista della storia è un urlo, proprio così, un urlo da parte di mamma pinguino, talmente forte da mandare in mille pezzi il suo piccolo. Il grido provoca una spaccatura metaforicamente rappresentata dalle parti del corpicino che si spaccano e volano via, il luoghi sperduti e lontani. La storia termina quando la mamma riesce a raccogliere tutti i pezzi del figlio e cucirli insieme. Dunque una mamma che si perde nel sentimento della rabbia, ma che poi ritrova se stessa e anche il suo cucciolo chiedendo scusa. Il piccolo ritrova la fiducia nella sua mamma e insieme possono riprendere il cammino. Le mamme urlano, ma sanno anche riportare la pace, sanno confortare e rassicurare .

Consigliato ai bambini piccoli, alle loro mamme e anche a tutti gli educatori che a volte possono sbagliare, ma poi sanno chiedere scusa.

Marina Sirotti

Jutta Bauer ,Urlo di mamma  – Nord Sud Edizioni, 2008

Tre in tutto

In Italia, tra il 1945 e i 1952 , circa a  70 mila bambini tra i sei e i dodici anni del sud povero vennero accolti da famiglie del nord per essere sfamati. Dal sud partirono, grazie all’iniziativa dell’Unione Donne Italiane, i treni diretti a comuni  del nord  dove altre donne, nuove madri, attendevano i bambini: quei treni furono chiamati i “ treni della felicità”. Il bellissimo albo illustrato con grandi immagini dalle tonalità bianco, nero e grigio narra proprio questo. Figure quasi come  fotografie,  garbate e ricche di dettagli documentano questa storia potente, commovente, ma espressa con parole misurate.  Due fratelli raccontano in prima persona il momento della partenza dalla madre (ciò che resta della famiglia) e dalla povertà del sud, il lungo viaggio fino in Emilia.  Descrivono la separazione, lo smarrimento, le paure e i pregiudizi :”In alta Italia i comunisti mangiavano i bambini. Oppure ci facevano il sapone “, poi  raccontano la nuova realtà fatta di sorrisi e calore, di polenta e di tortellini. Infine viene il tempo del ritorno e la sensazione di ritrovare un luogo familiare, ma di vederlo con occhi diversi. Gli stessi occhi del bambino in copertina che invita il lettore a seguirlo nelle pagine che raccontano di un’esperienza ricca di grande umanità.

Consigliato dagli 8 anni

Marina Sirotti

Davide Calì , Tre in tutto – edizioni Camelozampa, 2018

Come i pini di Ramallah

In questo momento di smarrimento totale, dove in diverse parti del  mondo si dà voce alle armi invece di usare il potere delle parole, ho ricordato un libro pubblicato diversi anni fa, ma quanto mai attuale.

I protagonisti sono due ragazzini, uno israeliano e uno palestinese,  due storie parallele che raccontano la loro vita quotidiana. Scritto in forma di diario, ogni pagina racconta la scuola, la casa, la preghiera, la cultura dei due popoli. C’è dolore, ci sono attentati e lutti in famiglia, da entrambe le parti.  Nonostante questo, l’autore usa parole delicate, quasi come poesia.

Mohammed  e  Ibrahim hanno 10 anni e si incontrano per caso a Ramallah, dove gli alberi della pineta fanno un profondo inchino a tutti quelli che entrano in città, israeliani e palestinesi. I due bambini si osservano, poi  si raccontano e alla fine riprendono la loro vita con un dubbio : “Non so se la pace esiste, è qualcosa che non esiste ma che può diventare reale, se tutti credono che esista, che si può fare. Intanto bisogna dirla, raccontarla, finchè non sarà dappertutto, nelle alghe, nella pietra, nella montagna. Ci sono tante piccole cose da fare, tanti brandelli da cucire

Consigliato dai 9 anni e a chi pensa che : ” Due popoli sulla stessa terra in fondo sono come due fratelli in una stessa cameretta… “

Marina Sirotti

Antonio Ferrara , Come i pini di Ramallah– Fatatrac , 2003

Giochi filosofici

sfide all’ultimo pensiero con bambini coraggiosi

Il libro parte da affermazioni di grandi filosofi o da domande del tipo: “Non credi che a volte prendiamo per reali le nostre visioni e ciò che immaginiamo?” Segue la descrizione delle idee di uno o più filosofi e poi alcune suggestioni di possibili attività da svolgere con i bambini per aiutarli a ragionare, immaginare, riflettere. Il libro propone 15 temi filosofici che riguardano la natura, l’essere umano, il linguaggio, il cambio di prospettiva. E’ un libro didattico, adatto a chi per la prima volta approccia al tema della filosofia con i bambini, anche piuttosto piccoli. Per perdersi, certo, ma mai inutilmente.

Consigliato ai docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado.

Antonella Bottazzi

Luca Mori, Giochi filosofici – Erickson, 2018

I misteri dell’isola di Utopia

La storia di nove bambini che scoprono gli strani esperimenti che Platone fa con uno specchio che produce ombre anziché riflessi. Leggendo o sentendo narrare questa storia, ideata da Luca Mori, dottore di ricerca delle discipline filosofiche, i bambini si trovano catapultati nel mondo dell’isola di Utopia, dove tutto è possibile, a patto di immaginarlo. Questo libro può essere un valido preteso per condurre bambini anche molto piccoli nel mondo della filosofia, passando per l’immaginazione di un mondo migliore possibile. Nella mia esperienza il racconto è stato presentato in un luogo speciale, connotato; i bambini hanno ragionato e discusso insieme intorno alle grandi domande sulla vita, per poi costruire in modo concreto il plastico della loro isola di Utopia, in cui riporre speranze e sogni concreti. Un input stimolante per perdersi in pensieri profondi. Le riflessioni dei bambini sono state, come spesso accade, piuttosto sorprendenti.

Consigliato a bambini dai 6 anni, ma anche molto di più.

Antonella Bottazzi

Luca Mori, I misteri dell’isola di Utopia, Ed. ETS, 2017

Penso dunque siamo

Gli autori partono dall’idea che la filosofia non sia una prerogativa di menti adulte. Anche nella prima infanzia i bambini sono capaci di ragionamenti sulla loro vita e quella degli altri. Il contesto in cui si collocano le proposte è quello laboratoriale: in ogni percorso, partendo dal pensiero di un filosofo narrato in modo chiaro e semplice, i bambini sono invitati, attraverso domande mirate, a riflettere e ragionare; il tutto attraverso giochi e rappresentazioni grafiche, insieme ai compagni, in un’interazione che aiuta a crescere e a pensare. Le proposte didattiche sono interessanti e molto utili per chi si avvicina a questo tipo di esperienza per la prima volta.

Consigliato a docenti della scuola primaria

Antonella Bottazzi

Chiara Colombo, Fiorenzo Ferrari, Penso dunque siamo, percorsi e giochi di filosofia per bambini – ed. La Meridiana, 2019

Pollicino

Questo non è un libro, ma un puzzle, e per ricostruirlo si legge la storia pezzo pezzo, affiancando le immagini per ricostruire il quadro d’insieme. In questo caso il tema del perdersi è ovvio, ma le riflessioni che possiamo fare con i bambini, anche piccoli, sono molteplici. Belle e colorate le immagini. Ai bambini che iniziano a leggere piace ricostruire insieme la storia, attraverso un’azione fisica. La storia è raccontata attraverso 21 schede, ognuna delle quali presenta il testo in caratteri maiuscoli su un lato e l’illustrazione sull’altro. Il docente può poi aggiungere attività manuali in cui ricostruire il mondo il Pollicino, ad esempio, con materiali di recupero, per poi continuare a raccontare con gli oggetti.

Consigliato a bambini dai 3 anni

Antonella Bottazzi

Sophie Fatus, Pollicino- Ed. Fatatrac, 2019

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Milleunlibro ottobre

Leggeri come …

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. –
Lezioni americane, Italo Calvino

Dire fare inventare

parole e grammatiche in gioco

Questo libro offre riflessioni e proposte operative per ricollocare
l’educazione linguistica al centro della scuola, poiché occorre affrontare il problema degli scarsi risultati della scuola italiana, in generale, rispetto alla formazione in quest’area fondamentale. Non un ritorno al buon (?) tempo antico della scuola d’élite e selettiva, non l’acquisizione di regole meccaniche precostituite, quanto piuttosto la conquista della piena padronanza della lingua, per una comunicazione reale, secondo la varietà multiforme degli strumenti, dei mezzi e dei canali comunicativi di oggi. Le proposte di lavoro sono qui offerte in modo giocoso, nella convinzione che la ricerca e la scoperta sono un gioco, anzi, un gioco tra i più belli e appaganti.

Consigliato a docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado

Antonella Bottazzi

Nerina Vretenar con testi di Bepi Malfermoni, Dire far inventare- ed. Asterios, 2019

Il palloncino rosso

Iela Mari, scrittrice e illustratrice, è considerata tra i più grandi autori classici della letteratura d’infanzia. Con i suoi libri ha proposto ai bambini un nuovo modo di raccontare, tramite la forza delle immagini. La prima pubblicazione di questo  piccolo libro risale al 1967, ma sfogliare le pagine in bianco e nero con il solo colore del palloncino e delle sue trasformazioni suscita ancora meraviglia. All’inizio un bambino fa una bolla con la gomma da masticare, che piano piano si trasforma in una mela, che diventa una farfalla, che diventa un fiore… in un succedersi di piccole sorprese, fino a diventare un ombrello tenuto stretto dallo stesso bambino della prima pagina.

Consigliato dai 3 anni, ma può diventare un gioco di trasformazioni adatto a tutte le età.

Marina Sirotti

Iela Mari ,Il palloncino rosso –  edizioni Babalibri, 2015

Farfalle

Un libro che parla di colorati esseri leggeri minacciati da altri , pesanti e arroganti. Si salveranno solo se rinunceranno ai loro colori e impareranno a “ fare qualcosa “, a rendersi utili.  La loro libertà e bellezza sembrano essere  un grosso problema per tutti gli altri animali. È un mondo in cui se non produci qualcosa  sei destinato a diventare inutile e a scomparire . Tra le pagine sottili farfalle  aprono le ali e volano leggere.

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Lucia Tumiati, Farfalle – edizioni Topipittori, 2017

La città dei fiori

Le bellissime pagine illustrate da Stephan Zavrel  raccontano di una città dove abitanti allegri e appassionati coltivano fiori ovunque. Un brutto giorno il sindaco  in nome di una assurda produttività bandisce  vasi e fiori perché ritenuti inutili. Toglie i fiori e  persino le farfalle, li fa rinchiudere lontano dalla città e alza un muro perché nessuno possa più vederli.  Due bambini  riusciranno a salvare la città e a far tornare l’allegria.

Consigliato dai 5 anni

Marina Sirotti

Eveline Hasler, La città dei fiori– edizioni Bohem Press,2019

Il volo delle rondini

Il libro racconta la storia di un’amicizia tra una piccola rondine  e un salice , che vorrebbe sollevare  le radici e conoscere il mondo. La linea della storia , non è retta, ma curva, sfuggente e imprevedibile, una linea a zig zag, come il volo delle rondini. Tra terra e cielo  si svolge il loro viaggio, pieno di speranze, ma anche di pericoli.  Il libro, da cui è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, è promosso dalla LIPU , per incentivare la conoscenza e la salvaguardia delle rondini.

Consigliato a partire dai 7 anni

Marina Sirotti

Giampiero Pizzol , Il volo delle rondini – edizioni Fatatrac,1999

Calder

I mobiles: basta un soffio d’aria e comunicano poesia, armonia, leggerezza. Nel bel libro l’autrice presenta immagini  di diverse opere dell’artista accompagnate da parole che ne raccontano la vita e le caratteristiche. Dice di lui Jean Paul Sartre: “ Se è vero che la scultura deve imprimere il movimento nell’immobilità , sarebbe un errore pensare che l’arte di Calder  sia come quella di uno scultore. Lui non suggerisce il movimento, lo capta… con materiali semplici  e poveri, costruisce strane architetture  di petali, di piume, di steli… : un mobile è nato. Un mobile : una piccola festa privata, un oggetto definito dal suo movimento e che non esiste senza questo, un fiore che appassisce quando si ferma, un puro gioco di movimento come dei chiari giochi di luce “.

E se provassimo a costruire un mobile di classe , dove ciascuno contribuisce con  il suo elemento ? Si potrebbe dare un tema o semplicemente fare un autoritratto per poi sistemarlo facendo attenzione all’equilibrio dell’intera struttura. Il mobile sarebbe la fotografia del gruppo con i suoi delicati e bellissimi equilibri.

Consigliato dai 6 anni in poi

Marina Sirotti

Paola Ciarcià, Calder – Artebambini, 2009

Viaggio su una nuvola

È la storia del postino Zefiro, che abita in un villaggio tutto di case blu, ma sogna altri mondi. Dalla sua casa guarda le nuvole che passano, giocano a nascondino e si trasformano. Un giorno sale su una grande nuvola e parte per un viaggio ricco di colori. Attraversa luoghi lontani, dove musiche, profumi e i sapori si mischiano. Il testo è stato scritto a partire dall’opera di Chagall “ Gli sposi della torre Eifell” , che si svela solo alla fine del libro.  In tutte le pagine però potete ritrovare  elementi che portano nel mondo dell’arte e dell’immaginazione di Chagall.  

Partire dall’osservazione di un’opera d’arte per inventare storie anche con i bambini resta un bel modo di avvicinarsi agli artisti con occhi attenti e curiosi.

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Veronique Massenot, Elise Mansot, Viaggio su una nuvola – edizioni Jaka Book, 2014

Il libro dei sogni impossibili

Premio Andersen 2021

Il protagonista del libro è Murdo, un piccolo yeti dai grandi sogni.  I disegni sono semplici, ma particolarmente suggestivi. Il libro si potrebbe definire una raccolta di sogni.  Sogno numero 17 : “ Ho sempre  sognato  che un fiume mi ubbidisse, mi seguirebbe dappertutto , come un nastro d’ombra… saremmo invitati in paesi dove non piove mai , laggiù faremmo fiorire i giardini inariditi e potremmo alleviare la sete degli animali. Ho sempre sognato di attraversare un deserto con i piedi nell’acqua “ Murdo gioca con le parole, con i suoni per costruire paesaggi immaginari. Questo ingenuo e saggio personaggio racconta di semplici piaceri e pone domande profonde. Cosa sognano i nostri bambini ?

Consigliato  a bambini e adulti, per non smettere mai di sognare.

Marina Sirotti

Alex Cousseau, Murdo , Il libro dei sogni impossibili –  Ippocampo , 2021

Il mio cuore e una piuma di struzzo

Uno dei momenti più misteriosi e affascinanti quando studiamo con i bambini la civiltà degli antichi Egizi è il passaggio che l’uomo doveva compiere dopo la sua morte per raggiungere la residenza dei defunti. In particolare incuriosisce il rito della pesatura. Il cuore del morto veniva posato sulla bilancia della dea della giustizia e sull’altro piatto la piuma di struzzo. Se il cuore era più pesante per le troppe colpe commesse veniva divorato da un mostro , altrimenti era salvo.
L’autrice mescola abilmente informazioni storiche e romanzo. Nel romanzo Corinna, una bambina in visita al Museo Egizio di Torino, improvvisamente si sente male, cade a terra e si ritrova sulla barca dei morti, insieme agli dei dell’antico Egitto, per subire il giudizio finale.  Nel suo viaggio Corinna incontrerà Ramses II, Tutankhamon, Cleopatra, ma anche archeologi, soldati e poeti.

Consigliato dai 9 anni

Marina Sirotti

Teresa Buongiorno, Il mio cuore e una piuma di struzzo – edizioni Salani, 2007

 

Il libro degli errori

Gianni Rodari diceva spesso :” Gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo “ .

Filastrocche e brevi racconti  per parlare di errori : di ortografia, di pronuncia, di grammatica… Questo libro non è un testo di noiosi esercizi grammaticali perché il magico scrittore fa nascere il riso da ogni svista e trasforma in gioco le regole della nostra grammatica. Gianni Rodari diceva anche “ Gli errori sono necessari, utili come il pane ma anche belli, come la torre di Pisa” . Ecco due commenti alla citazione da parte di bambini di 8 anni :

  • Per la torre  possono anche avere finito i pezzi. Anche se non è dritta, è sempre un capolavoro, entra nella storia, è venuto molto bene come errore. 
  • Anche mia mamma mi dice che gli errori fanno imparare perché dopo ti ricordi e dopo non lo fai più. Gli errori servono molto per imparare. Se non ne fai neanche uno non è che sei normalissimo. Tutti facciamo degli errori.

Consigliato a bambini da 8 anni e a chi crede in una scuola che sa sorridere

Marina Sirotti

Gianni Rodari , Il libro degli errori – Einaudi ragazzi, 2011

Aria

Un libricino di sperimenti scientifici da fare in classe, prezioso come tutti quelli della stessa collana ( acqua; polveri e liquidi; oggetti; tirare, spingere, sollevare). Il maestro Aldo e i suoi allievi ci portano nel mondo dell’aria: la cercano, la scoprono e la catturano per scoprirne i segreti, giocando con palloncini e siringhe, progettando e costruendo paracadute, anemometri e altre macchine fantasiose con materiali di recupero. Una guida preziosa per esplorare questo elemento con la leggerezza che merita, ma allo stesso tempo con rigore scientifico.

Consigliato a docenti di scuola primaria

Antonella Bottazzi

Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti, Aria-Ed. Scienza, 2008

Le mille e una notte della scienza

L’autore riesce con grande maestria a condurci nelle atmosfere orientali delle Mille e una notte e, come Sherazade, ci avvince con storie che veicolano concetti scientifici e misteri irrisolti. Alcuni argomenti: il P greco e le sue proprietà, il rallentare del tempo, il caso, successioni e paradossi, la velocità della luce, la caduta dei corpi. E molti altri. Perché anche la matematica e la fisica hanno una loro leggerezza.

Consigliato a docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado

Antonella Bottazzi

 Philippe Boulanger, Le mille e una notte della scienza– ed. Dedalo, 1999

La leggerezza perduta

La storia narra di un castello e lo fa con immagini molto evocative; un castello che però rischia di crollare sotto il peso delle troppe cose accumulate . Ed è così che gli abitanti del borgo devono cominciare ad eliminare il superfluo. Un albo illustrato che induce a riflettere su ciò che davvero conta e sulla necessità di liberarsi del superfluo appunto.

Consigliato dagli 8 anni

Antonella Bottazzi

Cristina Bellemo e Alicia Baladan, La leggerezza perduta– Topipittori,2013

Il circo delle nuvole

Uno splendido albo illustrato dall’autore Gek Tessaro, che racconta con le immagini e le parole in rima la storia di Giuliano, un uomo così ricco che non sapeva più cosa comprare. Si ritrova così ad acquistare un pezzo di cielo e su questo pezzo trova un circo in piena regola. Il testo, mai banale, descrive i personaggi e ci fa sognare, ma nel finale anche riflettere:

– Ma alla fine anche Giuliano

si dovrà rassegnare

per fortuna al mondo

non tutto si può comprare.

Consigliato dagli 8 anni

Antonella Bottazzi

Gek Tessaro, Il circo delle nuvole-ed. Lapis, 2019

Il diavoletto di Maxwell

la fisica nascosta nella vita quotidiana

Questo libro di divulgazione scientifica, scritto dai fisici indiani Ghose e Home, presenta una serie di fenomeni che possono essere osservati, più o meno comunemente, nella esperienza di tutti i giorni e si propone di spiegarli attraverso semplici considerazioni fisiche.
Il libro, una versione riveduta e integrata di una precedente edizione, è basato su una serie di articoli apparsi sulla rivista di divulgazione scientifica indiana “Science Today” ed è organizzato attraverso una serie di capitoli tematici, relativi alla situazione in cui si verifica il fenomeno: “La fisica in cucina”, “Effetti speciali”, “Vacanze scientifiche” e così via. Utile a sfatare il mito secondo cui la fisica è una materia che si occupa solo di cose astratte o troppo lontane da noi e dalla vita di ogni giorno.
Nella maggior parte dei casi le spiegazioni dei fenomeni sono chiare e possono essere seguite con un po’ di ragionamento; un breve glossario alla fine del libro contiene i riferimenti ai termini e alle leggi fisiche utilizzati nel testo.

Consigliato a docenti e alunni di scuola secondaria di secondo grado

Antonella Bottazzi

Dipankar Home, Partha Ghose, Il diavoletto di Maxwell– ed. Dedalo, 2015

Giocare nella natura

Un libro pieno di giochi ed esperienze guidate in natura, per scoprirne i segreti, le forme, i profumi… Lezioni di scienze da fare all’aperto, osservando e giocando per apprendere divertendosi, con l’utilizzo di tutti i sensi. Il libro nasce dall’esperienza pluriennale di un maestro che ha accompagnato così i suoi ragazzi alla conoscenza del mondo naturale. Ricco di spunti e di entusiasmo.

Consigliato a docenti ed educatori dei vari ordini di scuola

Antonella Bottazzi


  Joseph Cornell, Giocare nella natura– Red ed, 2006

Istruzioni per rendersi infelici

Un libro che non parla di didattica, ma che può aiutarci a prendere i problemi della vita, e quindi anche i rischi del mestiere, con un po’ di leggerezza e ironia, insieme alla competenza e serietà di uno studioso come Paul Watzlavick. L’autore ci mette di fronte a noi stessi e al nostro disagio in modo ironico, tenendoci in equilibrio tra tensione e divertimento, nel porci la domanda che è anche il messaggio: come rendersi felicemente infelici? Come evitare di procurarsi una infelicità di troppo?

Consigliato a docenti che non amano autocommiserarsi

Paul Watzlavick, Istruzioni per rendersi infelici– Feltrinelli ed., 2013

Antonella Bottazzi

Per finire un corto leggero ma non troppo

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