Milleunlibro marzo

L’importanza dei rituali e il valore dei riti nelle varie culture

Riti e rituali

I riti costituiscono  un aspetto molto importante  di tutte le società umane. Ci sono riti  che segnano tappe importanti della vita, come il passaggio nell’età adulta, i riti di iniziazione. Questi hanno un alto valore simbolico. Ma ci sono anche più semplicemente i rituali, le routine: azioni ripetute in modo sempre uguale e in momenti prestabiliti, consuetudini quotidiane, come la favola della buonanotte o il saluto della mattina. Questi diventano per molti fonte di rassicurazione. A scuola piccole routine scandiscono il corso delle giornate . Qui il bambino, soprattutto quello piccolo, si ritrova in un ambiente per lo più sconosciuto e le routine gli permettono di orientarsi  a livello spaziale, relazionale e temporale. L’attesa del rituale programmato inoltre fa crescere l’aspettativa e la curiosità, mentre educa alla lentezza, alla possibilità di non ottenere sempre tutto e subito. Alcuni dei libri che vi proponiamo questo mese parlano di rituali o predispongono a crearne di propri con la propria classe. Altri parlano invece di riti veri e propri, legati alle varie religioni o culture nel mondo; questi ultimi possono essere un valido input per discutere di differenze e somiglianze, in un’ottica di rispetto reciproco.

A partire da un libro

Anche a scuola possiamo fare un giorno diverso dagli altri proponendo esperienze significative intorno alla lettura, alla scrittura, alla ricerca di nuove parole, in un momento o in una giornata speciale, che i bambini imparano ad attendere, con curiosità e piacere. Alcuni esempi suggeriti dall’autrice:  la lettura di un buon libro da parte della maestra, magari fuori dall’aula e sotto un ciliegio, dove la voce dell’adulto porta i bambini a scoprire mondi vicini e lontani; missioni speciali affidate ai bambini  per fare un viaggio collettivo con “ Il bambino Oceano”di  Jean-Clode Morvelat per scoprire tanti punti di vista; parole sconosciute scritte alla lavagna su cui formulare ipotesi e viaggiare con la fantasia, fino a scoprirne il reale significato.

L’autrice Roberta Passoni è insegnante di scuola primaria,  coordina le attività educative  della casa laboratorio di Cenci, fa parte del MCE, ma soprattutto   è una grande appassionata di letture e di letteratura. In questo libro racconta esperienze di incontro anche con grandi classici, come Shakespeare, Platone o con Omero, realizzate a scuola.  Dalle esperienze raccontate emerge la capacità dell’autrice di educare a una passione. Seminare parole con un libro vuol proprio dire educare a una passione e Roberta lo fa mettendo attenzione e cura non solo nella scelta dei testi, ma anche all’organizzazione delle attività, in un tempo e uno spazio speciali.   

Consigliato a tutti gli educatori

Marina Sirotti

Roberta Passoni, A partire da un libro– edizioni Junior, 2013 , MCE collana la biblioteca di lavoro dell’insegnante

Rami di uno stesso albero

In questo testo l’autrice propone una riflessione sulla narrazione orale, ponendo l’accento sull’importanza del rituale che la introduce, sulla predisposizione dello spazio e la scelta dei temi, sulla rilevanza dei gesti, delle musiche e dei canti che accompagnano la parola e lo scambio di storie personali.

Consigliato ai docenti di ogni ordine e grado

Marina Sirotti

Antonella Bottazzi, Rami di uno stesso albero, ed. MCE, 2021

Il piccolo principe

Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe – edizioni Bompiani, 2015

 

Questo libro imperdibile lo abbiamo proposto nel settembre 2023 parlando di insolite amicizie. Il grande classico si rivolge forse più agli adulti che  ai bambini nel narrare di argomenti difficili come l’amore e la morte, ma ci ricorda anche l’importanza dei riti e dei gesti ripetuti a cadenza regolare che servono per “ addomesticare”, per legarsi a qualcuno.  

Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe.

Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe.

“ È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore.”

Età di lettura : dai 9 ai 99 anni

Marina Sirotti

Gnomi

A proposito di momenti rituali ricordo la corrispondenza misteriosa  iniziata in una classe prima tra gli alunni e i due gnomi  protagonisti della collana proposta, a cui in realtà davamo voce noi insegnanti. Per quasi un anno abbiamo svolto un lavoro impegnativo: ci dovevamo documentare , scegliere gli argomenti dai venticinque fascicoli della collana nella vecchia edizione della De Agostini “Il libro segreto degli gnomi“( che i bambini non hanno mai consultato) per poi scrivere lettere personali o collettive che magicamente arrivavano a scuola. La fatica però è stata ampiamente ricompensata dall’entusiasmo dei bambini che aspettavano con impazienza l’appuntamento, mostrando una forte motivazione a leggere i messaggi a cui rispondevano. Nelle brevi lettere gli alunni parlavano di sé e chiedevano informazioni sul mondo di Olav e Kostia ( il nome che avevano dato ai protagonisti). Il libro, nella nuova edizione come nella più datata, racconta degli gnomi: dall’aspetto fisico ai vestiti, dalla casa ai diversi periodi della vita: nascita, infanzia, età adulta, vecchiaia, dal rispetto della natura alla cura di animali. Il testo propone anche storie e leggende, invenzioni e indicazioni per costruire oggetti e strumenti che questi piccoli e timidi esseri usano nel bosco.

Consigliato a partire dai 6 anni

Marina Sirotti

Will Huygen, Rien Poortvliet Gnomi- Rizzoli, 2023

Storie di parole

Il libro è una sorta di vocabolario,  che propone un viaggio tra le parole  alla ricerca della loro origine. Permette di capire meglio la nostra lingua  e a usarla con più consapevolezza attraverso storie avventurose e affascinanti, a volte del tutto inaspettate. Il testo può essere utilizzato in tanti modi, è trasversale a diverse discipline: italiano, storia, geografia, educazione interculturale. Prendendo spunto dal già citato libro di Roberta Passoni, per un certo periodo, ogni mattina, all’entrata in aula, ho proposto ai bambini una parola scritta alla lavagna, una parola sconosciuta. Questo dava il via a ragionamenti e a riflessioni. Ogni bambino trovava diverse strategie  per individuare il significato del termine: lo scomponevano, cercavano una radice di parola nota, cercavano indizi nel suono e nel ritmo, poi le ipotesi venivano scritte intorno alla parola misteriosa. Ciascuno motivava la scelta, si facevano osservazioni collettive finché si cercava sul dizionario.

Consigliato dagli 8 anni

Marina Sirotti

G. Pittaro e R. Bonafede, Storie di parole– Gallucci, 2021

L’alfabeto della saggezza

Organizzare il calendario dell’Avvento è un’abitudine abbastanza frequente nelle nostre  scuole, a cominciare dal primo di dicembre. I contenuti di questi calendari sono i più svariati, si va dallo scoprire semplicemente finestrelle con sorpresa a buste con parole gentili o disegni, a parole che conducono a racconti, il tutto nel rispetto di ogni credo religioso. Il libro propone  per ogni lettera dell’alfabeto una parola dal significato forte e importante, come amore, fedeltà, gratitudine, libertà, onestà. Per ogni parola c’è un racconto, tratto dalle storie tradizionali di tutto il mondo. “L’alfabeto della saggezza ”ha la giusta ambizione di parlare di cose importanti ai bambini, di aprire possibilità di dialogo e di confronto prima, durante e a conclusione di ogni lettura.

Consigliato dagli 8 anni

Marina Sirotti

Johanna Marin Coles e Lydia Marin Ross, L’alfabeto della saggezza– Einaudi Ragazzi, 2010

Il casello della buonanotte

Un momento speciale nella giornata di un bambino è di sicuro la sera, quando viene l’ora di andare a letto. Si tratta di un passaggio delicato, dalla certezza del giorno all’insicurezza della notte, del sonno e dei sogni. Spesso i più piccoli vengono accompagnati dalla lettura o dal racconto di storie da parte di mamma o papà. Questo libro racconta di un papà camionista che viaggia molto e spesso è lontano da casa. Il suo bambino chiede al papà di raccontargli una storia ogni sera, come se fosse in viaggio verso la notte e passasse al casello dell’autostrada. Per aumentare la sorpresa, le pagine di ciascuna storia sono “chiuse”: per aprirle basterà seguire il tratteggio a bordo delle pagine.

Beatrice Masini , Il casello della buonanotte, Einaudi  Ragazzi, 2005

Consigliato da 7 anni

Marina Sirotti

Alberi di qui e d’altrove

In questo libro si va alla scoperta degli alberi più diffusi in Europa, quelli che possiamo incontrare nei nostri boschi, nei parchi e nei giardini. L’autrice racconta l’origine, le caratteristiche della quercia, del faggio, del pioppo, del tiglio….,  mentre l’illustratrice tratteggia fiori e foglie con precise tavole disegnate. Ogni pagina intitolata a un albero è un misto di poesia e di divulgazione. Il libro può diventare un pretesto per dedicare un momento speciale agli alberi, un’osservazione regolare per  coglierne i cambiamenti, anche stagionali. I bambini piccoli possono scegliere il proprio albero che appuntamento dopo appuntamento diventerà  un amico speciale a cui affidare racconti e confidenze da appendere ai rami come insoliti fiori. Un messaggio come quello di Andrea :”Caro ippocastano, io penso che nelle tue gemme ci vengano dei bei fiori   e tu cosa pensi che ci vengano? A me mi piacciono le gemme perché appiccicano come la colla. Io vorrei salire sui tuoi rami ippocastano.  Tanti saluti e bacioni, Andrea

Emmanuelle Kecir – Lepetit, Alberi di qui e d’altrove – edizioni L’Ippocampo, 2021

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Il libro dei saluti

Cosa ci può essere di rituale di un saluto? A scuola la mattina  c’è il “ buongiorno” ai compagni e agli adulti. È bello cominciare la giornata con un “ buongiorno”, magari cantandolo nelle diverse lingue conosciute dai bambini, riconoscendo e valorizzando così altre culture. Il libro rappresenta un viaggio affascinante e sorprendente nel tempo e nello spazio, tra i saluti del mondo. Leggendo si scopre come “ ciao” venga dal dialetto veneziano e significhi “ schiavo” . Si comprende il senso dell’inchino, tipico della Cina. Si coglie l’origine mitica del saluto “ hongi” della Nuova Zelanda che  significa “ condividere il respiro”, ed è proprio ciò che fanno le persone quando si incontrano  avvicinando prima la fronte e poi il naso.

Consigliato a partire dagli 8 anni

Marina Sirotti

A.Squilloni, Il libro dei saluti- edizioni La Margherita,2023

Raccontami una festa

Il libro, edito dal Comune di Nonantola (Modena) dove il tema dell’accoglienza degli alunni stranieri è stato affrontato molti anni orsono, raccoglie racconti di feste nelle varie culture. É stato redatto con la consulenza di Graziella Favaro e le proposte didattiche di Adriana Querzè . Oltre ai racconti in forma narrativa dei riti e delle feste, propone schede di approfondimento sui diversi Paesi e interessanti proposte didattiche di tipo interculturale. Alcune narrazioni relative alle feste sono state scritte dai bambini e dalle loro famiglie, altre da adulti della scuola di alfabetizzazione. In questo senso il testo si proponeva di dare voce e dignità a chi proviene da un altro paese, valorizzando l’identità e la ricchezza di ciascuno. Un testo da cui partire per scoprire l’altro e approfondire e condividere i riti legati alla propria religione e alla propria cultura, affinché dalla conoscenza reciproca prenda vita il rispetto e la rottura degli stereotipi.

Consigliato ai docenti di ogni ordine e grado

Antonella Bottazzi

Comune di Nonantola, Raccontami una festa– Tipografia Barbieri, 1994

Le feste del mondo

raccontate ai bambini

Ogni popolo della terra ha i suoi riti e le sue feste, con danze e cerimonie ricche di significato e di emozioni. In questo libro gli autori ce ne raccontano alcune, anche attraverso foto significative, che descrivono questi momenti unici, scoperti nel loro girovagare per il mondo. Le foto sono particolarmente belle e di grande formato; con i bambini o i ragazzi partire dalle immagini può essere un buon modo per formulare ipotesi, prima ancora di approfondire da un punto di vista antropologico il rito o la festa a cui si riferiscono.

Consigliato ai docenti della scuola primaria

Antonella Bottazzi

Charles e Josette Lénars, Le feste del mondo raccontate ai bambini, ed. Ippocampo, 2006

Per finire un corto delicato e rituale: Geri’s game

https://youtu.be/BUhIoIpRDJ0

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Milleunlibro ottobre

Leggeri come …

Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. –
Lezioni americane, Italo Calvino

Dire fare inventare

parole e grammatiche in gioco

Questo libro offre riflessioni e proposte operative per ricollocare
l’educazione linguistica al centro della scuola, poiché occorre affrontare il problema degli scarsi risultati della scuola italiana, in generale, rispetto alla formazione in quest’area fondamentale. Non un ritorno al buon (?) tempo antico della scuola d’élite e selettiva, non l’acquisizione di regole meccaniche precostituite, quanto piuttosto la conquista della piena padronanza della lingua, per una comunicazione reale, secondo la varietà multiforme degli strumenti, dei mezzi e dei canali comunicativi di oggi. Le proposte di lavoro sono qui offerte in modo giocoso, nella convinzione che la ricerca e la scoperta sono un gioco, anzi, un gioco tra i più belli e appaganti.

Consigliato a docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado

Antonella Bottazzi

Nerina Vretenar con testi di Bepi Malfermoni, Dire far inventare- ed. Asterios, 2019

Il palloncino rosso

Iela Mari, scrittrice e illustratrice, è considerata tra i più grandi autori classici della letteratura d’infanzia. Con i suoi libri ha proposto ai bambini un nuovo modo di raccontare, tramite la forza delle immagini. La prima pubblicazione di questo  piccolo libro risale al 1967, ma sfogliare le pagine in bianco e nero con il solo colore del palloncino e delle sue trasformazioni suscita ancora meraviglia. All’inizio un bambino fa una bolla con la gomma da masticare, che piano piano si trasforma in una mela, che diventa una farfalla, che diventa un fiore… in un succedersi di piccole sorprese, fino a diventare un ombrello tenuto stretto dallo stesso bambino della prima pagina.

Consigliato dai 3 anni, ma può diventare un gioco di trasformazioni adatto a tutte le età.

Marina Sirotti

Iela Mari ,Il palloncino rosso –  edizioni Babalibri, 2015

Farfalle

Un libro che parla di colorati esseri leggeri minacciati da altri , pesanti e arroganti. Si salveranno solo se rinunceranno ai loro colori e impareranno a “ fare qualcosa “, a rendersi utili.  La loro libertà e bellezza sembrano essere  un grosso problema per tutti gli altri animali. È un mondo in cui se non produci qualcosa  sei destinato a diventare inutile e a scomparire . Tra le pagine sottili farfalle  aprono le ali e volano leggere.

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Lucia Tumiati, Farfalle – edizioni Topipittori, 2017

La città dei fiori

Le bellissime pagine illustrate da Stephan Zavrel  raccontano di una città dove abitanti allegri e appassionati coltivano fiori ovunque. Un brutto giorno il sindaco  in nome di una assurda produttività bandisce  vasi e fiori perché ritenuti inutili. Toglie i fiori e  persino le farfalle, li fa rinchiudere lontano dalla città e alza un muro perché nessuno possa più vederli.  Due bambini  riusciranno a salvare la città e a far tornare l’allegria.

Consigliato dai 5 anni

Marina Sirotti

Eveline Hasler, La città dei fiori– edizioni Bohem Press,2019

Il volo delle rondini

Il libro racconta la storia di un’amicizia tra una piccola rondine  e un salice , che vorrebbe sollevare  le radici e conoscere il mondo. La linea della storia , non è retta, ma curva, sfuggente e imprevedibile, una linea a zig zag, come il volo delle rondini. Tra terra e cielo  si svolge il loro viaggio, pieno di speranze, ma anche di pericoli.  Il libro, da cui è stato tratto anche uno spettacolo teatrale, è promosso dalla LIPU , per incentivare la conoscenza e la salvaguardia delle rondini.

Consigliato a partire dai 7 anni

Marina Sirotti

Giampiero Pizzol , Il volo delle rondini – edizioni Fatatrac,1999

Calder

I mobiles: basta un soffio d’aria e comunicano poesia, armonia, leggerezza. Nel bel libro l’autrice presenta immagini  di diverse opere dell’artista accompagnate da parole che ne raccontano la vita e le caratteristiche. Dice di lui Jean Paul Sartre: “ Se è vero che la scultura deve imprimere il movimento nell’immobilità , sarebbe un errore pensare che l’arte di Calder  sia come quella di uno scultore. Lui non suggerisce il movimento, lo capta… con materiali semplici  e poveri, costruisce strane architetture  di petali, di piume, di steli… : un mobile è nato. Un mobile : una piccola festa privata, un oggetto definito dal suo movimento e che non esiste senza questo, un fiore che appassisce quando si ferma, un puro gioco di movimento come dei chiari giochi di luce “.

E se provassimo a costruire un mobile di classe , dove ciascuno contribuisce con  il suo elemento ? Si potrebbe dare un tema o semplicemente fare un autoritratto per poi sistemarlo facendo attenzione all’equilibrio dell’intera struttura. Il mobile sarebbe la fotografia del gruppo con i suoi delicati e bellissimi equilibri.

Consigliato dai 6 anni in poi

Marina Sirotti

Paola Ciarcià, Calder – Artebambini, 2009

Viaggio su una nuvola

È la storia del postino Zefiro, che abita in un villaggio tutto di case blu, ma sogna altri mondi. Dalla sua casa guarda le nuvole che passano, giocano a nascondino e si trasformano. Un giorno sale su una grande nuvola e parte per un viaggio ricco di colori. Attraversa luoghi lontani, dove musiche, profumi e i sapori si mischiano. Il testo è stato scritto a partire dall’opera di Chagall “ Gli sposi della torre Eifell” , che si svela solo alla fine del libro.  In tutte le pagine però potete ritrovare  elementi che portano nel mondo dell’arte e dell’immaginazione di Chagall.  

Partire dall’osservazione di un’opera d’arte per inventare storie anche con i bambini resta un bel modo di avvicinarsi agli artisti con occhi attenti e curiosi.

Consigliato dai 7 anni

Marina Sirotti

Veronique Massenot, Elise Mansot, Viaggio su una nuvola – edizioni Jaka Book, 2014

Il libro dei sogni impossibili

Premio Andersen 2021

Il protagonista del libro è Murdo, un piccolo yeti dai grandi sogni.  I disegni sono semplici, ma particolarmente suggestivi. Il libro si potrebbe definire una raccolta di sogni.  Sogno numero 17 : “ Ho sempre  sognato  che un fiume mi ubbidisse, mi seguirebbe dappertutto , come un nastro d’ombra… saremmo invitati in paesi dove non piove mai , laggiù faremmo fiorire i giardini inariditi e potremmo alleviare la sete degli animali. Ho sempre sognato di attraversare un deserto con i piedi nell’acqua “ Murdo gioca con le parole, con i suoni per costruire paesaggi immaginari. Questo ingenuo e saggio personaggio racconta di semplici piaceri e pone domande profonde. Cosa sognano i nostri bambini ?

Consigliato  a bambini e adulti, per non smettere mai di sognare.

Marina Sirotti

Alex Cousseau, Murdo , Il libro dei sogni impossibili –  Ippocampo , 2021

Il mio cuore e una piuma di struzzo

Uno dei momenti più misteriosi e affascinanti quando studiamo con i bambini la civiltà degli antichi Egizi è il passaggio che l’uomo doveva compiere dopo la sua morte per raggiungere la residenza dei defunti. In particolare incuriosisce il rito della pesatura. Il cuore del morto veniva posato sulla bilancia della dea della giustizia e sull’altro piatto la piuma di struzzo. Se il cuore era più pesante per le troppe colpe commesse veniva divorato da un mostro , altrimenti era salvo.
L’autrice mescola abilmente informazioni storiche e romanzo. Nel romanzo Corinna, una bambina in visita al Museo Egizio di Torino, improvvisamente si sente male, cade a terra e si ritrova sulla barca dei morti, insieme agli dei dell’antico Egitto, per subire il giudizio finale.  Nel suo viaggio Corinna incontrerà Ramses II, Tutankhamon, Cleopatra, ma anche archeologi, soldati e poeti.

Consigliato dai 9 anni

Marina Sirotti

Teresa Buongiorno, Il mio cuore e una piuma di struzzo – edizioni Salani, 2007

 

Il libro degli errori

Gianni Rodari diceva spesso :” Gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose; bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo “ .

Filastrocche e brevi racconti  per parlare di errori : di ortografia, di pronuncia, di grammatica… Questo libro non è un testo di noiosi esercizi grammaticali perché il magico scrittore fa nascere il riso da ogni svista e trasforma in gioco le regole della nostra grammatica. Gianni Rodari diceva anche “ Gli errori sono necessari, utili come il pane ma anche belli, come la torre di Pisa” . Ecco due commenti alla citazione da parte di bambini di 8 anni :

  • Per la torre  possono anche avere finito i pezzi. Anche se non è dritta, è sempre un capolavoro, entra nella storia, è venuto molto bene come errore. 
  • Anche mia mamma mi dice che gli errori fanno imparare perché dopo ti ricordi e dopo non lo fai più. Gli errori servono molto per imparare. Se non ne fai neanche uno non è che sei normalissimo. Tutti facciamo degli errori.

Consigliato a bambini da 8 anni e a chi crede in una scuola che sa sorridere

Marina Sirotti

Gianni Rodari , Il libro degli errori – Einaudi ragazzi, 2011

Aria

Un libricino di sperimenti scientifici da fare in classe, prezioso come tutti quelli della stessa collana ( acqua; polveri e liquidi; oggetti; tirare, spingere, sollevare). Il maestro Aldo e i suoi allievi ci portano nel mondo dell’aria: la cercano, la scoprono e la catturano per scoprirne i segreti, giocando con palloncini e siringhe, progettando e costruendo paracadute, anemometri e altre macchine fantasiose con materiali di recupero. Una guida preziosa per esplorare questo elemento con la leggerezza che merita, ma allo stesso tempo con rigore scientifico.

Consigliato a docenti di scuola primaria

Antonella Bottazzi

Gioacchino Maviglia, Aldo Pallotti, Aria-Ed. Scienza, 2008

Le mille e una notte della scienza

L’autore riesce con grande maestria a condurci nelle atmosfere orientali delle Mille e una notte e, come Sherazade, ci avvince con storie che veicolano concetti scientifici e misteri irrisolti. Alcuni argomenti: il P greco e le sue proprietà, il rallentare del tempo, il caso, successioni e paradossi, la velocità della luce, la caduta dei corpi. E molti altri. Perché anche la matematica e la fisica hanno una loro leggerezza.

Consigliato a docenti e studenti della scuola secondaria di secondo grado

Antonella Bottazzi

 Philippe Boulanger, Le mille e una notte della scienza– ed. Dedalo, 1999

La leggerezza perduta

La storia narra di un castello e lo fa con immagini molto evocative; un castello che però rischia di crollare sotto il peso delle troppe cose accumulate . Ed è così che gli abitanti del borgo devono cominciare ad eliminare il superfluo. Un albo illustrato che induce a riflettere su ciò che davvero conta e sulla necessità di liberarsi del superfluo appunto.

Consigliato dagli 8 anni

Antonella Bottazzi

Cristina Bellemo e Alicia Baladan, La leggerezza perduta– Topipittori,2013

Il circo delle nuvole

Uno splendido albo illustrato dall’autore Gek Tessaro, che racconta con le immagini e le parole in rima la storia di Giuliano, un uomo così ricco che non sapeva più cosa comprare. Si ritrova così ad acquistare un pezzo di cielo e su questo pezzo trova un circo in piena regola. Il testo, mai banale, descrive i personaggi e ci fa sognare, ma nel finale anche riflettere:

– Ma alla fine anche Giuliano

si dovrà rassegnare

per fortuna al mondo

non tutto si può comprare.

Consigliato dagli 8 anni

Antonella Bottazzi

Gek Tessaro, Il circo delle nuvole-ed. Lapis, 2019

Il diavoletto di Maxwell

la fisica nascosta nella vita quotidiana

Questo libro di divulgazione scientifica, scritto dai fisici indiani Ghose e Home, presenta una serie di fenomeni che possono essere osservati, più o meno comunemente, nella esperienza di tutti i giorni e si propone di spiegarli attraverso semplici considerazioni fisiche.
Il libro, una versione riveduta e integrata di una precedente edizione, è basato su una serie di articoli apparsi sulla rivista di divulgazione scientifica indiana “Science Today” ed è organizzato attraverso una serie di capitoli tematici, relativi alla situazione in cui si verifica il fenomeno: “La fisica in cucina”, “Effetti speciali”, “Vacanze scientifiche” e così via. Utile a sfatare il mito secondo cui la fisica è una materia che si occupa solo di cose astratte o troppo lontane da noi e dalla vita di ogni giorno.
Nella maggior parte dei casi le spiegazioni dei fenomeni sono chiare e possono essere seguite con un po’ di ragionamento; un breve glossario alla fine del libro contiene i riferimenti ai termini e alle leggi fisiche utilizzati nel testo.

Consigliato a docenti e alunni di scuola secondaria di secondo grado

Antonella Bottazzi

Dipankar Home, Partha Ghose, Il diavoletto di Maxwell– ed. Dedalo, 2015

Giocare nella natura

Un libro pieno di giochi ed esperienze guidate in natura, per scoprirne i segreti, le forme, i profumi… Lezioni di scienze da fare all’aperto, osservando e giocando per apprendere divertendosi, con l’utilizzo di tutti i sensi. Il libro nasce dall’esperienza pluriennale di un maestro che ha accompagnato così i suoi ragazzi alla conoscenza del mondo naturale. Ricco di spunti e di entusiasmo.

Consigliato a docenti ed educatori dei vari ordini di scuola

Antonella Bottazzi


  Joseph Cornell, Giocare nella natura– Red ed, 2006

Istruzioni per rendersi infelici

Un libro che non parla di didattica, ma che può aiutarci a prendere i problemi della vita, e quindi anche i rischi del mestiere, con un po’ di leggerezza e ironia, insieme alla competenza e serietà di uno studioso come Paul Watzlavick. L’autore ci mette di fronte a noi stessi e al nostro disagio in modo ironico, tenendoci in equilibrio tra tensione e divertimento, nel porci la domanda che è anche il messaggio: come rendersi felicemente infelici? Come evitare di procurarsi una infelicità di troppo?

Consigliato a docenti che non amano autocommiserarsi

Paul Watzlavick, Istruzioni per rendersi infelici– Feltrinelli ed., 2013

Antonella Bottazzi

Per finire un corto leggero ma non troppo

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Sfide, sesta edizione a Milano dal 24 al 26 marzo

Ecco gli eventi e laboratori organizzati dal MCE giorno per giorno:

Venerdì 24 marzo
Biblioteca di lavoro a scuola oggi a scuola oggi, con Marta Marchi e Lidia Liboria Pantaleo – ore9,30- 11
Le loro voci. Il giornale a scuola, con Lidia Liboria Pantaleo – ore 9,30 – 11
Struttura della materia. Dal visibile all’invisibile, con Donatella Merlo e Anna Aiolfi – ore 11,30 – 13
 La classe cooperativa: modi, ragioni ed esperienze, con Marco Pollano e Elisa Salvetti – ore 11,30 –13
Laboratorio rap e hip-hop: relazioni, contaminazioni e partecipazione, con Antonio Sofia e Fabrizio
Bruno – ore 11,30 – 13
Dall’io al noi: pratiche, libri e percorsi per crescere cittadini, con Domenico Canciani e Marta Marchi
ore 14 – 15,30
Service Learning per lo sviluppo di una comunità educante, con Patrizia Lotti e Antonio Sofia – ore14 – 15,30
I primi 2000 giorni: il senso della continuità 0-6, con Susanna Mantovani, Diana Penso e Valeria
Vismara – ore 16 – 17,30
Dare forma all’insegnamento. Scuola e università per la formazione dei docenti, con Anna D’Auria e Elisabetta Nigris) – ore 18 – 19,30
Eureka! Biblioteca e pensiero euristico, con Lidia Liboria Pantaleo e Marta Marchi – ore 18 – 19,30
Astronomia in classe (e fuori), con Elisa de Sanctis – ore 18 – 19,30


Sabato 25 marzo
 Presentazione del libro “Quale mondo, quali futuri”, con Giancarlo Cavinato e Valeria Zanolin – ore
9 – 11,30
C’è ancora bisogno di intercultura?, con Roberta Bonetti e Maura Tripi – ore 11,30 – 13
Classi aperte e didattica laboratoriale, con Roberta Passoni – ore 11,30 – 13
Il piano di lavoro per la differenziazione didattica, con Elisa Amato e Valeria De Paoli – ore 14 –15,30
Un’impresa pedagogica collettiva: il territorio educante, con Anna D’Aura e Federico Samaden – ore14 – 15,30
Cinque passi per una scuola inclusiva, con Roberta Passoni – ore 14 – 15,30
Il dialogo come modalità di apprendimento, con Franco Lorenzoni ore 16 –17,30
Matematica come ricerca e costruzione collettiva, con Sonia Sorgato e Irene Vacca ore 18 – 19,30
 Presentazione del libro “A scuola con Mario Lodi, maestro della Costituzione”, con Rosy Fiorillo eAnna Masala, ore 18 – 19,30


Domenica 26 marzo
Quattro passi per una pedagogia dell’emancipazione, con Rosy Fiorillo – ore 9,30 – 11
Tempo e narrazione, con Giancarlo Cavinato e Nerina Vretenar – ore 11,30 – 13
Resistere oggi sul cammino di Bruno Ciari, con Juri Meda, Marcella Bufalini Ciari e Alberto Speroni –
ore 11,30 – 13

Illuminare la presenza delle donne nella storia della scienza, tra astronomia e geometria, con Nicoletta Lanciano e Rita Montinaro – ore 11,30 – 13
Fare educazione linguistica democratica a scuola, con Lidia Liboria Pantaleo, Nerina Vretenar e Silvana Loiero – ore 16 – 17,30
La grammatica: un’enigma con cui divertirsi!, con Monica Colli e Grazia Mauri – ore 16 – 17,30
Mano, pensiero e pitture rupestri: laboratorio di prei(storia), con Marianna Di Rosa e Sara Riva – ore18 – 19,30


I temi sono molti e interessanti. Vi aspettiamo!

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Milleunlibro – Anteprima: narrazioni per l’estate

Le fiabe: magia, meraviglia, mondi da scoprire…

Per questa nuova sezione del blog – che a imitazione delle Mille e una notte di Sherazade abbiamo voluto intitolare Milleunlibro –  vorremmo fare proposte di libri per bambini ma anche per adulti: libri piacevoli, interessanti, coinvolgenti.

Quindi, pensiamo, niente di meglio che iniziare, per insegnanti e genitori, con un libro sulla fiaba, intitolato proprio Sulla fiaba, scritto da un autore amatissimo e conosciuto: Italo Calvino.

Si tratta di un piccolo libro, prezioso per le informazioni e le riflessioni su questo mondo magico che non cessa di affascinarci a tutte le età.

Nella lucida e sapiente Introduzione Mario Lavagetto, critico letterario e fine studioso dei maggiori autori della nostra letteratura, mette in luce gli aspetti rilevanti della ricerca e della riscrittura di Calvino nella “costruzione” della raccolta di fiabe della tradizione italiana, orale e scritta, pubblicata a metà degli anni Cinquanta del Novecento.

Una affermazione sorprendente che Lavagetto cita da Calvino è che «Le fiabe sono vere. Prese nella loro ripetuta e sempre varia casistica delle vicende umane, sono una spiegazione generale della vita, sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna…»

Calvino allora si addentra nel variegato mondo della fiaba vera e propria, del racconto magico e misterioso, attingendo dalla tradizione popolare e colta di quasi tutte le regioni italiane, trascrivendo, confrontando le varianti delle fiabe, integrando con discrezione dove rilevava punti oscuri.

Sulla fiaba è un libriccino importante per gli insegnanti che vi potranno trovare – oltre ai capitoletti sulla tradizione popolare toscana e siciliana, oltre alle informazioni sulle fiabe classiche idei Grimm, e di Perrault – innumerevoli idee e proposte per progetti didattici, opportunità per proporre ai bambini narrazioni, giochi linguistici e “magie”: materiali di riflessione e di indagine come la mappa delle metafore, con preziose citazioni tratte dai testi delle fiabe.

Un libro che nella biblioteca dell’insegnante, nella sua cassetta degli attrezzi, come lettura per l’estate, non può certo mancare.

Italo Calvino, Sulla fiaba, a cura di Mario Lavagetto, Einaudi, Torino 1988, (ora anche in formato kindle, euro 6,99).

Giuliana Manfredi

Un libro per immaginare, vedere, realizzare

Un invito a chi ancora non avesse letto questo classico di Calvino: non esitate, leggetelo per il gusto di leggerlo, lasciandovi trasportare, nella quiete delle vostre vacanze. Sognerete città impossibili, a volte spiazzanti, spesso auspicabili. E chissà, dopo la lettura vi coglierà forse il desiderio di condividere alcune di queste visioni con i vostri alunni, trasformandole in input per riflessioni interiori o nutrimento per menti e mani che potranno tentare di visualizzale e realizzarle attraverso la pittura, la manipolazione di creta o altri materiali.

Così anche la topologia, lo studio della geografia potrebbero prendere l’avvio da qui, attraverso un viaggio immaginifico, condotti dalla fervida mente dello scrittore.

Italo Calvino, Le città invisibili, edizioni Mondadori, 1972, euro 12,50.

Antonella Bottazzi

Un libro tira l’altro…

Raccontare, raccontarsi. Per docenti ed educatori.

La mancanza di ascolto di bambini e ragazzi è uno dei
grandi problemi che ha sempre avuto la scuola: si riesce ad
affrontarlo, e talvolta a risolvere, solo quando noi insegnanti
scopriamo e ci rendiamo conto di quanta ricchezza ciascun
allievo possieda, e quanto possa essere rilevante l’apporto che ciascuno può dare nell’avvicinare gli oggetti di conoscenza che proponiamo in classe.

«La conoscenza dell’uomo – sostiene Italo Calvino – passa
necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi». Quindi
imparare ad ascoltare con attenzione chi abbiamo di fronte
ogni giorno è una delle qualità che noi insegnanti dovremmo
tenere in maggior conto e curare con più attenzione, perché
dovrebbe far parte della nostra cassetta degli attrezzi.
Il Movimento di Cooperazione Educativa ha sempre dato
grande valore all’ascolto e alla narrazione. Questo libro narra
l’esperienza particolare di Modena, dove un nutrito gruppo
di insegnanti ricerca da parecchi anni intorno alla narrazione
orale. L’autrice, che di questo gruppo fa parte, è un sicuro
testimonial di questa ricerca, di cui propone qui esperienze
replicabili (e reinventabili) in molte altre situazioni scolastiche.

Antonella Bottazzi, Rami di uno stesso albero. Intorno alla narrazione orale, Collana MCE RicercAzione, Roma 2021, (ebook acquistabile nei diversi formati su tutti gli e-store, anche con Carta del docente, € 3,99).

Antonella Bottazzi

Chi ben comincia … inventa storie

Le storie, si sa, affascinano i bambini.  Non c’è bimbo-terremoto che non si sia incantato, almeno qualche volta, ad ascoltare una storia letta da una voce amica o a seguire un cartone con le avventure del suo eroe preferito.

E se bambini e bambine le scrivessero, le storie, se ne inventassero loro di nuove, se provassero la grande emozione della scrittura creativa?

Difficile? Traguardo cui solo pochi possono arrivare? Niente affatto. La formazione linguistica che l’MCE propone ha come fine proprio lo sviluppo delle capacità linguistiche di tutti e tutte in modo che ciascuno/a possa usare la lingua per comunicare efficacemente e anche per dare parole all’immaginazione, ai sogni, all’invenzione di storie. In particolare la pratica del testo libero, caposaldo della pedagogia cooperativa, consente, fin dall’inizio del percorso scolastico, di elaborare e condividere scritture personali e creative.

Ne parla un piccolo libro ‘Chi ben comincia – Parlare scrivere – leggere a scuola’ che cerca di aiutare gli/le insegnanti a riflettere sull’ importanza di un’educazione linguistica attiva, di un metodo naturale, dal punto di vista della formazione dell’identità e della capacità di comunicare, ma anche della capacità di usare la lingua per dare forma all’immaginazione e per inventare.

A cura di Bruna Campolmi, Annalisa Di Credico, Nerina Vretenar, Chi ben comincia, Collana MCE Narrare la scuola, Roma 2020, acquisto disponibile presso www.asterios.it e i diversi store.

Nerina Vretenar

Storia di montagna e di disabilità.

Un libro breve, scorrevole ma profondo, nel quale l’avventura sulle Dolomiti di un ragazzino cieco di 14 anni si intreccia con la storia di un cucciolo di aquila che viene rapito dai bracconieri. Realizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano, a colpire soprattutto nel libro è l’attenzione speciale che viene data alla montagna e alla natura, che sono davvero al centro della narrazione e non solo meri elementi di sfondo: un buon punto di partenza per riflessioni e approfondimenti in classe sui paesaggi montani e sul rispetto per la natura, per riavvicinare i bambini di oggi a un paesaggio naturale non semplicemente studiando “le caratteristiche della montagna” sul libro di testo, ma cercandole fra le righe (e, perché no?, con una bella gita magari!) mentre si legge una storia piacevole, abbinando a quel paesaggio le emozioni che la lettura suscita.

La cecità del protagonista offre ulteriori spunti di riflessione, sul tema della disabilità sicuramente, ma ancor di più sull’importanza dei sensi. Nel romanzo, infatti, narrato dal punto di vista del ragazzino, si trovano spesso descrizioni di paesaggi e avvenimenti attraverso sensi diversi dalla vista, percepiti come li percepirebbe appunto una persona cieca.

Mettersi nei panni dell’altro, imparare a osservare il mondo che ci circonda non solo con gli occhi, conoscere un paesaggio naturale “vivendolo” attraverso la storia… questa lettura sarà un’esperienza nuova anche per voi adulti, e come insegnanti vi accorgerete dei molti spunti che vi potrà offrire in classe!

Giuseppe Festa, Cento passi per volare, Salani editore, Milano, 2018, euro 12,90.

Valeria Zanolin

Temi importanti: giustizia, equità, conflitto.

Quest’anno nella mia scuola abbiamo trattato il tema della “giustizia” economica e sociale. Gli albi illustrati ci hanno aiutati ad affrontare questo argomento. Uno che ha catturato l’attenzione e l’interesse dei bambini e delle bambine è stato l’albo Due a me, uno a te di Jörg Mühle..

È la storia di un orso e una donnola alle prese con la divisione di tre funghi, trovati dall’orso e cucinati dalla donnola. I battibecchi che nascono per l’attribuzione delle quantità ai due è esilarante e incalzante: ognuno porta le motivazioni per cui dovrebbe ricevere una porzione più grande, fino all’intervento risolutivo di una volpe che lascerà spiazzati i due protagonisti.

“Io farei venire a tavola anche la volpe, così sono tre e mangiano tutti uguali”, mi ha detto Roberto durante una conversazione nel cerchio, luogo di scambio quotidiano nella mia sezione eterogenea. La discussione sulle possibili soluzioni, tra applicazioni dei concetti di equità, gusti personali e necessità è durata quasi un’ora ed è proseguita per giorni, tra le difficoltà classiche della gestione della parola in un gruppo di bambini e bambine così piccoli (3-4 anni, scuola dell’infanzia). Le domande stimolo sono state diverse, tutte afferenti ai concetti di giustizia, equità, conflitto e ricerca di soluzioni alternative argomentate.

Questo libro è un esempio perfetto di come uno stimolo di qualità (le immagini sono molto caratterizzanti e il posizionamento del testo mostra perfettamente l’incedere delle rivendicazioni e delle motivazioni dei protagonisti) possa portare a riflessioni impensate anche per i bambini e le bambine più piccoli, in un continuo dialogo con l’adulto, guida e ascolto, e con i coetanei: le argomentazioni portate a sostegno delle tesi circa la risoluzione dei problemi posti a partire dal racconto hanno stupito noi adulti, meravigliati da tanta capacità creativa e riflessiva.

Il prossimo passo è cercare di applicare nella vita reale le soluzioni “giuste” individuate. Per imparare questo, però, c’è una vita intera.

Jorg Muhle, Due a me, uno a te, Terre di mezzo editore, Milano, 2019,euro 12,90.

Pia Basile

I Disegnatori di Tutte le Cose

« Le farfalle non pesano quasi niente. Sono leggere. Sono appena come lo sfolgorio della luce del sole, come se al sole bruciassero gli occhi e battesse le palpebre mandando raggi gialli e rossi. Si potrebbe anche pensare che sono starnuti dell’arcobaleno… o frammenti che se ne staccano quando l’arco non è completo… Molto tempo fa le farfalle non esistevano. I Disegnatori di Tutte le Cose avevano il permesso di disegnare gli animali del Regno Animale e, separatamente, i fiori, i frutti e le piante del Regno Vegetale. C’era però tra i disegnatori, un giovane irrequieto che si chiamava Odaer, molto ingegnoso e sempre intento a costruire con le mani. Lui e un gruppo di amici si riunivano in segreto in una grotta in mezzo al bosco e discutevano di tutto ciò che si sarebbe potuto creare se i Disegnatori di Tutte le Cose fossero stati più trasgressivi e intraprendenti. “Un albero che canti come un uccellino oppure…” diceva Odaer. Ma il sogno più ambito al quale pensava giorno e notte era…..»

Gioconda Belli, autrice nicaraguense e Wolf Erlbruck, illustratore tedesco, hanno costruito insieme questa storia di personaggi strampalati e teneri, cocciuti e sognatori, con a capo il fantasioso Odaer. Il loro sogno segreto – sfidando l’armonia del cosmo e le leggi della Creazione poste dall’Anziana Custode, capo dei Disegnatori di Tutte le Cose – è dare forma a qualcosa di bello come un fiore ma che sappia volare come un uccello. Tentativi, trasgressioni e avventure si susseguono tra le pagine colorate di questo libro di grande formato che invita, tra le righe, alla leggerezza, alla creatività e alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi. Non ci sono, nel testo, risvolti morali o moralistici; è scritto con grazia e illustrato con tavole allegre e ironiche. Da leggere tutto d’un fiato perché sembra proprio esaudire il desiderio perentorio di Odaer: «Io voglio qualcosa che dia felicità!»

Gioconda Belli, Wolf Erlbruck illustratore, La fabbrica delle farfalle, Edizioni E/O, Roma 1997 euro 12,90.

Giuliana Manfredi

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«Maè, posso leggere?»

Fare inclusione attraverso il racconto e il gruppo-classe

Abbiamo ricevuto dal Gruppo Fiorentino del MCE questa testimonianza di grande valore, non solo perché racconta l’importante risorsa rappresentata dalla cooperazione tra i bambini, ma anche quanto sia fondamentale e insostituibile quella tra gli adulti che educano.

Nel video, di cui riportiamo il link più in basso, Luna Pacifici, insegnante di sostegno in una piccola scuola primaria della Maremma toscana, documenta il percorso di inclusione affrontato con le sue colleghe e tutti gli alunni. E non dimentica di ringraziare il MCE e il nostro volume «Chi ben comincia…» Parlare-scrivere-leggere a scuola!

Per ascoltare e vedere le immagini cliccate sul seguente link: https://www.facebook.com/MCEFirenze/videos/445989023919287

Clicca sull’immagine per andare alla scheda del libro
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Parole per costruire Diritto alla Lingua

Qui sotto la registrazione del convegno Chi ben comincia, a cui hanno partecipato il professor Giuliano Franceschini e la professoressa Lilia Andrea Teruggi. Chi non avesse potuto partecipare o volesse riascoltare alcuni passaggi clicchi sull’immagine. Per seguire la ricerca e le altre iniziative del Gruppo Nazionale Lingua MCE, si colleghi al seguente sito: Parole per Costruire Diritto alla Lingua.

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Ancora sull’educazione linguistica

Su tre titoli di educazione linguistica pubblicati nella collana di ebook RicercAzione del MCE vale la pena, a mio avviso, porre attenzione da parte degli insegnanti di scuola primaria (ma non solo).

Scrivere insieme, Come si impara a leggere e scrivere, Rami di uno stesso albero trattano argomenti tra cuisi potrebbe tracciare un filo rosso di continuità, poiché tutti e tre si soffermano su temi-chiave del pensiero pedagogico e della didattica MCE: la lingua, l’ascolto e la parola scritta come strumento potente per la costruzione dell’identità e della socialità, per cui l’obiettivo primario dell’insegnante è senz’altro il «Dare tutti gli usi della lingua a tutti» come auspicato da Tullio De Mauro. Nel primo dei tre volumetti gli autori, Vretenar e Cavinato, offrono riflessioni ma soprattutto indicano pratiche di scrittura e, in particolare, esempi di come si costruisce e si mette a punto, correttamente, un testo collettivo, ricordando come questa modalità sia stata praticata fin dalla scuola di Barbiana, da don Milani.

Campolmi, nel secondo libro, propone strategie sperimentate che favoriscono, nel bambino, un approccio felice e motivato alla scrittura e alla lettura, secondo un “metodo” naturale, a partire dai primissimi anni. L’educazione linguistica, afferma, si costruisce attraverso molteplici attività che affinano la capacità d’uso di registri linguistici differenti:

lettura; “taglia, incolla e costruisci”; storie per il giornalino;

disegno; filastrocca a memoria; problemi; conferenze;

messa a punto scritta di progetti; relazioni di semplici esperimenti scientifici in classe…

Nel terzo libro Bottazzi ci “impone” una riflessione su quanto sia importante predisporre a scuola momenti di ascolto e di narrazione, e indica, a tal fine, attività interessanti e ripetibili praticamente in tutti i contesti scolastici.

I riferimenti teorici, e anche pedagogici, per tutti e tre i libri sono noti e qualificati: De Mauro, appunto, e Dewey, Ferreiro, Teberosky, e su questi le indicazioni bibliografiche suggerite dagli autori sono sicuramente utili.

Di certo è molto significativa la citazione che Bottazzi riporta ad apertura di uno dei capitoli:

«Forse noi siamo le parole che raccontano quello che siamo.»

Eduardo Galeano, Il libro degli abbracci

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L’educazione linguistica è innanzitutto un valore politico, civile, etico e, poi, di tipo logico.

Il professor Giuliano Franceschini (Università di Firenze), co-autore del libro e e relatore al convegno del 15 Maggio su L’educazione linguistica nelle Indicazioni nazionali e internazionali, ne dialoga con Daniela Becherini della Redazione Quaderni MCE.

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