Tag: primaria
Milleunlibro maggio
Cercando l’essenziale
Complicare é facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Per semplificare bisogna togliere, e per togliere bisogna sapere che cosa togliere, come fa lo scultore quando a colpi di scalpello toglie dal masso di pietra tutto quel materiale che c’é in più della scultura che vuol fare. Teoricamente ogni masso di pietra può avere al suo interno una scultura bellissima, come si fa a sapere dove ci si deve fermare nel togliere, senza rovinare la scultura? Togliere invece che aggiungere vuol dire riconoscere l’essenza delle cose e comunicarle nella loro essenzialità. Eppure quando la gente si trova di fronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente: “questo lo so fare anche io”, intendendo di non dare valore alle cose semplici perché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà quando la gente dice quella frase intende dire che lo può rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima. La semplificazione è il segno dell’intelligenza.
Bruno Munari, in “Lezioni di creatività”.
Crediamo che la scuola abbia bisogno di semplificare, forse come educatori dovremmo andare a ricercare “ quello che conta per davvero”, attraverso domande autentiche e insieme ai bambini.
Discorsi inutili
Dall’introduzione al libro di Bruno Tognolini: “… L’arte, la pedagogia, il teatro povero cambiano e si fanno “discorso inutile”. Ma il processo è ancora quello: sottrazione, distillazione, l’ “affinaggio” degli alchimisti: rendere fine, meno, poco, lieve, volatile. Rendere inutile…. Forse le cose davvero utili saltano fuori quando non stiamo attenti; si vedono solo ai bordi del campo visivo, si sentono con la coda dell’orecchio; son cose piccole, repentine, affisse in posti inattesi…”
Questo di Antonio Catalano è un piccolo libretto con tanti discorsi “inutili” , sul perdono, sulla cultura, sulla fragilità, sul dubbio, sul silenzio … e tanti altri ancora, per riflettere su ciò che è davvero importante.
Consigliato a tutti gli educatori che oggi come non mai devono fare delle scelte.
Marina Sirotti
Il sentiero
Già dal titolo si indovina che il sentiero può rappresentare una metafora della vita.
Una vita vissuta prendendosi il tempo per guardarsi intorno, per camminare fino in cima alla montagna e vedere il mondo dall’alto. Così la signora Tasso lungo il percorso che compie ogni mattina incontra persone e cose a cui dedica attenzione e sorrisi. Raccoglie e salva piccoli pezzi di bellezza come sassi, sabbia marina, un nido abbandonato di usignolo. Un giorno incontra la gattina Lulù e le regala tutto ciò che ha imparato. Camminano insieme e Lulù impara , impara anche a fare delle scelte, a trovare il suo sentiero, finchè sarà lei a raccontare nuove scoperte e a raccogliere nuovi piccoli tesori per la signora Tasso diventata troppo vecchia per camminare.
Nella storia possiamo intravedere temi quali il vantaggio di avere una guida, la necessità di fare delle scelte, il senso del viaggio, la cura della natura… il tutto accompagnato da piccoli, preziosi oggetti.
Consigliato a partire dai 7 anni
Marina Sirotti
In cerca del vento
Un libro leggero che accompagna in volo il lettore.
Un piccolo uccellino azzurro si sveglia una mattina e non trova più l’amico vento, quello che lo sostiene e lo aiuta nel volo, così comincia a cercarlo. Ma dove trovarlo? Guarda tra i soffioni di un giardino,tra i panni stesi, tra le altalene del parco, o anche tra le pagine dei giornali. Ma dell’amico nessuna traccia. Se anche noi provassimo a fermarci un momento e facessimo caso alle cose intorno, forse ci accorgeremmo della magia del soffio dell’aria, che crea vita e movimento. Nella ricerca di piccole meraviglie, come il piccolo uccellino anche noi potremmo volare e raggiungere le nuvole, e vedere ciò che sembrava invisibile.
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
La fioraia di Sarajevo
Cosa c’è di più superfluo e meno necessario dei fiori? Ebbene, in questa bellissima storia vera, delicata e potente al tempo stesso, i fiori sono il segno di una resistenza e la loro bellezza contrasta con l’orrore della guerra. Nella città di Sarajevo il fotoreporter e giornalista Mario Boccia nel 1992, poco prima dello scoppio della guerra, incontra al mercato una donna che vende fiori nella sua bancarella. Lui è incantato dagli occhi e dal sorriso della donna, lei dalla macchina fotografica. I due si conoscono e si ritrovano altre volte, durante gli scontri, e si scambiano poche parole. Nonostante l’assedio, nonostante i cecchini, lei è sempre lì e di sé dice che è fioraia, che è nata a Sarajevo e non appartiene a nessuna etnia.
Consigliato dagli 8 anni.
Marina Sirotti
La diga
Un albo splendidamente illustrato, con immagini grandi, che si alternano con piccoli disegni, dettagli, raccolti in una pagina, come a sottolineare le parole del testo.
Le figure sono perfettamente coerenti con la storia vera della diga che si trova nel Northumberland, sul lago artificiale più grande del Regno Unito.
La vera protagonista della storia non è la diga, ma è la musica, presente in ogni angolo del libro. Un padre e una bambina camminano per la valle, con un violino riempiono di musica i prati, la scuola, tutte le case che presto saranno sommersi dall’acqua. I due cantano, suonano, danzano e diffondono note, per non dimenticare e per conservare la memoria di quei luoghi anche quando tutto scomparirà e resterà solo acqua. Le ultime pagine sono chiare, sono fatte di azzurri e di verdi e celebrano la rinascita di un luogo bellissimo.
Consigliato a chi crede nella potenza della musica.
Marina Sirotti
TempeStina
Il luogo : un’isola nei mari del Nord Europa; il tempo: una vacanza estiva.
I personaggi: Stina, una bambina curiosa che colleziona vecchi oggetti portati dal mare e un nonno quieto, che discretamente sta ai margini, seduto in riva al mare a gustarsi il caffè, a stendere le reti nel cortile o a leggere il giornale alla luce della sera. Il nonno è di poche parole, lascia a Stina la libertà di scoprire il mondo, ma c’è nel momento del bisogno, come durante una brutta notte burrascosa, durante la quale la bambina si mette in pericolo, perché “quando c’è la tempesta è meglio essere in due e bisogna essere ben coperti”.
Questo albo racconta del rapporto libero e pieno d’amore che può nascere tra nonno e nipote.
Le illustrazioni : splendide tavole ad acquerello, ricche di dettagli; il testo : semplice e scorrevole, mai banale.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
Quella mattina sono partito
Una mattina come tante altre, il protagonista decide di partire. Nel suo sacco mette tante cose, il bagaglio è molto ingombrante e pesante. Cammina a lungo e ad ogni tappa regala qualcosa a chi incontra. Alla fine il nostro piccolo eroe ritorna con uno zaino molto più leggero, sono rimaste solo le cose che trasformano una giornata qualsiasi in una bella giornata. Un albo che ci indica la strada per togliere, più che aggiungere e riflettere sulle cose davvero importanti.
Il titolo compare già nelle recensioni con argomento “ Il dono”,del dicembre 2022
Dai 6 anni
Marina Sirotti
Il tesoro di Nina
Nina è una bambina che incontra il mare, qui scopre con stupore lieve le piccole cose del mondo attorno a sé. Le onde, la sabbia, i gabbiani, gli spruzzi, un secchiello… e una conchiglia che riporta suoni lontani la rendono felice. Una felicità che si esprime con potenza attraverso le espressioni della bambina in un contesto dai colori sfumati. “Il tesoro di Nina” è un silent book da “leggere” o da inventare, da cui si può partire anche per chiedere a ciascun bambino di raccontare il proprio tesoro.
Consigliato dai 3 ai 99 anni
Marina Sirotti
La regina dei baci
Un libro pieno di dolcezza, cosa davvero preziosa. L’autrice racconta di una piccola principessa e della sua mamma regina, che spesso è indaffarata , non ha tempo di coccolare la sua bambina e un giorno le consiglia di andare a cercare altrove la Regina dei baci. Così la bambina parte con un piccolo aereo, nel suo viaggio incontra la Regina delle torte, la Regina dei fiori, quella dei gatti, dei giochi,.. e al termine di ogni visita riceve un dono da portare a casa. Ma non trova la Regina dei baci. Che sia la sua mamma la Regina dei baci? La bambina torna a casa, dove la mamma la sta aspettando. Quando arriva la copre di baci e di coccole, tutto il resto può aspettare.
Consigliato dai 3 anni
Marina Sirotti
L’enciclopedia dei buchi
Le associazioni più frequenti con la parola “ buco” sono : vuoto, inutilità, mancanza.
rottura. Il professor Buco attraversando le pagine bucate di questa insolita
enciclopedia ci fa conoscere i pezzi più preziosi della sua collezione attraversando
campi diversi come l’arte, il mondo animale, le scienze della Terra, la biologia,
l’astronomia. Incontreremo buchi dolci, buchi musicali, mordaci, nascosti,
vertiginosi, intimi, preziosi …e alla fine del viaggio molto probabilmente avremo
cambiato idea.
Un bel libro di divulgazione per problematizzare, insinuare dubbi, formulare ipotesi,
cercare informazioni e sorridere.
Consigliato dagli 8 anni
Marina Sirotti
L’uomo che piantava gli alberi
La storia di un uomo che, compiendo un’azione apparentemente insensata, cambia la faccia della sua terra, agendo anche sulle generazioni future. Questo pastore, con molta fatica e senza nessun tornaconto personale, si dedica tenacemente a piantare querce in una landa desolata. Una metafora che testimonia come si possa, anche in tempi difficili, scegliere sempre di fare una cosa, anche semplice, per riconciliare gli uomini tra loro e con la natura. L’albero, simbolo dell’essenza della vita stessa, dà un senso alla vita del pastore e una speranza a tutti noi.
Consigliato ad adulti e bambini dagli 8 anni
Antonella Bottazzi
Il signor formica
Un libro, ma anche la versione per Kamishibai, che racconta la storia di una formica che trova un pisello e, prima di mangiarlo, si preoccupa di avere tutto ciò che le servirà: il piatto, la forchetta, un tavolo, la sedia, la tovaglia, la lavatrice per lavare la tovaglia…..e quando finalmente è pronta, trova il pisello ammuffito. Impara così a distinguere il superfluo dall’essenziale. una storia adatta a ragionare su questo tema, anche con bambini piccoli.
Consigliato dai 5 anni
Antonella Bottazzi
La leggerezza perduta
C’era una volta, tanto tempo fa, un castello. Un castello di quelli che c’erano una volta, per l’appunto. Dentro al castello ci stava un borgo intero e a capo del borgo, e anche del castello, come si conviene, stava un re. Ma a guardarlo bene, quello non era mica un castello come gli altri. Comincia così questa fiaba che racconta la storia di un re alle prese con un problema di un certo peso: come far tornare leggero il suo regno sommerso da cose stupide, ingombranti e futili. Un libro per riflettere su cosa serve per essere davvero felici.
Consigliato da 6 anni
Antonella Bottazzi
Papalagi
Un libro che, attraverso le parole di un capo indigeno delle isole Samoa venuto a contatto con gli usi dell’uomo bianco, si prende gioco delle nostre perversioni e falsi miti, tra cui l’idea del tempo che sempre ci manca… Il Papalagi, che siamo noi, è impoverito dalle molte cose che possiede o che ritiene indispensabili, dimentico dell’essenziale. Un libro sagace, a tratti esilarante, che fa sorridere e insieme riflettere. Ecco alcuni argomenti trattati nel testo:
- Del papalagi e del suo ricoprirsi la carne, dei suoi molti panni e stuoie
- Dei cassoni di pietra, delle fessure di pietra, delle isole di pietra e di quello che vi sta nel mezzo
- Del metallo rotondo e della carta pesante
- Le molte cose impoveriscono il papalagi
- Il papalagi non ha tempo
- Il papalagi ha impoverito Dio
- Il Grande Spirito è più potente delle macchine
- Del lavoro del papalagi e del modo in cui vi si smarrisce
- Dei luoghi della finta vita e delle molte carte
- La grave malattia del pensare
Consigliato agli adulti che hanno il coraggio di mettersi in discussione, o anche solo di non prendersi troppo sul serio.
Antonella Bottazzi
Lo zen e il tiro con l’arco
Un libro che indica un percorso, per tirare con l’arco ma non solo. Un percorso per vedere i nostri limiti, individuare i nostri ostacoli, scrollarci di dosso le false sicurezze fino a restare vuoti per accogliere l’unico gesto giusto, quello che fa centro, quello che gli arcieri Zen dicono ” un colpo-una vita”.
Consigliato a tutti gli adulti che educano all’ascolto di sé e alla necessità di cercare l’essenza, il giusto gesto.
Antonella Bottazzi
Milleunlibro febbraio
musica musica…
Nel silenzio, signori e signore,
ci sono molti suoni,
molto rumore.
C’è sss di vento,
c’è iii di violino,
c’è lll di rubinetto,
c’è eee di sega,
c’è nnn di nave,
zzz di zanzara,
iii di fischi
ooo di stupore.
Nel silenzio, come vedete,
c’è molto suono, signori e signore,
c’è molto rumore.
R. Piumini, Io mi ricordo – Nuove ed. romane, 2010
Ascoltare, gustare, godere della buona musica fin da piccoli è una grande fortuna. Non sempre, non per tutti i nostri allievi questo è possibile in famiglia. Ma la scuola, come sempre, può fare la differenza. Apriamo anche questa porta, perciò, e facciamolo cercando di esplorare molti generi affinché ciascuno possa trovare quello che gli corrisponde. L’importanza di conoscere musiche e musicisti famosi e apprezzarli passa anche attraverso la costruzione di strumenti, la sonorizzazione di ambienti noti, il riconoscimento delle sonorità nella vita quotidiana e negli strumenti dell’orchestra. La musica coinvolge tutti i sensi; è corporeità e movimento, suono e voce. Nel fare musica il bambino riconosce e riproduce ritmi, migliora la coordinazione, la motricità fine, l’ascolto, l’ attenzione, si accorda con il gruppo. E così come accade nell’affrontare i testi classici della letteratura, nell’approccio alla musica classica, all’opera lirica, al jazz, ci sorprenderà vedere la grande disponibilità dei bambini e dei ragazzi nel frequentare musiche non commerciali, inconsuete. La musica supera i confini e si contamina con culture altre ; facciamola diventare un’occasione di incontro e di apertura tra alunni di diverse provenienze. Le pubblicazioni negli ultimi anni hanno ampliato i loro orizzonti, perciò ve ne proponiamo alcune, ma ciascun docente può e deve condividere i propri gusti e preferenze.
Il grande libro dei rumori
Un silent book che fa tantissimo rumore. Proprio così, questo è un libro senza parole in cui grandi immagini rappresentano animali, cose, persone che richiamano alla mente suoni, versi, scoppi e invitano i lettori bambini al gioco, all’ascolto, all’espressione. Ogni pagina si guarda e si ascolta, perché è un libro che sbatte, scricchiola, sussurra e tuona. Si tratta di in un divertente elenco di cose a cui i bambini possono dare voce ma che possono anche arricchire immaginando altre situazioni.
Consigliato dai 3 anni
Marina Sirotti
Oh! Un libro che fa dei suoni
Un libro per giocare con la voce, immediato e coinvolgente come ogni libro di Hervè Tullet. L’autore questa volta gioca con il suono. Il lettore darà voce ai pallini colorati. Il tondo blu dirà “Oh!, quello rosso dirà “Ah!”, poi arriverà il pallino verde e la sua voce sarà “Uau!”. Tre suoni e tre simboli. I personaggi si inseguiranno a ritmi lenti o veloci oppure scaleranno montagne, disegnando partiture da suonare. La voce seguirà ritmi, toni e modi sempre diversi, in strane e divertenti situazioni.
Consigliato dai 3 anni
Marina Sirotti
Piano forte
Un piccolo libro per i più giovani, per imparare a cogliere le differenze di intensità con voce e corpo. Il protagonista è un bambino che potrebbe avere due anni, alle prese con la sua quotidianità fatta di rumori forti e leggeri: la neve silenziosa che scende dal cielo, contrapposta al rumore forte del tuono che spaventa, o al rumore di un cucchiaio che picchia forte . Fa parte della collana “zero tre “, libri cartonati e coloratissimi.
Consigliato dai 2 anni
Marina Sirotti
A caccia dell’orso
A caccia dell’orso è un albo molto conosciuto, diventato un classico per l’infanzia, che si presta a diverse attività. Racconta di una famiglia che parte per una caccia all’orso, una vera e propria avventura durante la quale mamma, papà e piccoli affrontano problemi e imprevisti, come attraversare un campo di erba frusciante, un fiume freddo e fondo, una pozza di fango …
Alla fine trovano un orso per davvero. È grande e grosso. Tutti insieme, spaventati, si danno alla fuga ripercorrendo di corsa il viaggio a ritroso e finalmente riescono a tornare a casa, al sicuro.
La narrazione in rima si presta a memorizzare le sequenze e le azioni dei personaggi. I suoni onomatopeici evocano le situazioni in una divertente sequenza sonora. Nel testo si può leggere anche un invito al rispetto della natura.
Consigliato dai 3 anni
Marina Sirotti
Suoni per giocare
Un libro di idee, stimoli e suggerimenti per giocare con i suoni. I bambini scopriranno da soli che i suoni nascono da vibrazioni di corde e membrane di materiali diversi, dalla vibrazione dell’aria che sta in un tubo, alla gomma di palloncino tesa, pizzicata con le dita. Agitando, pizzicando, grattando le cose si ottengono effetti sonori che rimandano a oggetti, animali, paesaggi, in un gioco simbolico in cui si intrecciano esperienze e ricordi. Il suono è ovunque, basta ascoltare con orecchie attente e cercare con mani curiose.
Con bambini di scuola infanzia e scuola primaria, aiutati dalle suggestioni dell’opera di Camille Saint-Saens “ Il carnevale degli animali “,è possibile proporre vari esperienze di costruzione di semplici strumenti musicali da utilizzare per drammatizzazioni sonore.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Il carnevale degli animali
Il libro presenta una irresistibile sfilata di animali ispirata all’opera più famosa di Camille Saint- Saens . Leoni, galli e galline, tartarughe, canguri, pesci e altri ancora accompagnano il testo in rima dell’autrice fino al gran finale nel corteo di carnevale. Un albo bello e divertente che offre molteplici possibilità di utilizzo. Si può leggere, si può accompagnare all’opera musicale sfogliando le pagine durante l’ascolto, si può chiedere ai bambini di dare voce a questi e ad altri animali…
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
Pokko e il suo tamburo
Il libro ha bellissime immagini e racconta di una famiglia di ranocchi che vive una vita tranquilla finché i genitori decidono di regalare alla piccola un bel tamburo. Pokko suona ,suona, suona e la casa non è più silenziosa. Un giorno il papà la invita ad andare all’aperto. Lei va nel bosco, prima batte timidamente sul tamburo, poi sempre più forte. Attirati dalla musica arrivano un procione, una volpe, un coniglio, ciascuno con il suo strumento, e così sempre più suonatori si uniscono al gruppo. Presto una moltitudine di musicanti segue Pokko che come un pifferaio magico li guida attraverso il bosco, fino a casa, dove anche i genitori vengono travolti da una folla in festa. Qualcuno dice che il dono del tamburo è stato il più grande errore dei genitori, ma forse non è così.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Forte, piano, in un sussurro
Questo è un albo di divulgazione scientifica che si concentra sull’udito descrivendo il suono in tutti i suoi aspetti. Spiega come funziona il rumore, come è fatto, da dove viene, chi riesce a percepire suoni che noi umani non cogliamo. È un libro che aiuta a prendere consapevolezza dei suoni prodotti dal mondo naturale, dal mondo degli uomini e anche da quelli del nostro stesso corpo. A volte però il rumore è troppo. Allora nelle ultime pagine qualcuno con un gesto gentile offre un ombrello a chi si vuole riparare da una fitta pioggia di parole e lettere che cadono dal cielo.
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
La casa dei suoni
Il grande maestro Claudio Abbado racconta ai ragazzi, partendo dalla sua storia, la passione per la musica nata in famiglia. Spiega con semplicità e chiarezza non solo quali sono gli strumenti che compongono un’orchestra e a quali famiglie appartengono, ma anche cos’è la scrittura musicale. Il testo è accompagnato da belle illustrazioni di Paolo Cardoni, creatore dei personaggi della “ Freccia Azzurra” e contiene un CD audio che accompagna le parole del maestro Abbado.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
Nina
Nina Simone, signora del jazz, canta una ninna nanna alla sua bambina per farla addormentare, ma la piccola non ne vuole sapere di dormire. Nina allora le racconta una storia, la sua storia… una bambina con la passione per la musica che a tre anni suonava l’organo nella chiesa di un paesino del North Carolina. Poi insegue il sogno di fare musica, ma deve fare i conti con i pregiudizi razziali.
“Bastava che le note si mischiassero,
che nell’aria insieme poi danzassero,
perché la verità saltasse fuori:
nella musica non esistono colori”
Una piccola pianista nera che, al suo primo concerto, si rifiuta di suonare quando la sua mamma è costretta a sedersi in fondo alla sala, dietro ai bianchi. Nina Simone, è stata anche una protagonista della battaglia per i diritti civili degli afroamericani. Le illustrazioni in bianco e nero, evocano luci e ombre della sua vita. Questa storia diventa un racconto per insegnare a sognare, a lottare, a crescere.
Consigliato dai 7 anni.
Marina Sirotti e Antonella Bottazzi
Louis Armstrong
il soffio di Satchmo
Ma cos’è questo rumore? No, non è un rumore, è un suono:
viene avanti sulla strada, sale, scende, cambia tono… Una tromba!
Chi la suona? È Louis, quel mattacchione, viene avanti a tromba alta…
Son stupite, le persone, allibiscono i pompieri; che cos’è quella mattana?
E soffiando nella tromba, Louis passa e si allontana.
Perché Satchmo sta suonando con le guance ben gonfiate?
Per chi suona, nel bagliore delle fiamme indiavolate?
Roberto Piumini e Claudio Comini raccontano i protagonisti della musica afro-americana in una serie di fiabe originali illustrate con cd audio e semplici note introduttive.
Una serie di fiabe, con CD allegato a ciascun volume, nel quale Roberto Piumini racconta le storie, alternandole agli ascolti di brani originali e di repertorio dei singoli jazzisti. Tracce specifiche sono inoltre dedicate alle note didattiche introduttive che completano i volumi: semplici spunti di riflessione per un ascolto critico e per introdurre i ragazzi alla musica jazz e agli stili di ciascun artista.
Della stessa serie:
Miles David, i giochi di Miles
Duke Ellington, Il giro di Eddy
John Coltrane, Il treno per Paradise
Thelonious Monk, Il lampione preferito di Mister Voodoo
Consigliati dai 9 anni
Antonella Bottazzi
Per mano
L’albo illustrato racconta la storia vera e straordinaria del pianista Paul Wittgenstein, nato alla fine del 1800. Fin da piccolo mostra passione e talento, suona usando soprattutto la mano sinistra,che in quel periodo è “la mano brutta “, specialmente a scuola dove il suo uso viene ostacolato. Durante la prima guerra mondiale Paul perde il braccio destro, e viene fatto prigioniero. Con grande coraggio nel campo di prigionia inizia ostinatamente a esercitarsi con una mano sola, prima su un pianoforte disegnato, poi su uno vecchio strumento sgangherato. Alla fine del conflitto, di nuovo libero, Paul convince alcuni grandi compositori a ideare composizioni su misura per lui: concerti per la mano sinistra. Quella che era una mancanza o peggio una disgrazia è diventata un’occasione di bellezza e ricchezza. In queste pagine si racconta di guerra e di discriminazione, ma anche di musica, di bellezza, di passione, di forza.
Consigliato dai 9 anni
Antonella Bottazzi
Io sono Michael Petrucciani
Il “pianista dalle ossa di cristallo”, ha lasciato un solco indelebile nella storia del jazz, in virtù del suo talento e della forza e perseveranza pur nella difficoltà fisica. Questo libro ne racconta la storia umana e musicale, anche attraverso le immagini di Marilena Pasini, ed è in grado di affascinare lettori e appassionati di musica di ogni età. Con i contributi di Alex Petrucciani e Paolo Fresu.
Consigliato dai 9 anni
Antonella Bottazzi
Sempre editi da Curci, segnaliamo anche la serie delle biografie a fumetti, tutte corredate da una playlist:
Orfeo la ninfa siringa e le percussioni pazze dei Coribanti
Narrando tre miti, Franco Lorenzoni, maestro elementare, racconta le origini della musica e della sua relazione con la natura e con gli spiriti che la animano. Accompagnano il racconto le immagini di Federico Maggioni, simboliche e coloratissime. Tre diverse storie che possono essere l’occasione per parlare di musica dalle sue origini ad oggi e di tutto ciò che ruota intorno ad essa.
Consigliato da 8 anni
Antonella Bottazzi
All’ombra della papaia
30 ninna nanne, ballate, danze e giochi dal Brasile e dal Portogallo , in lingua originale e con traduzione, accompagnate da belle e colorate illustrazioni. Insieme al libro un cd, che consente con facilità di imparare le filastrocche e di canticchiarle insieme. Un bel modo di conoscere lingue e tradizioni di altri popoli, passando per una delle forme più semplici e più vicine al mondo dei bambini.
Consigliato dai 7 anni
Antonella Bottazzi
Della stessa collana segnaliamo anche:
Pierino e il lupo
Vivian Lamarque racconta con semplicità e poesia la storia di Pierino e il lupo, mentre scorrono le immagini evocative che illustrano il libro. Un’occasione per far gustare anche ai più piccoli la famosa fiaba musicale.
Consigliato da 5 anni
Antonella Bottazzi
Il lago dei cigni
Dal famoso balletto “ Il lago dei cigni”, una romantica storia d’amore raccontata dalla penna di Vivian Lamarque. Non c’è allegato il cd, ma sarà facile trovare la musica e associarla ai vari momenti dell’avvincente storia, così da farla vivere al meglio ai nostri giovani ascoltatori.
Consigliato da 8 anni
Antonella Bottazzi
Come costruire strumenti musicali
Un libro scritto da un esperto di strumenti a percussione di tutto il mondo, che insegna a costruire strumenti delle varie tradizioni, utilizzando materiale di recupero naturali e artificiali. Il libro è corredato da illustrazioni e foto che risultano utili alla costruzione dei vari strumenti. Perché la musica, prima di tutto, si fa con le mani.
Consigliato a docenti di scuola primaria
Antonella Bottazzi
Milleunlibro novembre
Perdersi e ritrovarsi
Ci sono momenti nella vita in cui possiamo perdere la strada, l’orientamento, situazioni in cui è facile smarrirsi. Ci allontaniamo dalle cose sicure, andiamo verso mondi sconosciuti, a volte anche per gioco. Possiamo perderci nel vero significato della parola, ma anche in senso metaforico, ciò che conta è ritrovarsi.
La fiaba di Pollicino, il gioco del nascondino, una mamma che perde la pazienza ma che poi sa consolare… Proponiamo queste e altre situazioni che raccontano di momenti di smarrimento, disorientamento, incertezza e paura, ma anche di crescita e di speranza , di ricomposizione di corpi andati in mille pezzi grazie all’amore e alla cura.
I bambini che si perdono nel bosco
identità e linguaggi nell’infanzia
La prima edizione risale al lontano 1976,ma credo che la lettura di questo piccolo libro abbia valore anche oggi per tutti gli educatori e gli insegnanti. Il titolo è una metafora sul rapporto tra bambini e scuola. Questa infatti può diventare un bosco meraviglioso da scoprire, qui i bambini possono giocare, collegare tutto alla traccia e alla memoria che riporta a casa, possono sentirsi padroni del territorio perché padroni dei segni per riconoscerlo e collegarlo. La casa diventa una presenza da cui si possono allontanare, sicuri di ritornare , poichè si sono riempiti le tasche di sassolini bianchi che indicano la strada. La scuola però può anche diventare un bosco scuro e pauroso, in cui i bambini hanno lasciato briciole di pane secco , tracce che presto scompaiono e si perdono. Questa è la scuola sbagliata. Sta a noi adulti accogliere ogni bambino nella sua interezza e ricchezza, prenderlo per mano e accompagnarlo aiutandolo a lasciare sassolini bianchi.
Andrea Canevaro, scrittore e pedagogista che da poco più di un anno ci ha lasciato, da sempre impegnato nell’ambito della disabilità e dell’handicap, è stato definito uno dei padri dell’inclusione scolastica. Diceva: “ Da soli ci si perde, insieme si va lontano” .
Consigliato a tutti gli educatori : a chi non l’ha ancora letto e a chi vorrà rileggerlo quando si sente un po’ perso nel bosco.
Marina Sirotti
La foresta-radice-labirinto
A 100 anni dalla nascita di Italo Calvino è bello riscoprire e perdersi in questa storia. Nel testo ci sono i classici elementi della fiaba: un re che torna da una guerra , la figlia Verbena minacciata da oscure manovre di corte e innamorata del giovane Mirtillo, una matrigna e un primo ministro che complottano per prendere il potere, poi il lieto fine. Molto interessante è la metafora della foresta che circonda la capitale del regno. La foresta appare come un luogo fitto ed insidioso dove tutti i personaggi si perdono e non riescono a trovare la via d’uscita. Ciascuno cerca la sua strada, ma qui tutto si confonde: quelli che sembrano rami per uno diventano radici per l’altro. Ciò che sta sopra per uno, per l’altro appare sotto. L’intervento di uno strano uccello deciderà le sorti di tutti, come un faro nel buio. Nel libro il perdersi viene visto come un nuovo modo di cercarsi e di trovare un mezzo per stabilire l’ordine , per dare un senso alle cose.
Consigliato dai 9 anni e a chi vuole riflettere sulla possibilità di vedere il mondo attraverso prospettive diverse.
Marina Sirotti
Ti cerco e ti trovo
Ancora un bellissimo bosco: natura che accoglie e luogo misterioso, pieno di luci e di ombre. Qui puoi giocare tra gli alberi ma puoi anche aver paura, trovarti al buio, sentire strani rumori… Questo accade ai protagonisti durante il gioco del nascondino. Il lettore segue con attenzione le vicende dei due fratellini e non si accorge che l’autore ha preparato un secondo piano di lettura / gioco che si svela nell’ultima pagina : “Cosa si nasconde nel bosco “ ? Un elenco di oggetti e animali da trovare invita a ricominciare a sfogliare, pagina dopo pagina, alla ricerca di elementi da rintracciare celati tra le forme delle cortecce , dei rami e delle foglie. L’antico gioco del nascondino, compare nelle parole del testo e nelle immagini. Tra le pagine si nascondono tante emozioni: tristezza, inquietudine, paura e per finire speranza e gioia.
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
Nascondino
L’autrice, ispirandosi al famoso gioco per ragazzi, si diverte a nascondere alcuni animali all’interno delle illustrazioni. Il compito dei lettori/giocatori è proprio quello di cercare e individuare il cucciolo all’interno di uno scenario uniforme. È come trovare un ago in un pagliaio. Il compito del piccolo lettore è cercare, cercare, cercare. Chi si nasconde tra i dadi da gioco?
E in mezzo alle cuffie invernali? Qualcuno ci sarà, ma non è certo facile da scovare!
Tra mucchi di calzini e montagne di foglie, un gioco di osservazione per rintracciare gli animali mimetizzati… del tutto o quasi! Pagine divertenti, che stimolano l’attenzione e la percezione visiva.
Consigliato dai 2 anni e per tutti quelli che amano mettersi alla prova.
Marina Sirotti
Nell’erba
Una gita al fiume con la famiglia passo dopo passo si trasforma in un’incredibile avventura per la piccola Yuchan. Una farfalla che vola e si posa si un sasso, ma non aspetta la bambina, poi vola sull’erba alta che diventa una foresta impenetrabile, poi una cavalletta e Yuchan cammina tra l’erba alta, il vento soffia forte, ci sono suoni di animali che sembrano venire da un mondo lontano, le pagine diventano scure, fanno paura. A Yuchan viene da piangere, poi finalmente …. la voce della mamma e il suo sorriso. Un tenerissimo albo illustrato che parla di natura ma soprattutto di bambini che possono perdersi, ma poi ritrovano il sorriso grazie a chi si prende cura di loro.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Urlo di mamma
Siamo di fronte a un albo piccolo piccolo, ma di grande potenza comunicativa. È un libro letto diversi anni fa, ma che ricordo con emozione ogni volta che come mamma o anche come educatore perdo la calma e mi stupisco della mia arrabbiatura. Il protagonista della storia è un urlo, proprio così, un urlo da parte di mamma pinguino, talmente forte da mandare in mille pezzi il suo piccolo. Il grido provoca una spaccatura metaforicamente rappresentata dalle parti del corpicino che si spaccano e volano via, il luoghi sperduti e lontani. La storia termina quando la mamma riesce a raccogliere tutti i pezzi del figlio e cucirli insieme. Dunque una mamma che si perde nel sentimento della rabbia, ma che poi ritrova se stessa e anche il suo cucciolo chiedendo scusa. Il piccolo ritrova la fiducia nella sua mamma e insieme possono riprendere il cammino. Le mamme urlano, ma sanno anche riportare la pace, sanno confortare e rassicurare .
Consigliato ai bambini piccoli, alle loro mamme e anche a tutti gli educatori che a volte possono sbagliare, ma poi sanno chiedere scusa.
Marina Sirotti
Tre in tutto
In Italia, tra il 1945 e i 1952 , circa a 70 mila bambini tra i sei e i dodici anni del sud povero vennero accolti da famiglie del nord per essere sfamati. Dal sud partirono, grazie all’iniziativa dell’Unione Donne Italiane, i treni diretti a comuni del nord dove altre donne, nuove madri, attendevano i bambini: quei treni furono chiamati i “ treni della felicità”. Il bellissimo albo illustrato con grandi immagini dalle tonalità bianco, nero e grigio narra proprio questo. Figure quasi come fotografie, garbate e ricche di dettagli documentano questa storia potente, commovente, ma espressa con parole misurate. Due fratelli raccontano in prima persona il momento della partenza dalla madre (ciò che resta della famiglia) e dalla povertà del sud, il lungo viaggio fino in Emilia. Descrivono la separazione, lo smarrimento, le paure e i pregiudizi :”In alta Italia i comunisti mangiavano i bambini. Oppure ci facevano il sapone “, poi raccontano la nuova realtà fatta di sorrisi e calore, di polenta e di tortellini. Infine viene il tempo del ritorno e la sensazione di ritrovare un luogo familiare, ma di vederlo con occhi diversi. Gli stessi occhi del bambino in copertina che invita il lettore a seguirlo nelle pagine che raccontano di un’esperienza ricca di grande umanità.
Consigliato dagli 8 anni
Marina Sirotti
Come i pini di Ramallah
In questo momento di smarrimento totale, dove in diverse parti del mondo si dà voce alle armi invece di usare il potere delle parole, ho ricordato un libro pubblicato diversi anni fa, ma quanto mai attuale.
I protagonisti sono due ragazzini, uno israeliano e uno palestinese, due storie parallele che raccontano la loro vita quotidiana. Scritto in forma di diario, ogni pagina racconta la scuola, la casa, la preghiera, la cultura dei due popoli. C’è dolore, ci sono attentati e lutti in famiglia, da entrambe le parti. Nonostante questo, l’autore usa parole delicate, quasi come poesia.
Mohammed e Ibrahim hanno 10 anni e si incontrano per caso a Ramallah, dove gli alberi della pineta fanno un profondo inchino a tutti quelli che entrano in città, israeliani e palestinesi. I due bambini si osservano, poi si raccontano e alla fine riprendono la loro vita con un dubbio : “Non so se la pace esiste, è qualcosa che non esiste ma che può diventare reale, se tutti credono che esista, che si può fare. Intanto bisogna dirla, raccontarla, finchè non sarà dappertutto, nelle alghe, nella pietra, nella montagna. Ci sono tante piccole cose da fare, tanti brandelli da cucire “
Consigliato dai 9 anni e a chi pensa che : ” Due popoli sulla stessa terra in fondo sono come due fratelli in una stessa cameretta… “
Marina Sirotti
Giochi filosofici
sfide all’ultimo pensiero con bambini coraggiosi
Il libro parte da affermazioni di grandi filosofi o da domande del tipo: “Non credi che a volte prendiamo per reali le nostre visioni e ciò che immaginiamo?” Segue la descrizione delle idee di uno o più filosofi e poi alcune suggestioni di possibili attività da svolgere con i bambini per aiutarli a ragionare, immaginare, riflettere. Il libro propone 15 temi filosofici che riguardano la natura, l’essere umano, il linguaggio, il cambio di prospettiva. E’ un libro didattico, adatto a chi per la prima volta approccia al tema della filosofia con i bambini, anche piuttosto piccoli. Per perdersi, certo, ma mai inutilmente.
Consigliato ai docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado.
Antonella Bottazzi
I misteri dell’isola di Utopia
La storia di nove bambini che scoprono gli strani esperimenti che Platone fa con uno specchio che produce ombre anziché riflessi. Leggendo o sentendo narrare questa storia, ideata da Luca Mori, dottore di ricerca delle discipline filosofiche, i bambini si trovano catapultati nel mondo dell’isola di Utopia, dove tutto è possibile, a patto di immaginarlo. Questo libro può essere un valido preteso per condurre bambini anche molto piccoli nel mondo della filosofia, passando per l’immaginazione di un mondo migliore possibile. Nella mia esperienza il racconto è stato presentato in un luogo speciale, connotato; i bambini hanno ragionato e discusso insieme intorno alle grandi domande sulla vita, per poi costruire in modo concreto il plastico della loro isola di Utopia, in cui riporre speranze e sogni concreti. Un input stimolante per perdersi in pensieri profondi. Le riflessioni dei bambini sono state, come spesso accade, piuttosto sorprendenti.
Consigliato a bambini dai 6 anni, ma anche molto di più.
Antonella Bottazzi
Penso dunque siamo
Gli autori partono dall’idea che la filosofia non sia una prerogativa di menti adulte. Anche nella prima infanzia i bambini sono capaci di ragionamenti sulla loro vita e quella degli altri. Il contesto in cui si collocano le proposte è quello laboratoriale: in ogni percorso, partendo dal pensiero di un filosofo narrato in modo chiaro e semplice, i bambini sono invitati, attraverso domande mirate, a riflettere e ragionare; il tutto attraverso giochi e rappresentazioni grafiche, insieme ai compagni, in un’interazione che aiuta a crescere e a pensare. Le proposte didattiche sono interessanti e molto utili per chi si avvicina a questo tipo di esperienza per la prima volta.
Consigliato a docenti della scuola primaria
Antonella Bottazzi
Pollicino
Questo non è un libro, ma un puzzle, e per ricostruirlo si legge la storia pezzo pezzo, affiancando le immagini per ricostruire il quadro d’insieme. In questo caso il tema del perdersi è ovvio, ma le riflessioni che possiamo fare con i bambini, anche piccoli, sono molteplici. Belle e colorate le immagini. Ai bambini che iniziano a leggere piace ricostruire insieme la storia, attraverso un’azione fisica. La storia è raccontata attraverso 21 schede, ognuna delle quali presenta il testo in caratteri maiuscoli su un lato e l’illustrazione sull’altro. Il docente può poi aggiungere attività manuali in cui ricostruire il mondo il Pollicino, ad esempio, con materiali di recupero, per poi continuare a raccontare con gli oggetti.
Consigliato a bambini dai 3 anni
Antonella Bottazzi
Milleunlibro ottobre
Leggeri come …
Dire fare inventare
parole e grammatiche in gioco
Questo libro offre riflessioni e proposte operative per ricollocare
l’educazione linguistica al centro della scuola, poiché occorre affrontare il problema degli scarsi risultati della scuola italiana, in generale, rispetto alla formazione in quest’area fondamentale. Non un ritorno al buon (?) tempo antico della scuola d’élite e selettiva, non l’acquisizione di regole meccaniche precostituite, quanto piuttosto la conquista della piena padronanza della lingua, per una comunicazione reale, secondo la varietà multiforme degli strumenti, dei mezzi e dei canali comunicativi di oggi. Le proposte di lavoro sono qui offerte in modo giocoso, nella convinzione che la ricerca e la scoperta sono un gioco, anzi, un gioco tra i più belli e appaganti.
Consigliato a docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado
Antonella Bottazzi
Il palloncino rosso
Iela Mari, scrittrice e illustratrice, è considerata tra i più grandi autori classici della letteratura d’infanzia. Con i suoi libri ha proposto ai bambini un nuovo modo di raccontare, tramite la forza delle immagini. La prima pubblicazione di questo piccolo libro risale al 1967, ma sfogliare le pagine in bianco e nero con il solo colore del palloncino e delle sue trasformazioni suscita ancora meraviglia. All’inizio un bambino fa una bolla con la gomma da masticare, che piano piano si trasforma in una mela, che diventa una farfalla, che diventa un fiore… in un succedersi di piccole sorprese, fino a diventare un ombrello tenuto stretto dallo stesso bambino della prima pagina.
Consigliato dai 3 anni, ma può diventare un gioco di trasformazioni adatto a tutte le età.
Marina Sirotti
Farfalle
Un libro che parla di colorati esseri leggeri minacciati da altri , pesanti e arroganti. Si salveranno solo se rinunceranno ai loro colori e impareranno a “ fare qualcosa “, a rendersi utili. La loro libertà e bellezza sembrano essere un grosso problema per tutti gli altri animali. È un mondo in cui se non produci qualcosa sei destinato a diventare inutile e a scomparire . Tra le pagine sottili farfalle aprono le ali e volano leggere.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
La città dei fiori
Le bellissime pagine illustrate da Stephan Zavrel raccontano di una città dove abitanti allegri e appassionati coltivano fiori ovunque. Un brutto giorno il sindaco in nome di una assurda produttività bandisce vasi e fiori perché ritenuti inutili. Toglie i fiori e persino le farfalle, li fa rinchiudere lontano dalla città e alza un muro perché nessuno possa più vederli. Due bambini riusciranno a salvare la città e a far tornare l’allegria.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Il volo delle rondini
Il libro racconta la storia di un’amicizia tra una piccola rondine e un salice , che vorrebbe sollevare le radici e conoscere il mondo. La linea della storia , non è retta, ma curva, sfuggente e imprevedibile, una linea a zig zag, come il volo delle rondini. Tra terra e cielo si svolge il loro viaggio, pieno di speranze, ma anche di pericoli. Il libro, da cui è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, è promosso dalla LIPU , per incentivare la conoscenza e la salvaguardia delle rondini.
Consigliato a partire dai 7 anni
Marina Sirotti
Calder
I mobiles: basta un soffio d’aria e comunicano poesia, armonia, leggerezza. Nel bel libro l’autrice presenta immagini di diverse opere dell’artista accompagnate da parole che ne raccontano la vita e le caratteristiche. Dice di lui Jean Paul Sartre: “ Se è vero che la scultura deve imprimere il movimento nell’immobilità , sarebbe un errore pensare che l’arte di Calder sia come quella di uno scultore. Lui non suggerisce il movimento, lo capta… con materiali semplici e poveri, costruisce strane architetture di petali, di piume, di steli… : un mobile è nato. Un mobile : una piccola festa privata, un oggetto definito dal suo movimento e che non esiste senza questo, un fiore che appassisce quando si ferma, un puro gioco di movimento come dei chiari giochi di luce “.
E se provassimo a costruire un mobile di classe , dove ciascuno contribuisce con il suo elemento ? Si potrebbe dare un tema o semplicemente fare un autoritratto per poi sistemarlo facendo attenzione all’equilibrio dell’intera struttura. Il mobile sarebbe la fotografia del gruppo con i suoi delicati e bellissimi equilibri.
Consigliato dai 6 anni in poi
Marina Sirotti
Viaggio su una nuvola
È la storia del postino Zefiro, che abita in un villaggio tutto di case blu, ma sogna altri mondi. Dalla sua casa guarda le nuvole che passano, giocano a nascondino e si trasformano. Un giorno sale su una grande nuvola e parte per un viaggio ricco di colori. Attraversa luoghi lontani, dove musiche, profumi e i sapori si mischiano. Il testo è stato scritto a partire dall’opera di Chagall “ Gli sposi della torre Eifell” , che si svela solo alla fine del libro. In tutte le pagine però potete ritrovare elementi che portano nel mondo dell’arte e dell’immaginazione di Chagall.
Partire dall’osservazione di un’opera d’arte per inventare storie anche con i bambini resta un bel modo di avvicinarsi agli artisti con occhi attenti e curiosi.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
Il libro dei sogni impossibili
Premio Andersen 2021
Il protagonista del libro è Murdo, un piccolo yeti dai grandi sogni. I disegni sono semplici, ma particolarmente suggestivi. Il libro si potrebbe definire una raccolta di sogni. Sogno numero 17 : “ Ho sempre sognato che un fiume mi ubbidisse, mi seguirebbe dappertutto , come un nastro d’ombra… saremmo invitati in paesi dove non piove mai , laggiù faremmo fiorire i giardini inariditi e potremmo alleviare la sete degli animali. Ho sempre sognato di attraversare un deserto con i piedi nell’acqua “ Murdo gioca con le parole, con i suoni per costruire paesaggi immaginari. Questo ingenuo e saggio personaggio racconta di semplici piaceri e pone domande profonde. Cosa sognano i nostri bambini ?
Consigliato a bambini e adulti, per non smettere mai di sognare.
Marina Sirotti
Il mio cuore e una piuma di struzzo
Uno dei momenti più misteriosi e affascinanti quando studiamo con i bambini la civiltà degli antichi Egizi è il passaggio che l’uomo doveva compiere dopo la sua morte per raggiungere la residenza dei defunti. In particolare incuriosisce il rito della pesatura. Il cuore del morto veniva posato sulla bilancia della dea della giustizia e sull’altro piatto la piuma di struzzo. Se il cuore era più pesante per le troppe colpe commesse veniva divorato da un mostro , altrimenti era salvo.
L’autrice mescola abilmente informazioni storiche e romanzo. Nel romanzo Corinna, una bambina in visita al Museo Egizio di Torino, improvvisamente si sente male, cade a terra e si ritrova sulla barca dei morti, insieme agli dei dell’antico Egitto, per subire il giudizio finale. Nel suo viaggio Corinna incontrerà Ramses II, Tutankhamon, Cleopatra, ma anche archeologi, soldati e poeti.
Consigliato dai 9 anni
Marina Sirotti
Il libro degli errori
Gianni Rodari diceva spesso :” Gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo “ .
Filastrocche e brevi racconti per parlare di errori : di ortografia, di pronuncia, di grammatica… Questo libro non è un testo di noiosi esercizi grammaticali perché il magico scrittore fa nascere il riso da ogni svista e trasforma in gioco le regole della nostra grammatica. Gianni Rodari diceva anche “ Gli errori sono necessari, utili come il pane ma anche belli, come la torre di Pisa” . Ecco due commenti alla citazione da parte di bambini di 8 anni :
- Per la torre possono anche avere finito i pezzi. Anche se non è dritta, è sempre un capolavoro, entra nella storia, è venuto molto bene come errore.
- Anche mia mamma mi dice che gli errori fanno imparare perché dopo ti ricordi e dopo non lo fai più. Gli errori servono molto per imparare. Se non ne fai neanche uno non è che sei normalissimo. Tutti facciamo degli errori.
Consigliato a bambini da 8 anni e a chi crede in una scuola che sa sorridere
Marina Sirotti
Aria
Un libricino di sperimenti scientifici da fare in classe, prezioso come tutti quelli della stessa collana ( acqua; polveri e liquidi; oggetti; tirare, spingere, sollevare). Il maestro Aldo e i suoi allievi ci portano nel mondo dell’aria: la cercano, la scoprono e la catturano per scoprirne i segreti, giocando con palloncini e siringhe, progettando e costruendo paracadute, anemometri e altre macchine fantasiose con materiali di recupero. Una guida preziosa per esplorare questo elemento con la leggerezza che merita, ma allo stesso tempo con rigore scientifico.
Consigliato a docenti di scuola primaria
Antonella Bottazzi
Le mille e una notte della scienza
L’autore riesce con grande maestria a condurci nelle atmosfere orientali delle Mille e una notte e, come Sherazade, ci avvince con storie che veicolano concetti scientifici e misteri irrisolti. Alcuni argomenti: il P greco e le sue proprietà, il rallentare del tempo, il caso, successioni e paradossi, la velocità della luce, la caduta dei corpi. E molti altri. Perché anche la matematica e la fisica hanno una loro leggerezza.
Consigliato a docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado
Antonella Bottazzi
La leggerezza perduta
La storia narra di un castello e lo fa con immagini molto evocative; un castello che però rischia di crollare sotto il peso delle troppe cose accumulate . Ed è così che gli abitanti del borgo devono cominciare ad eliminare il superfluo. Un albo illustrato che induce a riflettere su ciò che davvero conta e sulla necessità di liberarsi del superfluo appunto.
Consigliato dagli 8 anni
Antonella Bottazzi
Il circo delle nuvole
Uno splendido albo illustrato dall’autore Gek Tessaro, che racconta con le immagini e le parole in rima la storia di Giuliano, un uomo così ricco che non sapeva più cosa comprare. Si ritrova così ad acquistare un pezzo di cielo e su questo pezzo trova un circo in piena regola. Il testo, mai banale, descrive i personaggi e ci fa sognare, ma nel finale anche riflettere:
– Ma alla fine anche Giuliano
si dovrà rassegnare
per fortuna al mondo
non tutto si può comprare.
Consigliato dagli 8 anni
Antonella Bottazzi
Il diavoletto di Maxwell
la fisica nascosta nella vita quotidiana
Questo libro di divulgazione scientifica, scritto dai fisici indiani Ghose e Home, presenta una serie di fenomeni che possono essere osservati, più o meno comunemente, nella esperienza di tutti i giorni e si propone di spiegarli attraverso semplici considerazioni fisiche.
Il libro, una versione riveduta e integrata di una precedente edizione, è basato su una serie di articoli apparsi sulla rivista di divulgazione scientifica indiana “Science Today” ed è organizzato attraverso una serie di capitoli tematici, relativi alla situazione in cui si verifica il fenomeno: “La fisica in cucina”, “Effetti speciali”, “Vacanze scientifiche” e così via. Utile a sfatare il mito secondo cui la fisica è una materia che si occupa solo di cose astratte o troppo lontane da noi e dalla vita di ogni giorno.
Nella maggior parte dei casi le spiegazioni dei fenomeni sono chiare e possono essere seguite con un po’ di ragionamento; un breve glossario alla fine del libro contiene i riferimenti ai termini e alle leggi fisiche utilizzati nel testo.
Consigliato a docenti e alunni di scuola secondaria di secondo grado
Antonella Bottazzi
Giocare nella natura
Un libro pieno di giochi ed esperienze guidate in natura, per scoprirne i segreti, le forme, i profumi… Lezioni di scienze da fare all’aperto, osservando e giocando per apprendere divertendosi, con l’utilizzo di tutti i sensi. Il libro nasce dall’esperienza pluriennale di un maestro che ha accompagnato così i suoi ragazzi alla conoscenza del mondo naturale. Ricco di spunti e di entusiasmo.
Consigliato a docenti ed educatori dei vari ordini di scuola
Antonella Bottazzi
Istruzioni per rendersi infelici
Un libro che non parla di didattica, ma che può aiutarci a prendere i problemi della vita, e quindi anche i rischi del mestiere, con un po’ di leggerezza e ironia, insieme alla competenza e serietà di uno studioso come Paul Watzlavick. L’autore ci mette di fronte a noi stessi e al nostro disagio in modo ironico, tenendoci in equilibrio tra tensione e divertimento, nel porci la domanda che è anche il messaggio: come rendersi felicemente infelici? Come evitare di procurarsi una infelicità di troppo?
Consigliato a docenti che non amano autocommiserarsi
Antonella Bottazzi
Per finire un corto leggero ma non troppo
Milleunlibro settembre
Quasi amici
L’estate sta per finire e con lei le vacanze e le nuove conoscenze fatte sotto
l’ombrellone o durante il cammino verso un rifugio alpino.
Può nascere un’amicizia con qualcuno che non ci somiglia? Che pare strano ai nostri occhi? La scuola ricomincia, sono passati mesi, abbiamo bisogno di ritrovarci col corpo, i sorrisi e le parole. In qualche caso i nostri alunni conosceranno nuovi compagni. E cosa ci può essere di meglio di un libro da leggere insieme, una piccola o grande storia che parli di incontri, incontri inconsueti e inaspettati, quelli capaci di sorprenderci? Eccoci qui perciò con suggestioni leggere, tanto per cominciare… un nuovo anno, nuove avventure anche per noi, docenti capaci di stupirci ad ogni nuovo incontro.
Il senso delle proposte di questo mese è proprio quello di promuovere la
conoscenza e la scoperta di un “ altro”.
Cari amici
La corrispondenza scolastica ai tempi di internet
Le opportunità didattiche offerte dalla corrispondenza scolastica: diversificate esperienze sul tema mostrano anche come si può fare buon uso dei social, mettendo insieme espressione, comunicazione e cooperazione.
Consigliato a docenti di secondaria di primo e secondo grado.
Abbracciami
Riccio e Tartaruga chiedono solo un abbraccio, ma non sarà un’impresa facile…
In questo insolito, simpaticissimo libro illustrato, trascorri metà del libro con Porcospino e l’altra metà con Tartaruga, mentre entrambi cercano qualcuno che non abbia paura di abbracciarli: uno troppo spinoso, l’altra troppo dura; una storia di amicizia che si legge e rilegge in entrambe le direzioni, fino al grande abbraccio centrale!
Consigliato da 4 anni.
Antonella Bottazzi
Gli amori difficili
Una raccolta di storie, anzi avventure, come le chiama Calvino, che narrano di amori difficili, spesso impossibili, incontri mancati, tristi, malinconici, a tratti ironici. Le storie sono scritte in anni diversi, ma il filo che le lega è quello di storie che portano con sé la difficoltà del vivere insieme.
Consigliato ad adulti o ragazzi della scuola secondaria di secondo grado.
Antonella Bottazzi
In una notte di temporale
L’incontro tra un lupo e una capretta nel buio di una capanna, in una notte di temporale. La scoperta di un amico sotto le spoglie di un nemico è una storia che sorprende, fa riflettere,aiuta forse a rompere i pregiudizi, le frasi fatte. Un input interessante per parlare di diversità attraverso un incontro fortuito e alquanto spiazzante.
Consigliato da 5 anni
Antonella Bottazzi
Il meraviglioso mago di Oz
I bambini forse già conoscono la storia per averla vista sotto forma di cartone animato o film; il testo tuttavia è uno di quelli che può essere interrogato più volte, trovando sempre nuove chiavi di lettura e riflessione. Nella storia le differenze tra i protagonisti non impediscono loro di essere amici e di affrontare molte difficoltà per raggiungere uno scopo comune. Leggendola insieme si può avviare una discussione sul valore di ciascuno, delle proprie capacità e peculiarità, così come del valore della collaborazione.
Consigliato da 8 anni
Antonella Bottazzi
Il piccolo principe
Parlando di insolite amicizie non potevamo tralasciare il grande classico.
Non basterebbero alcune edizioni di “Milleunlibro” per parlare di questo libro.
Dunque ci affidiamo solo ad alcune citazioni contenute nel testo per creare
suggestioni.
“ Agli adulti piacciono i numeri. Quando raccontate loro di un nuovo amico, non vi chiedono mai le cose importanti. Non vi dicono: «Com’è il suono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Le loro domande sono: «Quanti anni ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Solo allora pensano di conoscerlo.”…
“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comperano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici , gli uomini non hanno amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami !”…
“Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”…
Età di lettura : dai 9 ai 99 anni
Marina Sirotti
Che cos’è un amico?
Bella l’impaginazione e la struttura stessa del libro, che utilizza pure i risguardi per portare il lettore dentro la storia. In questo albo dove il protagonista ripete la stessa domanda in ogni pagina ” Che cos’è un amico?” potete cogliere anche i segni dell’amicizia tra le stesse autrici. E se prima della lettura provassimo anche noi a rivolgere questa domanda ai bambini ? Verrebbero fuori tante idee di amicizia, tutte vere e importanti perché legate a esperienze personali .
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
A gran velocità
Un giorno Pat un coniglio di campagna, riceve in dono dal nonno un paio di pattini a rotelle. È felice e desideroso di sfrecciare , ma è difficile, tra l’erba e i sassi i pattini si incastrano. Così ha l’idea di andare in città. Su strade e marciapiedi, mentre tutti dormono, Pat corre a gran velocità. Poi accadono una serie di imprevisti : un dolce incontro con una gattina, un ascensore pieno di estranei che lo porta improvvisamente sul metrò e Pat si ritrova lontano dall’amica, un treno che sfreccia, un freno di emergenza e un salto, anzi 2 salti , uno dopo l’altro e il nuovo incontro con la gattina che il coniglio credeva ormai perduta. Una tenera storia , colorata con tinte pastello, tra due esseri diversi, ma uniti dall’amicizia e dall’amore per la musica.
Un imprevisto, un “ inciampo” può aprire nuove porte , anche per noi educatori.
Stare in ascolto dei bambini e provare a cogliere le opportunità che a volte
emergono all’improvviso, che apparentemente fanno “ perdere tempo” invece, si rivelano momenti preziosi di confronto e di crescita.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
Chi ha mai sentito russare una banana?
L’amicizia improbabile e divertente fra un ragazzino e una banana in una piantagione del Congo.
Un titolo spiazzante , un sottotitolo che incuriosisce e fa venire voglia di tuffarti
nelle pagine, che leggi tutto in un fiato, alternando sorrisi divertiti a riflessioni sulla natura (e la prepotenza ) dell’uomo, sulla vita in Africa, sul colore della pelle, sul diritto alla scuola. Furmi ha dodici anni. È un ragazzino pieno di fantasia, ma quando si ritrova a parlare con una banana che si è infilata di nascosto nel suo zaino, gli sorge il dubbio che qualcuno si sia impossessato del suo corpo e l’abbia costretto a vivere questa situazione così surreale. In effetti la banana parla, vuole imparare ogni curiosità sul mondo degli umani , fa domande su ogni cosa e allo stesso tempo inizia il ragazzo alla conoscenza della natura e in particolare alla capacità di sentirne le voci, in tutte le sue forme : dalle banane agli insetti. Il rapporto tra i due è sullo stesso piano, entrambi hanno sete di scoperte e raccontano i loro mondi, così lontani e pure così vicini.
Consigliato dai 9 anni
Marina Sirotti
Ernest e Célestine
L’amicizia tra diversi, si sa, non è facile né facilmente accettata. Nel mondo degli orsi, ad esempio, non è ammessa l’amicizia coi topi. Ma Ernest, un grosso orso solitario e musicista, incontra la topolina Célestine, che vuole diventare pittrice. Lei è un’orfana che vive nel mondo sotterraneo dei topi ma che casualmente rimane intrappolata in un cestino nel mondo “di sopra”, quello degli orsi. In seguito a molte peripezie, i due diventano amici. Ernest e Celestine litigano e fanno pace, giocano e si fanno gli scherzi, parlano della vita e si prendono cura l’uno dell’altro: dopo essersi incontrati, l’idea di vivere da soli, come prima, è per loro la cosa più detestabile del mondo, e per evitarlo sono disposti a giocarsi il tutto per tutto. Affrontano i rispettivi mondi sfidando i pregiudizi e inseguendo loro sogni.
Il linguaggio è semplice e comprensibile per ogni età, delicato e poetico. Nel testo Daniel Pennac inserisce intermezzi divertenti in cui i personaggi e il narratore dialogano tra loro e interpellano il lettore. È facile per i bambini immedesimarsi nei due personaggi ,fragili e coraggiosi al tempo stesso, cercare e immaginare soluzioni ai continui problemi che si presentano e lasciarsi coinvolgere nelle loro avventure.
Consigliato dai 7 anni.
Marina Sirotti
L’occhio del lupo
Un romanzo che racconta di solitudini e di amicizie.
Un lupo e un ragazzo. I due si ritrovano davanti alla gabbia di uno zoo, si fissano in silenzio. Il lupo, chiuso nella sua disperazione, guarda il mondo con un occhio solo, l’unico , giallo e aperto. Allora anche il ragazzo, con estrema delicatezza, per solidarietà, decide di tenere chiuso uno dei suoi. Così, ora che sono sullo stesso piano, possono lasciarsi andare alla confidenza e possono raccontarsi. È un viaggio nel profondo: l’occhio buono del lupo si dilata e, se si guarda bene, ma davvero con attenzione, quel puntino nero in mezzo al giallo non è la pupilla, ma una famiglia. Una vita. La vita di Lupo Azzurro nella gelida Alaska, dove ha incontrato l’uomo : “ due zampe e un fucile “. È una storia triste, fatta di ricordi dolorosi. Anche l’occhio del ragazzo si dilata, e dentro si vede guerra, miseria, sogni e storie. Dentro c’è l’Africa vissuta da lui, l’Africa Gialla, l’Africa Grigia e l’Africa Verde. Anche il ragazzo porta con sé ricordi tristi di abbandoni, di prepotenze, ma anche di amicizie.
Questo libro è un incontro di sguardi , veri, profondi.
Così, formando coppie casuali, ho chiesto ai bambini di una classe terza di guardarsi, in silenzio e di scrivere ciò che vedono nelle pupille dell’altro. Come Lupo Azzurro e il ragazzo Africa, hanno scoperto mondi. Matteo scrive: “C’è molta luce. Non c’è nessuno tranne gli occhi di Lorenzo. Io nell’iride vedo delle piume azzurre disposte come raggi di sole, tutte insieme formano una ruota di pavone. Questa ruota si muove in continuazione.
Sembra un pavone molto agitato che guarda attentamente tutte le cose che si
muovono. È curioso di conoscere il mondo”.”
Consigliato da 8 anni
Marina Sirotti
Bella e il gorilla
Il racconto di una tenera e improbabile amicizia, dall’illustratore vincitore dell’Hans Christian Andersen Award. Browne con poche parole e con potenti illustrazioni, ricche di dettagli, ci guida in questo racconto apparentemente assurdo, ma che invece si ispira a una storia vera.
C’era una volta un gorilla molto speciale, che parlava la lingua dei segni. Un giorno, chiese ai suoi custodi di poter avere un amico. Ma quale amico può mai avere un gorilla ? L’idea dei custodi è di affiancargli Bella, una gattina. Dapprima lei sembra impaurita dalla creatura enorme e nera che la prende in mano, ma poi diventano amici. Mangiano insieme, dormono insieme, fanno tutto, ma proprio tutto insieme, insomma sono felici. Finché un giorno Gorilla si arrabbia moltissimo mentre guarda un film, perde il controllo e rompe la televisione. Gli uomini temono per Bella e decidono di allontanarla da Gorilla. Ed ecco il colpo di scena finale, bello e inaspettato, che scatena una risata a chi legge.
A proposito delle caratteristiche dell’autore: osservate con attenzione i fiori (e la loro posizione) presenti nelle prime e nelle ultime pagine del libro, queste rose ci parlano dei due personaggi e della loro storia. Grande Anthony Browne!
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Per finire un video che apre a nuove amicizie possibili:
Milleunlibro maggio
Chi vince chi perde
Bambini, animali ed esseri straordinari nella vita reale e nella fantasia si confrontano attraverso gare, sfide e competizioni.
Una riflessione del maestro Franco Lorenzoni : “ Sono convinto che la scuola, se ha l’ambizione di educare alla libertà, non deve imitare ciò che accade nella società, ma operare per contrasto, in modo critico e concreto. Se vuole essere luogo di creazione culturale aperto al futuro, non deve appiattirsi sul presente “
In un mondo in cui tutto va ad una velocità incredibile, dove importa essere primi ovunque: a scuola, nel gioco,nel lavoro … costi quel che costi, noi condividiamo pienamente il pensiero del maestro della Casa laboratorio di Cenci. La scuola dovrebbe disincentivare quella competizione che ti fa arrivare primo a suon di sgomitate o sgambetti. Dovrebbe piuttosto promuovere collaborazione e gentilezza con gli altri e sfide personali per crescere e migliorarsi, nel percorso di crescita individuale.
Le proposte che seguono sono libri che raccontano di gare, di giochi, di sfide. Vince il più forte ? Il più furbo? Il più bello? … o guadagna la medaglia d’oro chi compie gesti significativi nella gara della vita ?
Chi vince al tiro alla fune?
Un approccio all’educazione scientifica molto diverso da quello che si pratica usualmente a scuola. Documentando conversazioni e azioni con i bambini, si propone una sperimentazione didattica vera e propria su alcuni argomenti di scienze. Questo presuppone che l’insegnante dedichi tempo prima di proporre in classe uno qualsiasi dei temi: solo così può elaborare una rete di concetti e di relazioni per indirizzare e guidare il lavoro.
Consigliato ai docenti di materie scientifiche della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Sono io il più forte
Protagonista di questa breve storia molto conosciuta è un lupo che va per il bosco chiedendo a tutti “ Chi è il più forte ?” L’animale cerca di conferme e riconoscimenti della sua forza, che supera tutto e tutti. Il lupo e gli altri abitanti del bosco ( coniglietto, cappuccetto rosso, porcellini… ) sono rappresentati a figura intera, tranne nelle ultime pagine, dove occupano più spazio la terribile bocca del lupo offeso da un minuscolo mostriciattolo che osa contraddirlo e infine la gigantesca mamma ( dinosauro) di cui il lettore vede solo le enormi zampe . A questo punto il lupo prepotente si ridimensiona, si ritira e si riduce anche graficamente.
Come educatori cerchiamo di riflettere insieme ai bambini sulla prepotenza, su chi alzando la voce pensa di avere ragione, anche nei conflitti quotidiani tra bambini.
Consigliato dai 4 anni
Marina Sirotti
Elvis e Otto
L’amicizia vince!
La volpe Elvis e l’orso Otto sono amici per la pelle, e adorano giocare a nascondino. Otto, però, non è tanto bravo a nascondersi… Così Elvis vince tutte le volte, e Otto ci rimane male. Ma se vincere non fosse sempre la cosa più importante? Un giorno, per fare felice il suo amico, Elvis decide di rinunciare alla vittoria… in cambio avrà un premio molto più emozionante! Un albo illustrato per parlare di amicizia e del valore relativo della vittoria in gara.
Consigliato da 4 anni.
Antonella Bottazzi
L’uovo più bello
Un piccolo libro ritrovato e ristampato. Le tinte sono acquerellate, accompagnate da un bel carattere corsivo. L’autore , lo stesso della serie “ Amici amici”, accompagna il lettore in questa sfida tra 3 simpatiche galline: Pallina, Gambetta e Piumetta che non riescono a mettersi d’acceso su chi sia la più bella. Il re consultato saggiamente dirà : “ la vera bellezza non appare al di fuori, ma viene dal profondo di noi stessi “ , così lancerà la sfida. La gallina che farà l’uovo più bello sarà principessa. Alla fine vinceranno tutte e 3 perché il re ( e tutti gli animali) troveranno qualcosa di speciale in ogni uovo. Questa delicata storia mi ha ricordato quando a scuola, all’interno di una competizione, noi insegnanti cerchiamo di trovare validi motivi per proclamare più vincitori, oppure quando nelle produzioni scritte sottolineiamo positivamente la correttezza, l’originalità,l’uso delle parole … come sostegno e gratificazione personale.
Consigliato dai 4 anni
Marina Sirotti
Gandhi per giovani pacifisti
La storia di un uomo che ha fatto della sua vita una battaglia in favore dei più deboli, senza l’uso delle armi, ma attraverso la “ non violenza” basandosi sul principio morale ahimsa, che in sanscrito significa “non nuocere”, e sul principio etico-politico satyagraha (“forza della verità”).
La verità, la non-violenza, il non-possesso, il coraggio, la tolleranza, l’uguaglianza delle religioni, l’importanza delle promesse, il sacrificio, il digiuno e la difesa delle libertà civili non sono utopie ma realtà possibili, e Gandhi lo ha dimostrato.
Un libro che può aiutare i più giovani a riflettere su modalità di protesta alternative all’uso delle armi, per combattere giuste battaglie civili.
Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Antonella Bottazzi
Tre mostri
Un albo con i colori e le parole del creatore di Elmer, l’elefantino variopinto. Pagine che sembrano colorate con le matite, come fanno i bambini, mandando il segno un po’ di qua e un po’ di là, sfumature su cui spiccano i 3 mostri protagonisti, che hanno tinte decise di rosso, blu e giallo. Così come sembra chiara e decisa la sorte del povero mostro giallo: straniero, gentile e generoso. Chiede solo un posto dove poter vivere e si scontra con la prepotenza dei due mostri blu e rosso padroni del luogo tra la giungla e il mare. Dopo una apparente sconfitta il mostro giallo con la sua tranquilla astuzia riesce ad avere un’intera isola, in barba ai due cialtroni.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
Storia dei semi
“I semi sono l’inizio e la fonte di ogni vita; per milioni di anni i semi si sono evoluti in natura e in natura, come sempre accade, si sono affermate le piante più resistenti e più generose.
Ma i semi raccolgono dentro di sé, oltre agli anni di evoluzione naturale, anche tutti i cambiamenti che i contadini hanno ottenuto nel corso dei millenni grazie alla loro opera di selezione. Noi sappiamo che i semi possiedono la capacità di generare piante con caratteristiche sempre diverse per milioni di anni ancora. “In un seme ci sono, insomma, passato e futuro.” Così ci parla Vandana Shiva, ecologista e attivista indiana, che spiega perché è contraria ai semi moderni geneticamente modificati, prodotti e venduti dalle multinazionali; semi che devono essere ricomprati a ogni raccolto e che rischiano di dare risultati ben diversi da quelli promessi. L’appello di Vandana Shiva ai lettori grandi e piccoli è quello di seguirla nella sua battaglia: imparare a conoscere “i semi della rovina” e tornare ai “semi della speranza”.
Consigliato da 8 anni.
Antonella Bottazzi
La gara delle coccinelle
Un grande albo illustrato senza parole per raccontare una gara. Una gara tra coccinelle di tutto il mondo rappresentate fedelmente nelle forme e nei colori . Questi esserini, disegnati a grandezza naturale, sono tutti schierati uniformemente sulla linea di partenza a sinistra, mentre all’estremità della pagina di destra si vede la linea del traguardo. La gara inizia, un’onda di coccinelle avanza compatta mentre una si stacca dal gruppo e procede in testa. Veloce e leggera supera un ostacolo ( la piega centrale della pagina) e va avanti sicura. Nella pagina successiva il gruppo scompare : risucchiate da un vortice … E poi il colpo di scena : la coccinella in vantaggio si ferma e torna indietro per aiutare le altre, tutte si “prendono per mano “ fino a creare una lunga catena colorata composta da ali, antenne e corpicini. Chi osserva le pagine si perde in questa catena e a questo punto non ha più importanza sapere chi vince. La solidarietà, la gentilezza, la generosità e l’altruismo, sono gli elementi che vincono questa bellissima gara , dove nessuno è ultimo.
Questo silent book è consigliato a tutti, bambini dai 3 anni in avanti e adulti, a coloro che credono che essere primi non sia poi così importante.
Marina Sirotti
Gli invincibili
Hanno “aperto il mondo del possibile”. Eroi, ribelli. Campioni dello sport, della musica, delle grandi battaglie civili, dei piccoli gesti di ogni giorno.
Kwame Alexander li chiama Invincibili.
Un omaggio all’America nera. Alla forza, alla passione e alla perseveranza dei suoi più grandi artisti, atleti e attivisti. Ai tanti dei quali non ricordiamo i nomi. Ai sognatori.
Il libro, inoltre, è arricchito dalle biografie dei più importanti atleti, poeti, musicisti e artisti afro-americani. Belle anche le illustrazioni.
Consigliato ai ragazzi da 11 anni
Antonella Bottazzi
Il pinguino senza frac
Limpo è un pinguino povero, non ha nemmeno il frac e tutti lo guardano, lo indicano con il dito, perfino il maestro. Così decide di lasciare mamma e babbo carissimi per andare nel mondo a guadagnare soldi e poter comperare il suo frac. Nel viaggio incontra gabbiani , foche, orsi e … uomini. Si impegna in tanti lavori , mentre guadagna qualche soldo chiede tanti “ perché” , così impara tante cose. Supera tanti momenti difficili, in cui crede di non farcela. Un apparente perdente che grazie al suo mondo dove troviamo gentilezza, buona educazione, riflessioni, intelligenza, riuscirà a vincere il mondo delle prepotenze , delle parole urlate e a volte della stupidità. Dopo tante avventure Limpo tornerà a casa trasformato : non più cucciolo, ma adulto. Forse si potrebbe considerare un breve romanzo di formazione, con esperienze e cambiamenti che accompagnano il protagonista nel suo passaggio dall’età infantile a quella adulta.
Per la sua ricchezza, per il linguaggio un po’ insolito , questo libro prezioso è da leggere con calma. Una lettura interpretativa, fatta di domande autentiche, ricerca di mondi di senso, riflessioni ,descrizioni, problematizzazioni e ipotesi, che possono essere registrate e rappresentate sul quaderno dei bambini.
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
La mia storia, una vita coraggiosa
Era il 1 dicembre 1955, a Montgomery, una cittadina dell’Alabama. Rosa Parks prende l’autobus per rientrare a casa dopo il lavoro; quando sale è così stanca che non fa caso al posto in cui si va a sedere. E, a quel tempo, i sedili posteriori erano riservati agli afroamericani; ma, se in quella giornata si assisteva ad un affollamento di bianchi sul bus, la legge voleva che il posto venisse a questi ceduto, pena l’arresto. Rosa non si alza. Comincia così la sua battaglia per difendere i diritti degli afro-americani nel sud dell’America.
Un albo illustrato che racconta con semplicità e chiarezza l’episodio in questione e la determinazione di Rosa e dei suoi amici per lottare per la dignità di ciascuno, a prescindere dal colore della pelle.
Un libro per riflettere e avviare una discussione sulla disobbedienza civile e la lotta contro le ingiustizie.
Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
Antonella Bottazzi
Il gioco del silenzio
Ecco un libro che consiglio fortemente. Perché ? Perché è divertente, perché è ricchissimo di spunti per riflettere sui rapporti tra maschi e femmine, sulle regole, sull’opportunità di osservare un po’ di silenzio ,anche a scuola, per ritrovare la calma, l’attenzione e imparare a calibrare le parole; perché parla del rapporto tra insegnanti e alunni…
“C’è un modo per dimostrare che le femmine parlano più dei maschi. Sempre che tu e le tue amichette non abbiate paura della competizione”. “Paura? Noi non abbiamo paura di niente…” “Ok, ecco il patto: due interi giorni senza parlare. Né in classe, né nei corridoi, né in cortile. Divieto assoluto. Una gara, maschi contro femmine. Chi parla di meno vince.” Una vera e propria sfida , nata quasi per caso da una ricerca su Gandhi che si era dato questa regola per “ mettere ordine tra i pensieri”.
Consigliato dai 9 anni
Marina Sirotti
‘O maè. Storia di Judo e di camorra
La storia di Filippo che da sentinella dello spaccio alle Vele di Scampia diventa campione di judo ed entra al liceo musicale grazie al maestro Gianni Maddaloni. La versione “fantasiosa” di tante storie vere che da anni si succedono nella palestra di ‘O Maè. Una storia che parla dello sport come possibilità di riscatto.
Consigliato a ragazzi della scuola secondaria di secondo grado.
Antonella Bottazzi
La bicicletta di Bartali
Una storia vera. Una vita vera, semplicemente vissuta e poi raccontata, senza montature, senza episodi costruiti a tavolino. Semplicemente vissuta. Che porta dentro di sé coraggio, buon cuore, immenso altruismo. Tutto ciò in un solo uomo, un uomo vero, un vero eroe. Tutto ciò in un uomo e nella sua bicicletta verde.
Gino Bartali era un atleta, ma durante gli anni della persecuzioni razziali si inventò il modo per salvare tante vite: prese la sua bicicletta da corsa verde ed iniziò ad allenarsi per quando, finito l’incubo della guerra, avrebbe ricominciato a gareggiare. Intanto però usava i suoi allenamenti per trasportare documenti falsi. Li prendeva ad Assisi e li portava fino a Firenze dove erano nascosti degli ebrei che, grazie a quei documenti, potevano scappare e cercare rifugio in America, o in posti sicuri. Salvò in questo modo centinaia di vite.
Un libro per parlare con i ragazzi di come si possono fare scelte coraggiose per aiutare gli altri, in una gara di solidarietà che va oltre le ingiustizie e anche di come il bene si fa in silenzio.
Consigliato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado.
Antonella Bottazzi
Abbiamo toccato le stelle
Lo sport non è fatto solo di vittorie e di sconfitte. È importante anche come si vince e come si perde. Perché essere un campione non significa soltanto vincere una medaglia, battere un record, dominare nella propria disciplina… Ma conquistare un primato morale, saper difendere un ideale nobile, dare un esempio. I protagonisti di questi venti racconti, con le loro scelte coraggiose e la loro straordinaria capacità di lottare, ci mostrano come lo sport può cambiare il mondo, quando si fa portavoce dei più alti valori umani.
Consigliato a ragazzi e docenti di ogni ordine e grado
Antonella Bottazzi
Metamorfosi
Ancora una volta possiamo attingere da questa raccolta di miti per raccontare di una sfida, una sfida tra una donna e una Dea.Il testo originale non è semplicissimo, pertanto consigliamo una prima lettura personale da parte dell’adulto e poi una narrazione con i bambini, in quanto l’educatore può cercare parole adatte alla fascia d’età, soffermarsi e sottolineare momenti significativi.
I miti piacciono tanto , dentro queste storie c’è tutta la vita. In questo mito incontriamo Aracne, una fanciulla abilissima nell’arte della tessitura. La ragazza è consapevole della sua dote , ma si rivela anche molto imprudente e superba quando osa sfidare la dea Atena in una pubblica gara.
La dea, altrettanto abile con le tele, accetta la sfida. Quando il lavoro
viene completato Atena osserva la tela di Aracne : una bellezza così non si era mai vista. La dea però non potendo accettare la sconfitta trasforma ( ecco la
metamorfosi) Aracne in un ragno, destinata a filare con la bocca e non più con le
mani. Dunque chi ha vinto la gara ? Aracne è stata coraggiosa o sciocca e
imprudente ? Ha ricevuto la giusta punizione ? Ha senso sfidare chi è molto più
potente ? Queste e altre domande suscitano molte riflessioni. I bambini si trovano a fare i conti con sentimenti contrastanti: compassione, rabbia, condivisione, ammirazione…
Consigliato dai 7 anni in poi
Marina Sirotti
Che campione!
Per finire una raccolta di biografie di 18 campioni dello sport mondiale.
Campioni come Ayrton Senna, che ha sempre devoluto parte dei suoi guadagni ad associazioni benefiche per i bambini poveri del Brasile e che diceva :” i ricchi non possono vivere su un’isola dorata circondata da un oceano di povertà “
Campioni come Pelè, diventato ambasciatore per l’UNESCO, l’UNICEF. A chi gli
domandava come ci si sente ad essere un mito per tutti i bambini che giocano a
calcio rispondeva : “ È una grande responsabilità, perché devo mostrare come
diventare calciatore, ma anche come diventare uomo”. Campioni come Walter Bonatti, considerato uno degli alpinisti più forti del mondo, ma che per tanti anni subì umiliazioni e delusioni a seguito dell’impresa del 1954 sul K2. Denunciò il mondo dell’alpinismo privo ormai di quelle regole etiche e morali non scritte alle quali lui si era sempre ispirato. Una montagna fatta di sponsor, pubblicità, polemiche e infantili ripicche.
Consigliato dagli 8 anni in poi
Marina Sirotti
Oltre il libro di testo
Una riflessione arrivata dal gruppo MCE Didattica della Ricerca e Adozione alternativa. La condividiamo su queste pagine come spunto di riflessione e proposta di accompagnamento per le e gli insegnanti che volessero iniziare ad andare oltre.
È maggio e si avvicina il momento in cui effettuare l’adozione dei testi per le nostre classi.
Non è facile per l’insegnante saper scegliere gli strumenti più idonei ed efficaci, ma sicuramente averne molti e diversificati può essere una grande opportunità. Questa è una possibilità reale e praticabile da subito, la normativa lo permette da moltissimi anni e le esperienze di insegnanti e di intere scuole lo testimoniano.
L’accesso ai saperi, ossia la formazione del pensiero, è uno dei nodi centrali della formazione e, se da una parte è indispensabile tener presente come le bambine e i bambini, in contesti collettivi e cooperativi, apprendono e imparano a costruire relazioni e conoscenza, dall’altro lato è fondamentale dotare la classe di una biblioteca di lavoro ricca di documenti, libri, monografie di diverso genere, supporto e formato, in grado di rispondere alle domande e curiosità delle giovani generazioni e di formare un bagaglio di strumenti per la formazione continua.
Noi di MCE affermiamo che non possa essere il testo unico – dove il “programma” è dettato dall’indice e, inevitabilmente, la sintesi prevale sull’accuratezza, l’approfondimento e (a volte anche) la correttezza scientifico-epistemologica – a sostenere i processi di apprendimento di bambine e bambine.
Questo è il momento in cui esercitare con decisione la libertà di insegnamento e il diritto di avvalersi degli strumenti che più arricchiscono i progetti didattici che stiamo tratteggiando per il prossimo anno scolastico.
Pertanto per promuovere la pratica virtuosa dell’adozione di strumenti alternativi al libro di testo, abbiamo realizzato un brevissimo video e restiamo a vostra disposizione per rispondere a curiosità, dubbi e domande anche relativi agli aspetti relativi alla legislazione.
http://quattropassiascuola.mce-fimem.it/se-non-ora-quando/
Marta Marchi per il gruppo MCE Didattica della Ricerca e Adozione alternativa.
Matematica e Invalsi: dubbi e difficoltà di un’insegnante
Quest’anno mi ritrovo a insegnare per la prima volta matematica in una classe quinta. Sfoglio il libro di testo per farmi un’idea del materiale in dotazione e mi accorgo fin da subito della quantità di argomenti inseriti.
Ora che sono passati alcuni mesi dall’inizio dell’anno scolastico, mi sono ormai fatta un’idea delle difficoltà e punti di forza dei bambini e dei loro tempi di apprendimento, perciò riguardo gli argomenti proposti dal libro e mi sembrano veramente tanti: perimetro, area, volume, circonferenza, potenze, espressioni, unità di misura, probabilità, statistica, relazioni… tutto questo e anche di più si può trovare sul libro di testo adottato dalla classe. Confrontandomi con le colleghe, anche loro concordano che gli argomenti siano troppi, alcune fanno notare che certe conoscenze e abilità verranno riprese alla secondaria solo in classe terza… siamo insomma abbastanza d’accordo che sia meglio proporre meno argomenti ma affrontati con la giusta attenzione, e anche le colleghe della secondaria sembrano concordare. Molto bene, problema risolto, giusto?
E invece no, perché ecco comparire lo spauracchio che fa cambiare idea a molti insegnanti: le prove INVALSI. La probabilità va per forza accennata perché negli INVALSI è presente; è vero che la circonferenza verrà ripresa alla secondaria solo in classe terza, ma negli INVALSI i bambini la troveranno…
Gli INVALSI ci sono, è un dato di fatto, che ci piacciano oppure no. Ma come si può gestire il contrasto fra le riflessioni degli insegnanti su cosa sarebbe più sensato per la propria classe e la consapevolezza di questa prova che a un mese dalla fine della scuola pesa su tutti come una spada di Damocle? I docenti sanno che i risultati della propria classe saranno pubblici e d’altra parte i bambini, pur non essendo i soggetti valutati dagli INVALSI, sono coloro che si trovano a dover affrontare una prova lunga e faticosa: come loro maestra mi chiedo se sia giusto lasciarli così sprovveduti davanti a tanti quesiti ai quali, se non saranno stati affrontati certi argomenti, so già che non saranno in grado di rispondere.
D’altra parte, è giusto mettere in secondo piano le necessità della classe in termini di apprendimento solo perché un certo giorno arriverà una prova nazionale, scritta da chi non conosce gli alunni che abbiamo davanti? Finalmente siamo arrivati a un sistema di valutazione per la scuola primaria che prevede la possibilità di obiettivi differenti nelle diverse classi, perché ogni percorso di apprendimento è unico e non perfettamente sovrapponibile a quello dei bambini inseriti in altri contesti. Se da un lato abbiamo fatto questo grande passo avanti, dall’altro mi chiedo come conciliarlo con un sistema di valutazione nazionale che pretende invece di valutare tutti come se fossero uguali.
Voi cosa ne pensate? Anche altri insegnanti vivono questa difficoltà? Come la gestite? Pensate ci possa essere un modo per sfruttare la presenza degli Invalsi in maniera positiva?
Fare forza
Perché un elastico si allunga? Chi vince al tiro alla fune? Come fanno le bilance a segnare il peso? Queste sono domande che forse non ci poniamo mai perché diamo per scontati i fatti che vediamo succedere abitualmente e non ci interroghiamo sul perché e sul come succedono.
Perché un elastico si allunga? Chi vince al tiro alla fune? Come fanno le bilance a segnare il peso? Queste sono domande che forse non ci poniamo mai perché diamo per scontati i fatti che vediamo succedere abitualmente e non ci interroghiamo sul perché e sul come succedono. Ma sono domande che a scuola acquistano un diverso significato. Sono domande “facili” ma per rispondere bisogna indagare su come agiscono le forze che fanno succedere le cose e cercare delle spiegazioni che vanno sovente contro il senso comune. Costruire delle spiegazioni coerenti non è una cosa facile tanto più se i nostri interlocutori sono dei bambini. Non è nemmeno facile far capire come succedono le cose a ragazzi più grandi che in teoria dovrebbero avere più strumenti concettuali per costruirsi delle spiegazioni.
Maria Arcà e Paolo Mazzoli hanno dato da leggere il loro libro Chi vince al tiro alla fune? ad una studentessa che in seguito ha posto loro alcune domande. Abbiamo fissato in un filmato questo momento che ci è sembrato particolarmente significativo sia per le domande sia per le risposte. Una piccola lezione di fisica, in alcuni momenti, una riflessione su come viene insegnata, in altri.
Le attività molto semplici che Arcà e Mazzoli sperimentano da anni nelle scuole primarie e hanno descritto nel libro, ci svelano un nuovo modo di insegnare la fisica a partire da richieste non banali ma studiate con attenzione, accompagnate da domande che stimolano ad approfondire il come e il perché, con una grande attenzione ai modi con cui i bambini comunicano e cercano spiegazioni per ciò che vedono succedere.