Nella collana RicercAzione è appena uscita la nuova edizione di un classico del MCE: L’avventura di Hula-Una storia nella Preistoria.
L’autore è Lando Landi, che è stato maestro a Scuola Città Pestalozzi di Firenze e docente di Didattica della Storia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’università fiorentina.
Landi ha scritto questa storia immaginaria per suscitare nei bambinil’interesse verso la preistoria. «La vicenda non è reale, ma il contesto, le “strutture”, gli indizi, i personaggi… potrebbero essere realmente parte di una realtà preistorica, e sono desunti da informazioni, documenti, studi di cui, a oggi, le scienze umane e l’archeologia dispongono.».
Nella preparazione del libro l’autore si è ampiamente giovato del suo vissuto di insegnante, delle esperienze fatte durante la conduzione di laboratori e corsi di formazione per insegnanti, delle competenze acquisite nel campo dell’archeologia sperimentale e delle osservazioni sul comportamento degli animali, secondo la sua esperienza di fotografo naturalista.
Una pubblicazione che ci offre l’occasione per riflettere su come oggi nelle scuole gli insegnanti usino la narrazione durante i loro percorsi di didattica della storia. Con quali metodi e a quale storia viene data priorità?
Aspettiamo i vostri interventi a commento di questo articolo! L’invio della documentazione dei vostri lavori ci aiuterà a creare un gruppo cooperativo di riflessione e di lavoro. Un percorso di studio condiviso.
Clicca sull’immagine per andare alla scheda del libro.
Inviateci la documentazione dei lavori sulla Shoah che avete realizzato!
Immaginiamo che in questi giorni con i vostri alunni abbiate lavorato sulla Shoah. Ognuno avrà scelto di farlo secondo il proprio progetto educativo e scegliendo gli strumenti più adatti alla propria classe: film, video, testimonianze dirette… Presto il tempo consegnerà a noi, nati decenni dopo, il compito di documentare quell’episodio buio dell’umanità, in modo ricco e puntuale.
Una responsabilità che non possiamo rifiutare per garantire ai più giovani la capacità di individuare, leggere e rifiutare i soprusi e le violenze che ancora oggi uomini e donne praticano su altri uomini e donne.
L’invio della documentazione dei vostri lavori ci aiuterà a creare un gruppo cooperativo di riflessione e di lavoro. Un percorso di studio condiviso.
Come redazione MCE iniziamo mettendovi a disposizione il lavoro fatto da un maestro MCE, Daniele Zuccato, in alcune classi quinta a Venezia.
Il lavoro parte dalla lettura del libro di Ferruccio Neerman “Infanzia rubata. Storia vissuta di un bambino ebreo”. Ferruccio e sua sorella Olga erano due fratelli ebrei e si salvarono dalle persecuzioni razziali rifugiandosi con la famiglia in malga Boscosecco, nel comune di Roana. I due ragazzi di 17 e 13 anni, fuggirono da Venezia con altri parenti e amici e rimasero nascosti nella malga dall’autunno del 1943 alla primavera del 1944. A condurli nella malga ed a fargli da angelo custode fu Costante Martello, una guardia forestale di Cesuna che i Neerman hanno proposto come un Giusto tra le Nazioni a Gerusalemme.
Il 2 giugno 1951 durante un convegno di insegnanti tenuto presso la scuola italo svizzera Remo Bordoni di Rimini, nasce la Cooperativa della Tipografia a Scuola che in seguito prenderà il nome di Movimento di cooperazione educativa.
A Wikiradio-radio3: Le origini del Movimento di cooperazione educativa con Vanessa Roghi