Milleunlibro maggio

Cercando l’essenziale

Complicare é facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c’é in più della scultura che vuol fare. Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare nel togliere, senza rovinare la scultura? Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. Eppure quando la gente si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente: “questo lo so fare anche io”, intendendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima. La semplificazione è il segno dell’intelligenza.

Bruno Munari, in “Lezioni di creatività”.

Crediamo che la scuola abbia bisogno di semplificare, forse come educatori dovremmo andare a ricercare “ quello che conta per davvero”, attraverso domande autentiche e insieme ai bambini. 

Discorsi inutili

Dall’introduzione al libro di Bruno Tognolini: “… L’arte, la pedagogia, il teatro povero cambiano e si fanno “discorso inutile”. Ma il processo è ancora quello: sottrazione, distillazione, l’ “affinaggio” degli alchimisti: rendere fine, meno, poco, lieve, volatile. Rendere inutile…. Forse le cose davvero utili saltano fuori quando non stiamo attenti; si vedono solo ai bordi del campo visivo, si sentono con la coda dell’orecchio; son cose piccole, repentine, affisse in posti inattesi…”
Questo di Antonio Catalano è un piccolo libretto con tanti discorsi “inutili” , sul perdono, sulla cultura, sulla fragilità, sul dubbio, sul silenzio … e tanti altri ancora, per riflettere su ciò che è davvero importante.

Consigliato a tutti gli educatori che oggi come non mai devono fare delle scelte.

Antonio Catalano , Discorsi inutili– Animamundi edizioni, 2019

Marina Sirotti

Il sentiero

Già dal titolo si indovina che il sentiero può rappresentare una metafora della vita. 

Una vita vissuta prendendosi il tempo per guardarsi intorno, per camminare  fino in cima alla montagna e vedere il mondo dall’alto. Così la signora Tasso lungo il percorso che compie ogni mattina incontra  persone e cose a cui dedica attenzione e sorrisi.  Raccoglie e salva piccoli pezzi di bellezza come sassi, sabbia marina, un nido abbandonato di usignolo. Un giorno incontra la gattina Lulù e le regala tutto ciò che ha imparato. Camminano insieme e Lulù impara , impara anche a fare delle scelte, a trovare il suo sentiero, finchè sarà lei a raccontare nuove scoperte e a raccogliere nuovi piccoli tesori per la signora Tasso diventata troppo vecchia per camminare. 

Nella storia  possiamo intravedere temi quali  il vantaggio di avere una guida, la necessità di fare delle scelte, il  senso del viaggio, la cura della natura… il tutto accompagnato da piccoli, preziosi oggetti. 

Consigliato a partire dai 7 anni

Marina Sirotti

Marianne Dubuc ,  Il sentiero – Orecchio acerbo, 2018

In cerca del vento

Un libro leggero che accompagna in volo il lettore.

Un piccolo uccellino azzurro si sveglia una mattina e non trova più l’amico vento, quello che lo sostiene e lo aiuta nel volo, così comincia a cercarlo. Ma dove trovarlo?  Guarda tra i soffioni di un giardino,tra i panni stesi, tra le altalene del parco, o anche tra le pagine dei giornali. Ma dell’amico nessuna traccia. Se anche noi provassimo a fermarci un momento e facessimo caso alle cose intorno, forse ci accorgeremmo della magia del soffio dell’aria, che crea vita e movimento. Nella ricerca di piccole meraviglie, come il piccolo uccellino anche noi potremmo volare e raggiungere  le nuvole, e vedere ciò che sembrava invisibile. 

Consigliato dai 6 anni

Marina Sirotti

Lindsey Yankey , In cerca del vento – Donzelli editore, 2013

La fioraia di Sarajevo

Cosa c’è di più superfluo e meno necessario dei fiori? Ebbene, in questa bellissima storia vera, delicata e potente al tempo stesso, i fiori sono il segno di una resistenza e la loro bellezza contrasta con l’orrore della guerra.  Nella città di Sarajevo il fotoreporter  e giornalista Mario Boccia nel 1992, poco prima dello scoppio della guerra,  incontra al mercato una donna che vende fiori nella sua bancarella. Lui è incantato dagli occhi e dal sorriso della donna, lei dalla macchina fotografica. I due si conoscono e si ritrovano altre volte, durante gli scontri, e si scambiano poche parole. Nonostante l’assedio, nonostante i cecchini, lei è sempre lì e di sé dice che è fioraia, che è nata a Sarajevo e non appartiene a nessuna etnia.

Consigliato dagli 8 anni.

Marina Sirotti

Mario Boccia , La fioraia di Sarajevo– Orecchio Acerbo, 2021

La diga

Un albo splendidamente illustrato, con immagini grandi, che si alternano con piccoli disegni, dettagli, raccolti in una pagina, come a sottolineare le parole del testo.

Le figure sono  perfettamente  coerenti con la storia vera della diga che si trova nel Northumberland, sul lago artificiale più grande del Regno Unito. 

La vera protagonista della storia non è la diga, ma è la musica, presente in ogni angolo del libro. Un padre e una bambina camminano per la valle, con un violino riempiono di musica i prati, la scuola, tutte le case che presto saranno sommersi dall’acqua. I due cantano, suonano, danzano e diffondono note, per non dimenticare e per conservare la memoria di quei luoghi anche quando tutto scomparirà  e resterà solo acqua. Le ultime pagine sono chiare, sono fatte di azzurri e di verdi e celebrano la rinascita di un luogo bellissimo. 

Consigliato a chi crede nella potenza della musica.

Marina Sirotti

David Almond  e Levi Pinfold, La diga – Orecchio Acerbo, 2018

TempeStina

Il luogo : un’isola nei mari del Nord Europa;  il tempo: una vacanza estiva.

I personaggi: Stina, una bambina curiosa che colleziona vecchi oggetti portati dal mare e un nonno quieto, che discretamente sta ai margini, seduto in riva al mare a gustarsi il caffè, a  stendere le reti nel cortile o a leggere il giornale alla luce della sera. Il nonno è di poche parole, lascia a Stina la libertà di scoprire il mondo, ma c’è nel momento del bisogno, come durante una brutta notte burrascosa, durante la quale la bambina si mette in pericolo, perché “quando c’è la tempesta è meglio essere in due e bisogna essere ben coperti”. 

Questo albo racconta del rapporto libero e pieno d’amore che può nascere tra nonno e nipote.

Le illustrazioni : splendide tavole ad acquerello, ricche di dettagli; il testo : semplice e scorrevole, mai banale.

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Lena Anderson , TempeStina – Lupoguido edizioni, 2018

Quella mattina sono partito

Una mattina come tante altre, il protagonista decide di partire. Nel suo sacco mette tante cose, il bagaglio è molto ingombrante e pesante. Cammina  a lungo e ad ogni tappa regala qualcosa a chi incontra. Alla fine il nostro piccolo eroe ritorna con uno zaino molto più leggero, sono rimaste solo le cose che trasformano una giornata qualsiasi in una bella giornata. Un albo che ci indica la strada per togliere, più che aggiungere e riflettere sulle cose davvero importanti. 

Il titolo compare già nelle recensioni con argomento “ Il dono”,del dicembre 2022      

Dai 6 anni

Marina Sirotti

Barroux , Quella mattina sono partito– edizioni CLICHY, 2021 

Il tesoro di Nina

Nina è una bambina che incontra il mare, qui  scopre con stupore lieve le piccole cose del mondo attorno a sé. Le onde, la sabbia, i gabbiani, gli spruzzi, un secchiello… e una conchiglia che riporta suoni lontani la rendono felice. Una felicità che si esprime con potenza attraverso le espressioni della bambina in un contesto dai colori sfumati. “Il tesoro di Nina” è un silent book da “leggere” o da inventare, da cui si può partire anche per chiedere a ciascun bambino di raccontare il proprio tesoro. 

Consigliato dai 3 ai 99 anni 

Marina Sirotti 

Sonia Maria Luce Possentini, Il tesoro di Nina – ed. Carthusia , 2020

La regina dei baci

Un  libro pieno di dolcezza, cosa davvero preziosa. L’autrice racconta di una piccola principessa e della sua mamma regina, che spesso è indaffarata , non ha tempo di coccolare la sua bambina e un giorno le consiglia di  andare a cercare  altrove la Regina dei baci. Così la bambina parte con un piccolo aereo, nel suo viaggio incontra la Regina delle torte, la Regina dei fiori, quella dei gatti, dei giochi,.. e al termine di ogni visita  riceve un dono  da portare a casa. Ma non trova la Regina dei baci. Che sia la sua mamma la Regina dei baci?  La bambina torna  a casa, dove la mamma la sta aspettando. Quando arriva la copre di baci e di coccole, tutto il resto può aspettare.  

Consigliato dai 3 anni

Marina Sirotti

Kristien Aertssen, La regina dei baci– Babalibri, 2007

L’enciclopedia dei buchi

Le associazioni più frequenti con la parola “ buco” sono : vuoto, inutilità, mancanza.
rottura. Il professor Buco attraversando le pagine bucate di questa insolita
enciclopedia ci fa conoscere i pezzi più preziosi della sua collezione attraversando
campi diversi come l’arte, il mondo animale, le scienze della Terra, la biologia,
l’astronomia. Incontreremo buchi dolci, buchi musicali, mordaci, nascosti,
vertiginosi, intimi, preziosi …e alla fine del viaggio molto probabilmente avremo
cambiato idea.
Un bel libro di divulgazione per problematizzare, insinuare dubbi, formulare ipotesi,
cercare informazioni e sorridere.
Consigliato dagli 8 anni

Marina Sirotti

Claire Didier e Roland Garrigue , L’enciclopedia dei buchi– editoriale Scienza, 2013

L’uomo che piantava gli alberi

La storia di un uomo che, compiendo un’azione apparentemente insensata, cambia la faccia della sua terra, agendo anche sulle generazioni future. Questo pastore, con molta fatica e senza nessun tornaconto personale, si dedica tenacemente a piantare querce in una landa desolata. Una metafora che testimonia come si possa, anche in tempi difficili, scegliere sempre di fare una cosa, anche semplice, per riconciliare gli uomini tra loro e con la natura. L’albero, simbolo dell’essenza della vita stessa, dà un senso alla vita del pastore e una speranza a tutti noi.

Consigliato ad adulti e bambini dagli 8 anni

Antonella Bottazzi

Jean Giono, L’uomo che piantava gli alberi– Salani, 2017

Il signor formica

Un libro, ma anche la versione per Kamishibai, che racconta la storia di una formica che trova un pisello e, prima di mangiarlo, si preoccupa di avere tutto ciò che le servirà: il piatto, la forchetta, un tavolo, la sedia, la tovaglia, la lavatrice per lavare la tovaglia…..e quando finalmente è pronta, trova il pisello ammuffito. Impara così a distinguere il superfluo dall’essenziale. una storia adatta a ragionare su questo tema, anche con bambini piccoli.

Consigliato dai 5 anni

Antonella Bottazzi

Romina Panero, Simona Gambaro, Il signor formica– Artebambini, 2009

La leggerezza perduta

C’era una volta, tanto tempo fa, un castello. Un castello di quelli che c’erano una volta, per l’appunto. Dentro al castello ci stava un borgo intero e a capo del borgo, e anche del castello, come si conviene, stava un re. Ma a guardarlo bene, quello non era mica un castello come gli altri. Comincia così questa fiaba che racconta la storia di un re alle prese con un problema di un certo peso: come far tornare leggero il suo regno sommerso da cose stupide, ingombranti e futili.  Un libro per riflettere su cosa serve per essere davvero felici.

Consigliato da 6 anni

Antonella Bottazzi

Papalagi

Un libro che, attraverso le parole di un capo indigeno delle isole Samoa venuto a contatto con gli usi dell’uomo bianco, si prende gioco delle nostre perversioni e falsi miti, tra cui l’idea del tempo che sempre ci manca… Il Papalagi, che siamo noi, è impoverito dalle molte cose che possiede o che ritiene indispensabili, dimentico dell’essenziale. Un libro sagace, a tratti esilarante, che fa sorridere e insieme riflettere. Ecco alcuni argomenti trattati nel testo:

  • Del papalagi e del suo ricoprirsi la carne, dei suoi molti panni e stuoie
  • Dei cassoni di pietra, delle fessure di pietra, delle isole di pietra e di quello che vi sta nel mezzo
  • Del metallo rotondo e della carta pesante
  • Le molte cose impoveriscono il papalagi
  • Il papalagi non ha tempo
  • Il papalagi ha impoverito Dio
  • Il Grande Spirito è più potente delle macchine
  • Del lavoro del papalagi e del modo in cui vi si smarrisce
  • Dei luoghi della finta vita e delle molte carte
  • La grave malattia del pensare

Consigliato agli adulti che hanno il coraggio di mettersi in discussione, o anche solo di non prendersi troppo sul serio.

Antonella Bottazzi

M. Guarnaccia, Papalagi, Stampa alternativa, 1998

Lo zen e il tiro con l’arco

Un libro che indica un percorso, per tirare con l’arco ma non solo. Un percorso per vedere i nostri limiti, individuare i nostri ostacoli, scrollarci di dosso le false sicurezze fino a restare vuoti per accogliere l’unico gesto giusto, quello che fa centro, quello che gli arcieri Zen dicono ” un colpo-una vita”.

Consigliato a tutti gli adulti che educano all’ascolto di sé e alla necessità di cercare l’essenza, il giusto gesto.

Antonella Bottazzi

Eugene Herrigel, Lo zen e il tiro con l’arco– Adelphi, 1975
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Milleunlibro – Anteprima: narrazioni per l’estate

Le fiabe: magia, meraviglia, mondi da scoprire…

Per questa nuova sezione del blog – che a imitazione delle Mille e una notte di Sherazade abbiamo voluto intitolare Milleunlibro –  vorremmo fare proposte di libri per bambini ma anche per adulti: libri piacevoli, interessanti, coinvolgenti.

Quindi, pensiamo, niente di meglio che iniziare, per insegnanti e genitori, con un libro sulla fiaba, intitolato proprio Sulla fiaba, scritto da un autore amatissimo e conosciuto: Italo Calvino.

Si tratta di un piccolo libro, prezioso per le informazioni e le riflessioni su questo mondo magico che non cessa di affascinarci a tutte le età.

Nella lucida e sapiente Introduzione Mario Lavagetto, critico letterario e fine studioso dei maggiori autori della nostra letteratura, mette in luce gli aspetti rilevanti della ricerca e della riscrittura di Calvino nella “costruzione” della raccolta di fiabe della tradizione italiana, orale e scritta, pubblicata a metà degli anni Cinquanta del Novecento.

Una affermazione sorprendente che Lavagetto cita da Calvino è che «Le fiabe sono vere. Prese nella loro ripetuta e sempre varia casistica delle vicende umane, sono una spiegazione generale della vita, sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna…»

Calvino allora si addentra nel variegato mondo della fiaba vera e propria, del racconto magico e misterioso, attingendo dalla tradizione popolare e colta di quasi tutte le regioni italiane, trascrivendo, confrontando le varianti delle fiabe, integrando con discrezione dove rilevava punti oscuri.

Sulla fiaba è un libriccino importante per gli insegnanti che vi potranno trovare – oltre ai capitoletti sulla tradizione popolare toscana e siciliana, oltre alle informazioni sulle fiabe classiche idei Grimm, e di Perrault – innumerevoli idee e proposte per progetti didattici, opportunità per proporre ai bambini narrazioni, giochi linguistici e “magie”: materiali di riflessione e di indagine come la mappa delle metafore, con preziose citazioni tratte dai testi delle fiabe.

Un libro che nella biblioteca dell’insegnante, nella sua cassetta degli attrezzi, come lettura per l’estate, non può certo mancare.

Italo Calvino, Sulla fiaba, a cura di Mario Lavagetto, Einaudi, Torino 1988, (ora anche in formato kindle, euro 6,99).

Giuliana Manfredi

Un libro per immaginare, vedere, realizzare

Un invito a chi ancora non avesse letto questo classico di Calvino: non esitate, leggetelo per il gusto di leggerlo, lasciandovi trasportare, nella quiete delle vostre vacanze. Sognerete città impossibili, a volte spiazzanti, spesso auspicabili. E chissà, dopo la lettura vi coglierà forse il desiderio di condividere alcune di queste visioni con i vostri alunni, trasformandole in input per riflessioni interiori o nutrimento per menti e mani che potranno tentare di visualizzale e realizzarle attraverso la pittura, la manipolazione di creta o altri materiali.

Così anche la topologia, lo studio della geografia potrebbero prendere l’avvio da qui, attraverso un viaggio immaginifico, condotti dalla fervida mente dello scrittore.

Italo Calvino, Le città invisibili, edizioni Mondadori, 1972, euro 12,50.

Antonella Bottazzi

Un libro tira l’altro…

Raccontare, raccontarsi. Per docenti ed educatori.

La mancanza di ascolto di bambini e ragazzi è uno dei
grandi problemi che ha sempre avuto la scuola: si riesce ad
affrontarlo, e talvolta a risolvere, solo quando noi insegnanti
scopriamo e ci rendiamo conto di quanta ricchezza ciascun
allievo possieda, e quanto possa essere rilevante l’apporto che ciascuno può dare nell’avvicinare gli oggetti di conoscenza che proponiamo in classe.

«La conoscenza dell’uomo – sostiene Italo Calvino – passa
necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi». Quindi
imparare ad ascoltare con attenzione chi abbiamo di fronte
ogni giorno è una delle qualità che noi insegnanti dovremmo
tenere in maggior conto e curare con più attenzione, perché
dovrebbe far parte della nostra cassetta degli attrezzi.
Il Movimento di Cooperazione Educativa ha sempre dato
grande valore all’ascolto e alla narrazione. Questo libro narra
l’esperienza particolare di Modena, dove un nutrito gruppo
di insegnanti ricerca da parecchi anni intorno alla narrazione
orale. L’autrice, che di questo gruppo fa parte, è un sicuro
testimonial di questa ricerca, di cui propone qui esperienze
replicabili (e reinventabili) in molte altre situazioni scolastiche.

Antonella Bottazzi, Rami di uno stesso albero. Intorno alla narrazione orale, Collana MCE RicercAzione, Roma 2021, (ebook acquistabile nei diversi formati su tutti gli e-store, anche con Carta del docente, € 3,99).

Antonella Bottazzi

Chi ben comincia … inventa storie

Le storie, si sa, affascinano i bambini.  Non c’è bimbo-terremoto che non si sia incantato, almeno qualche volta, ad ascoltare una storia letta da una voce amica o a seguire un cartone con le avventure del suo eroe preferito.

E se bambini e bambine le scrivessero, le storie, se ne inventassero loro di nuove, se provassero la grande emozione della scrittura creativa?

Difficile? Traguardo cui solo pochi possono arrivare? Niente affatto. La formazione linguistica che l’MCE propone ha come fine proprio lo sviluppo delle capacità linguistiche di tutti e tutte in modo che ciascuno/a possa usare la lingua per comunicare efficacemente e anche per dare parole all’immaginazione, ai sogni, all’invenzione di storie. In particolare la pratica del testo libero, caposaldo della pedagogia cooperativa, consente, fin dall’inizio del percorso scolastico, di elaborare e condividere scritture personali e creative.

Ne parla un piccolo libro ‘Chi ben comincia – Parlare scrivere – leggere a scuola’ che cerca di aiutare gli/le insegnanti a riflettere sull’ importanza di un’educazione linguistica attiva, di un metodo naturale, dal punto di vista della formazione dell’identità e della capacità di comunicare, ma anche della capacità di usare la lingua per dare forma all’immaginazione e per inventare.

A cura di Bruna Campolmi, Annalisa Di Credico, Nerina Vretenar, Chi ben comincia, Collana MCE Narrare la scuola, Roma 2020, acquisto disponibile presso www.asterios.it e i diversi store.

Nerina Vretenar

Storia di montagna e di disabilità.

Un libro breve, scorrevole ma profondo, nel quale l’avventura sulle Dolomiti di un ragazzino cieco di 14 anni si intreccia con la storia di un cucciolo di aquila che viene rapito dai bracconieri. Realizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano, a colpire soprattutto nel libro è l’attenzione speciale che viene data alla montagna e alla natura, che sono davvero al centro della narrazione e non solo meri elementi di sfondo: un buon punto di partenza per riflessioni e approfondimenti in classe sui paesaggi montani e sul rispetto per la natura, per riavvicinare i bambini di oggi a un paesaggio naturale non semplicemente studiando “le caratteristiche della montagna” sul libro di testo, ma cercandole fra le righe (e, perché no?, con una bella gita magari!) mentre si legge una storia piacevole, abbinando a quel paesaggio le emozioni che la lettura suscita.

La cecità del protagonista offre ulteriori spunti di riflessione, sul tema della disabilità sicuramente, ma ancor di più sull’importanza dei sensi. Nel romanzo, infatti, narrato dal punto di vista del ragazzino, si trovano spesso descrizioni di paesaggi e avvenimenti attraverso sensi diversi dalla vista, percepiti come li percepirebbe appunto una persona cieca.

Mettersi nei panni dell’altro, imparare a osservare il mondo che ci circonda non solo con gli occhi, conoscere un paesaggio naturale “vivendolo” attraverso la storia… questa lettura sarà un’esperienza nuova anche per voi adulti, e come insegnanti vi accorgerete dei molti spunti che vi potrà offrire in classe!

Giuseppe Festa, Cento passi per volare, Salani editore, Milano, 2018, euro 12,90.

Valeria Zanolin

Temi importanti: giustizia, equità, conflitto.

Quest’anno nella mia scuola abbiamo trattato il tema della “giustizia” economica e sociale. Gli albi illustrati ci hanno aiutati ad affrontare questo argomento. Uno che ha catturato l’attenzione e l’interesse dei bambini e delle bambine è stato l’albo Due a me, uno a te di Jörg Mühle..

È la storia di un orso e una donnola alle prese con la divisione di tre funghi, trovati dall’orso e cucinati dalla donnola. I battibecchi che nascono per l’attribuzione delle quantità ai due è esilarante e incalzante: ognuno porta le motivazioni per cui dovrebbe ricevere una porzione più grande, fino all’intervento risolutivo di una volpe che lascerà spiazzati i due protagonisti.

“Io farei venire a tavola anche la volpe, così sono tre e mangiano tutti uguali”, mi ha detto Roberto durante una conversazione nel cerchio, luogo di scambio quotidiano nella mia sezione eterogenea. La discussione sulle possibili soluzioni, tra applicazioni dei concetti di equità, gusti personali e necessità è durata quasi un’ora ed è proseguita per giorni, tra le difficoltà classiche della gestione della parola in un gruppo di bambini e bambine così piccoli (3-4 anni, scuola dell’infanzia). Le domande stimolo sono state diverse, tutte afferenti ai concetti di giustizia, equità, conflitto e ricerca di soluzioni alternative argomentate.

Questo libro è un esempio perfetto di come uno stimolo di qualità (le immagini sono molto caratterizzanti e il posizionamento del testo mostra perfettamente l’incedere delle rivendicazioni e delle motivazioni dei protagonisti) possa portare a riflessioni impensate anche per i bambini e le bambine più piccoli, in un continuo dialogo con l’adulto, guida e ascolto, e con i coetanei: le argomentazioni portate a sostegno delle tesi circa la risoluzione dei problemi posti a partire dal racconto hanno stupito noi adulti, meravigliati da tanta capacità creativa e riflessiva.

Il prossimo passo è cercare di applicare nella vita reale le soluzioni “giuste” individuate. Per imparare questo, però, c’è una vita intera.

Jorg Muhle, Due a me, uno a te, Terre di mezzo editore, Milano, 2019,euro 12,90.

Pia Basile

I Disegnatori di Tutte le Cose

« Le farfalle non pesano quasi niente. Sono leggere. Sono appena come lo sfolgorio della luce del sole, come se al sole bruciassero gli occhi e battesse le palpebre mandando raggi gialli e rossi. Si potrebbe anche pensare che sono starnuti dell’arcobaleno… o frammenti che se ne staccano quando l’arco non è completo… Molto tempo fa le farfalle non esistevano. I Disegnatori di Tutte le Cose avevano il permesso di disegnare gli animali del Regno Animale e, separatamente, i fiori, i frutti e le piante del Regno Vegetale. C’era però tra i disegnatori, un giovane irrequieto che si chiamava Odaer, molto ingegnoso e sempre intento a costruire con le mani. Lui e un gruppo di amici si riunivano in segreto in una grotta in mezzo al bosco e discutevano di tutto ciò che si sarebbe potuto creare se i Disegnatori di Tutte le Cose fossero stati più trasgressivi e intraprendenti. “Un albero che canti come un uccellino oppure…” diceva Odaer. Ma il sogno più ambito al quale pensava giorno e notte era…..»

Gioconda Belli, autrice nicaraguense e Wolf Erlbruck, illustratore tedesco, hanno costruito insieme questa storia di personaggi strampalati e teneri, cocciuti e sognatori, con a capo il fantasioso Odaer. Il loro sogno segreto – sfidando l’armonia del cosmo e le leggi della Creazione poste dall’Anziana Custode, capo dei Disegnatori di Tutte le Cose – è dare forma a qualcosa di bello come un fiore ma che sappia volare come un uccello. Tentativi, trasgressioni e avventure si susseguono tra le pagine colorate di questo libro di grande formato che invita, tra le righe, alla leggerezza, alla creatività e alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi. Non ci sono, nel testo, risvolti morali o moralistici; è scritto con grazia e illustrato con tavole allegre e ironiche. Da leggere tutto d’un fiato perché sembra proprio esaudire il desiderio perentorio di Odaer: «Io voglio qualcosa che dia felicità!»

Gioconda Belli, Wolf Erlbruck illustratore, La fabbrica delle farfalle, Edizioni E/O, Roma 1997 euro 12,90.

Giuliana Manfredi

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