Milleunlibro-Ottobre 2022

La poesia

Ci tuffiamo nella poesia?

La poesia si rivela come un linguaggio immediato, che riesce a toccarci in profondità anche solo con poche parole.

Affrontare un laboratorio di poesia nella scuola può significare non solo dare spazio alla bellezza delle parole che sentiamo fluire nei testi dei grandi poeti, leggere e ascoltare poesie per il solo piacere di farlo, ma anche creare le basi per “fare poesia”.

Questo tipo di linguaggio infatti crea  spazio anche per chi di parole ne ha ancora poche: i migranti, i bambini all’inizio del loro percorso scolastico, i disabili. La poesia ha le sue regole, è vero, ma allo stesso tempo consente di rompere gli stereotipi, di scrivere frasi forse incomplete da un punto di vista sintattico, ma assai ricche di senso. 

All’inizio potranno essere costruzioni collettive, o suggestioni visive o sonore – quadri, foto, musiche, parole in assonanza o contrasto… – attraverso cui l’insegnante stimola la creazione e fornisce le strategie,  le regole, il senso del ritmo… poi, via via i ragazzi e i bambini si approprieranno delle tecniche e nello stesso tempo, se siamo riusciti a trasmetterlo, assaporeranno il gusto di esprimersi in modo più libero, giocoso. La lingua, crediamo, debba essere soprattutto piacere di comunicare e di emozionare. Ci farà piacere conoscere e far conoscere le vostre esperienze, proposte… testi poetici delle vostre classi. E se non siete pronti per un laboratorio, potete  intanto offrire ai vostri alunni la voce dei poeti, che aiutano a vedere il mondo con occhi nuovi. Ecco di seguito alcuni consigli. Buona lettura!

Ersilia Zamponi, I draghi locopei, Einaudi, Torino 2017

Il titolo, anagramma di “ giochi di parole”, ci introduce immediatamente nello spirito ludico con cui l’autrice avvicina i ragazzi della scuola media alla lingua italiana, alle sue regole e potenzialità.

Un libro ricco di spunti e idee concrete per  proporre esercizi e riflessioni sulla lingua, smontandola e rimontandola come in un gioco ; un  invito al divertimento ottenuto  stimolando la freschezza e la leggerezza  che abitano in ciascuno di noi, come  strumenti di creazione e di comunicazione.

Giochi di parole appunto, e di senso che muta, sorprendendo anche i giocatori stessi. Questo testo sa essere un’ efficace guida per ogni insegnante che voglia far scoprire con gioia ai ragazzi la potenza della parola.

Consigliato a docenti di scuola primaria /secondaria di primo grado.

Antonella Bottazzi

Ersilia Zamponi e Roberto Piumini, Calicanto – Einaudi, Torino 2008

L’esperienza, ben  documentata dall’autrice, è quella di un laboratorio di analisi e creazione di poesie condotto da Ersilia Zamponi ( autrice del sopracitato “ I draghi locopei”)  prendendo spunto da poesie di Roberto Piumini ( poesie che parlano di poesia). Un modo per parlare di sé, quasi un’autobiografia con utili indicazioni come: «Prova a fare il tuo autoritratto disegnando e scrivendo: traccia i lineamenti del viso e descrivi ogni sua parte con metafore

“ E prima di prendere carta

prendi penna.

Penna di falco o di cigno

penna  di pollo, penna

con pancia piena

di inchiostri azzurri e neri

e di ogni colore tranne quello che

della carta su cui scriverai.

Prendi penna che punga

la carta e la mano che lasci

un segno netto e lungo e sottile

che non vi inciampi la formica

ma cada

proprio nel punto dove il mondo

ride. Dunque

un segno che sfiori

che tiri

che tenga.

Roberto Piumini

Consigliato a docenti di scuola primaria e secondaria

Antonella Bottazzi

Chiara Carminati, Fare poesia con voce, corpo, mente e sguardo – Lapis, Torino 2019

«Fare poesia è creare un luogo in cui immergersi nelle parole; fare poesia è darsi il tempo di ascoltare il proprio respiro; fare poesia è un modo per parlare e per sentire con tutti i sensi e in molti sensi…» Per introdurre i bambini alle potenzialità espressive del linguaggio poetico attraverso giochi di suoni, di forme, con esercizi di voce e di lettura, con alfabeti figurati, calligrammi, acrostici, giochi di rime e tanto altro, per imparare sorridendo.

Consigliato a docenti di scuola primaria e secondaria

Marina Sirotti

Poesie di ghiaccio - Vivian Lamarque - copertina
Vivian Lamarque, Poesie di ghiaccio – Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, Trieste 2004

Un’autrice che con le sue poesie arriva dritto al cuore, con la semplicità di una bambina,  con  profondità e consapevolezza di donna matura. In questo piccolo libro sono racchiuse emozioni di freddo, gelo, tempeste, lupi e pettirossi che toccano le corde di grandi e piccini.

“Il mio fidanzato è un pettirosso

 abitiamo al settimo piano

quando dal cielo scende la neve

 di ramo in ramo ridiamo e ridiamo.

Vivian Lamarque

Consigliato a  adulti e bambini di ogni età

Antonella Bottazzi

Roberto Piumini, Io mi ricordo – Nuove edizioni Romane, Roma 2010

Una raccolta di poesie che fanno pensare, costruite assemblando parole leggere. Pagine dove puoi incontrare ricordi, paure, classi come bimboteche… e dichiarazioni d’amore  inusuali dove a guardar bene c’è qualcosa di speciale:  nella bassa Vanessa che può sparire nell’erba falciata  come  nella alta Mafalda che può dare briciole ai pulcini dell’aquila…

Consigliato a tutti i bambini a partire dai 7 anni

Marina Sirotti

Sabina Colloredo, Il bosco racconta – Einaudi Ragazzi, San Dorligo della Valle, Trieste 1999

Poesie di natura che hanno per protagonisti  piante e animali ; parlano in prima persona e si raccontano a chi sa ascoltare.

Provate a leggerle senza il titolo, ai bambini piacerà tentare di indovinare chi parla ; possiamo così dare l’avvio ad una discussione anche sul piano scientifico e un successivo approfondimento.

Consigliato ai bambini dai 5 anni in poi

Antonella Bottazzi

Bernard Friot e Arianna Papini, Voglio scrivere una poesia – Nord-Sud Edizioni, Milano 2017

Questo albo illustrato è un invito a guardarci intorno con occhi nuovi, scoprendo la poesia nelle cose di ogni giorno. Un albo molto utile come punto di partenza per fare poesia insieme ai nostri alunni. Molto evocative le illustrazioni di Arianna Papini.

Consigliato per bambini dagli  8 anni in su

Antonella Bottazzi

Bruno Tognolini, Mal di pancia calabrone. Formule magiche per tutti i giorni – Nord-Sud Edizioni, Milano 1995

Formule magiche in rima per cacciare molti mali. Mal di pancia, raffreddore, brutti sogni, zanzare… piccole poesie per sdrammatizzare e curare e poi, chissà… provare a inventarne altre contro altri malanni. 

Bruno Tognolini , con intelligenza e lievità, sa suscitare sorrisi.

«Contro gli spot della televisione

Specchio stregato di puzza di piedi

Non sono scemo come tu credi

Nel bosco magico io non ci vengo

E se non la smetti ti spengo.»

 Bruno Tognolini

Consigliato a bambini dai 5 anni

Antonella Bottazzi

Chiara Carminati e Bruno Tognolini, Rime chiaro scure – Rizzoli, Milano 2012

Poesie doppie, ora scure ora chiare, nell’alternarsi dei due poeti che giocano a specchio con le parole, scambiandosi i ruoli.  Un gioco da proporre in coppia?

Delicate illustrazioni in bianco e nero di Pia Valentinis.

Settembre

 E settembre arriva adesso
con la sua faccia cattiva
con le belle sue giornate
a portarmi via l’estate.


E settembre arriva adesso
con la frutta viva addosso
marmellate ci prepara
e l’autunno mi regala.

Consigliato per bambini da 8 anni

Antonella Bottazzi

Silvia Geroldi e Serena Viola, Haiku. Poesie per quattro stagioni più una – Lapis, Torino 2017

Poesie che fotografano le stagioni con l’immediatezza e la semplicità di questa particolare forma poetica.  Può essere l’ input per esercizi con i ragazzi, divertenti e molto funzionali dal punto di vista della riflessione sulla lingua e sulla capacità di generare immagini con poche parole, ma ben mirate.

«Tra mille ombrelli

Solo noi bambini

Guardiamo il cielo.»

Silvia Geroldi

Consigliato a bambini da 10 anni in poi

Antonella Bottazzi

Alessandro Riccioni e Vittoria Facchini, Mare matto – Lapis, Torino 2016

Poesie in rima che hanno per protagonisti gli abitanti del mare. Illustrazioni originali.

Tartaruga

«Son più belle da vecchie

 le tartarughe

occhi saggi, tranquilli

e tantissime rughe. »

Alessandro Riccioni

Consigliato a bambini dai 6 anni 

Antonella Bottazzi

Jean Pierre Simeon e Oliver Tallec, Questa è la poesia che guarisce i pesci – Lapis, Torino 2005

Cos’è la poesia? Un bambino non lo sa e va in cerca di una risposta, serve al suo pesciolino malato. Lo chiede alle cose e poi alle persone, e ciascuno dà una risposta diversa. La nonna dice che una poesia è quando rigiri le parole da cima a fondo e hop! Diventa un nuovo mondo  La panettiera dice che la poesia è calda come il pane… Un bellissimo albo illustrato da cui si può partire per chiedere ai bambini stessi cos’è una poesia. E poi magari dopo aver donato poesie ai frequentatori del parco vicino alla scuola, concludere l’esperienza con pane caldo offerto dal fornaio.

 «Mi ha fatto ridere il signore quando gli ho chiesto se voleva ascoltare  una poesia, lui diceva di sì mentre stava camminando forse  pensava  di dovere pagare.» Giacomo 

Consigliato per bambini  da 6 anni

Marina Sirotti

Mario Lodi (a cura di), La natura – Editrice Piccoli, Milano 1989

Questo testo raccoglie poesie di poeti adulti, ma soprattutto  poesie di bambini. Create in classe, dal lavoro di Mario Lodi con i suoi alunni. Questi bambini riescono ad  esprimere desideri, felicità, dolore, partendo dalle occasioni  che si presentano nella vita quotidiana di scuola. Mario Lodi racconta e dimostra come con alcune semplici tecniche come lo spostamento  di parole e pezzi di frasi che possono abbellire il pensiero, sostituzioni che possono creare un ritmo, anche i bambini possono FARE POESIA. Il libro fa parte di una piccola collana in cui sono presenti la fantasia, la pace e la guerra, i sentimenti.

Consigliato per bambini da 6 anni

Marina Sirotti

Donatella Bisutti, L’albero delle parole – Feltrinelli, Milano 2009

Circa 200 pagine che raccolgono grandi poeti di tutto il mondo, con biografie introduttive : chiare, comprensibili, arricchite da aneddoti curiosi. Tante poesie  che puoi utilizzare come una bella risorsa  a cui attingere nelle occasioni speciali o nei momenti di quotidiana meraviglia. Per parlare del vento ecco “ Bussò il vento” di Emily Dickinson, per raccontare di uccelli e libertà ecco “ Per fare il ritratto di un uccello” di Jacques Prevert…

Consigliato per bambini  da 8 anni

Marina Sirotti

Donatella Bisutti, Le parole magiche – Feltrinelli, Milano 2008

Un libro diventa la bacchetta magica che trasforma una parola in un’altra, e una cosa in un’altra. Il libro va alla scoperta di una fisicità delle lettere e delle parole. Le consonanti e le vocali oltre a una forma hanno un carattere: possono pungere, gridare o sussurrare. Per vedere se una parola è magica bisogna ascoltarla, guardarla, e magari toccarla e annusarla. 

Consigliato a bambini da 8 anni

Marina Sirotti

Juan Ramòn Jiménez, Platero e io – Passigli Editore, Bagno a Ripoli, Firenze, 2022

Il dialogo tra un poeta e il suo asino in  un libro che non si dimentica, un vero capolavoro.  Tenero e potente. Storia di amicizia e solidarietà, narra dell’uomo anche quando è l’asino a parlare.

Consigliato ad adulti e ragazzi

Antonella Bottazzi

Roberta Passoni, Dove abita la poesia? Un viaggio nella scuola primaria tra letteratura e teatroElse Edizioni

Un libro che racconta un’esperienza di lavoro nelle ultime classi di scuola primaria, esperienza cominciata con un dono circondato da un alone di mistero, per riagganciare i bambini e i loro pensieri dopo la pausa estiva. Roberta Passoni prepara accuratamente un contesto, una situazione, in cui i bambini stessi saranno attori protagonisti. Un percorso che coinvolge grandi autori come Majakovskij, Klee, Leopardi… biografie scritte dai bambini stessi. Con opere in versione integrale,  e non ridotte e semplificate, i bambini sanno confrontarsi e cogliere emozioni.

Consigliato da Marina Sirotti

“Fare poesia a scuola fa bene ai bambini…”

Una diversa prospettiva sulla poesia.

Quando si fa poesia a scuola, si lavora sulla creatività del linguaggio ma non solo.

La parola diventa un vero e proprio materiale da scoprire, indagare, riflettere e anche manipolare come un oggetto  poetico che ha forma, colore, ritmo, suono, movimento, musicalità, con il quale poter giocare e scoprire relazioni sempre nuove. É il pensiero metaforico che mobilita il linguaggio ed esprime “immagini linguistiche”  per  capire la realtà e varietà di mondi possibili o impossibili. E costruisce  nello stesso tempo un atteggiamento critico per cogliere la molteplicità dei significati che costituiscono la complessità e il senso della vita.

Si fa quindi anche un lavoro importantissimo non solo sul piano letterario-linguistico ma anche sul piano del pensiero logico e del pensiero analogico che sono le due forme di conoscenza per leggere, decodificare, capire il mondo. La poesia utilizza le due forme di pensiero, spesso presentate in forma dicotomica, ricostruisce e ricompone  la dialettica tra emozione e conoscenza che fa parte in senso antropologico dell’uomo perché individua il legame tra libertà della parola e libertà di pensiero.

Quale didattica intorno al lavoro sulla poesia e sul  linguaggio poetico?

Una pedagogia dello stimolo che attraverso la parola in libertà, porta ad evocare, cogliere e narrare in contesti quali “il laboratorio di poesia”, intrecci e interconnessioni con oggetti, immagini, movimenti, musica…e tutte le forme diverse dell’espressione artistica. Ma anche racconti, esperienze, memorie, ricordi, vissuti; anche idee, opinioni, pensieri, punti di vista intorno ad un tema che ci ha coinvolto a livello di gruppo: in questo senso la poesia collettiva è un’esperienza significativa per condividere idee, pensieri, emozioni sui quali confrontarsi.  E’ un vero e proprio lavoro di ricerca sul piano sia del significato che del linguaggio per esprimere  produzioni  autentiche e ricche di senso. “Facendo poesia”, inoltre, si scoprono anche i processi  di costruzione della “poesia degli altri”: le relazioni che intercorrono tra gli elementi del testo e il significato più autentico del messaggio che vogliono comunicare.

Come afferma il poeta L.Ferlinghetti: “…Una poesia sta in una pagina singola ma può riempire un mondo…”   

Laura Lemmi MCE Gruppo nazionale lingua

clicca sull’immagine per andare alla scheda del libro

«La poesia rivela il suo carattere di linguaggio in azione e riconquista una delle funzioni più interessanti del linguaggio poetico anche sul piano didattico: il potere di creare mondi, di generare idee, emozioni, concetti, associazioni che prima non esistevano e sui quali ci si ferma a ragionare e riflettere.» (Campolmi B., Di Credico A., Vretenar N. (a cura di), Chi ben comincia. Parlare-scrivere-leggere a scuola, Asterios, Trieste 2020, pp. 49).

Il primo festival internazionale di poesia per bambini e ragazzi in Italia

Il festival nasce nel 2019 a Castel Maggiore, alle porte della bassa bolognese, dalla collaborazione tra Grazia Gotti (Accademia Drosselmeier) e Chiara Basile (libreria Lèggere Leggére), entrambe cittadine di Castel Maggiore.

Bambini e ragazzi, poeti che scrivono per loro, illustratori, insegnanti, appassionati di poesia del nostro Paese e di tutta Europa: il Junior Poetry Festival è un posto per voi.

Seguitelo sul suo sito: www.juniorpoetryfestival.it/ e sull’account facebook.

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Milleunlibro – Anteprima: narrazioni per l’estate

Le fiabe: magia, meraviglia, mondi da scoprire…

Per questa nuova sezione del blog – che a imitazione delle Mille e una notte di Sherazade abbiamo voluto intitolare Milleunlibro –  vorremmo fare proposte di libri per bambini ma anche per adulti: libri piacevoli, interessanti, coinvolgenti.

Quindi, pensiamo, niente di meglio che iniziare, per insegnanti e genitori, con un libro sulla fiaba, intitolato proprio Sulla fiaba, scritto da un autore amatissimo e conosciuto: Italo Calvino.

Si tratta di un piccolo libro, prezioso per le informazioni e le riflessioni su questo mondo magico che non cessa di affascinarci a tutte le età.

Nella lucida e sapiente Introduzione Mario Lavagetto, critico letterario e fine studioso dei maggiori autori della nostra letteratura, mette in luce gli aspetti rilevanti della ricerca e della riscrittura di Calvino nella “costruzione” della raccolta di fiabe della tradizione italiana, orale e scritta, pubblicata a metà degli anni Cinquanta del Novecento.

Una affermazione sorprendente che Lavagetto cita da Calvino è che «Le fiabe sono vere. Prese nella loro ripetuta e sempre varia casistica delle vicende umane, sono una spiegazione generale della vita, sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna…»

Calvino allora si addentra nel variegato mondo della fiaba vera e propria, del racconto magico e misterioso, attingendo dalla tradizione popolare e colta di quasi tutte le regioni italiane, trascrivendo, confrontando le varianti delle fiabe, integrando con discrezione dove rilevava punti oscuri.

Sulla fiaba è un libriccino importante per gli insegnanti che vi potranno trovare – oltre ai capitoletti sulla tradizione popolare toscana e siciliana, oltre alle informazioni sulle fiabe classiche idei Grimm, e di Perrault – innumerevoli idee e proposte per progetti didattici, opportunità per proporre ai bambini narrazioni, giochi linguistici e “magie”: materiali di riflessione e di indagine come la mappa delle metafore, con preziose citazioni tratte dai testi delle fiabe.

Un libro che nella biblioteca dell’insegnante, nella sua cassetta degli attrezzi, come lettura per l’estate, non può certo mancare.

Italo Calvino, Sulla fiaba, a cura di Mario Lavagetto, Einaudi, Torino 1988, (ora anche in formato kindle, euro 6,99).

Giuliana Manfredi

Un libro per immaginare, vedere, realizzare

Un invito a chi ancora non avesse letto questo classico di Calvino: non esitate, leggetelo per il gusto di leggerlo, lasciandovi trasportare, nella quiete delle vostre vacanze. Sognerete città impossibili, a volte spiazzanti, spesso auspicabili. E chissà, dopo la lettura vi coglierà forse il desiderio di condividere alcune di queste visioni con i vostri alunni, trasformandole in input per riflessioni interiori o nutrimento per menti e mani che potranno tentare di visualizzale e realizzarle attraverso la pittura, la manipolazione di creta o altri materiali.

Così anche la topologia, lo studio della geografia potrebbero prendere l’avvio da qui, attraverso un viaggio immaginifico, condotti dalla fervida mente dello scrittore.

Italo Calvino, Le città invisibili, edizioni Mondadori, 1972, euro 12,50.

Antonella Bottazzi

Un libro tira l’altro…

Raccontare, raccontarsi. Per docenti ed educatori.

La mancanza di ascolto di bambini e ragazzi è uno dei
grandi problemi che ha sempre avuto la scuola: si riesce ad
affrontarlo, e talvolta a risolvere, solo quando noi insegnanti
scopriamo e ci rendiamo conto di quanta ricchezza ciascun
allievo possieda, e quanto possa essere rilevante l’apporto che ciascuno può dare nell’avvicinare gli oggetti di conoscenza che proponiamo in classe.

«La conoscenza dell’uomo – sostiene Italo Calvino – passa
necessariamente attraverso la conoscenza di se stessi». Quindi
imparare ad ascoltare con attenzione chi abbiamo di fronte
ogni giorno è una delle qualità che noi insegnanti dovremmo
tenere in maggior conto e curare con più attenzione, perché
dovrebbe far parte della nostra cassetta degli attrezzi.
Il Movimento di Cooperazione Educativa ha sempre dato
grande valore all’ascolto e alla narrazione. Questo libro narra
l’esperienza particolare di Modena, dove un nutrito gruppo
di insegnanti ricerca da parecchi anni intorno alla narrazione
orale. L’autrice, che di questo gruppo fa parte, è un sicuro
testimonial di questa ricerca, di cui propone qui esperienze
replicabili (e reinventabili) in molte altre situazioni scolastiche.

Antonella Bottazzi, Rami di uno stesso albero. Intorno alla narrazione orale, Collana MCE RicercAzione, Roma 2021, (ebook acquistabile nei diversi formati su tutti gli e-store, anche con Carta del docente, € 3,99).

Antonella Bottazzi

Chi ben comincia … inventa storie

Le storie, si sa, affascinano i bambini.  Non c’è bimbo-terremoto che non si sia incantato, almeno qualche volta, ad ascoltare una storia letta da una voce amica o a seguire un cartone con le avventure del suo eroe preferito.

E se bambini e bambine le scrivessero, le storie, se ne inventassero loro di nuove, se provassero la grande emozione della scrittura creativa?

Difficile? Traguardo cui solo pochi possono arrivare? Niente affatto. La formazione linguistica che l’MCE propone ha come fine proprio lo sviluppo delle capacità linguistiche di tutti e tutte in modo che ciascuno/a possa usare la lingua per comunicare efficacemente e anche per dare parole all’immaginazione, ai sogni, all’invenzione di storie. In particolare la pratica del testo libero, caposaldo della pedagogia cooperativa, consente, fin dall’inizio del percorso scolastico, di elaborare e condividere scritture personali e creative.

Ne parla un piccolo libro ‘Chi ben comincia – Parlare scrivere – leggere a scuola’ che cerca di aiutare gli/le insegnanti a riflettere sull’ importanza di un’educazione linguistica attiva, di un metodo naturale, dal punto di vista della formazione dell’identità e della capacità di comunicare, ma anche della capacità di usare la lingua per dare forma all’immaginazione e per inventare.

A cura di Bruna Campolmi, Annalisa Di Credico, Nerina Vretenar, Chi ben comincia, Collana MCE Narrare la scuola, Roma 2020, acquisto disponibile presso www.asterios.it e i diversi store.

Nerina Vretenar

Storia di montagna e di disabilità.

Un libro breve, scorrevole ma profondo, nel quale l’avventura sulle Dolomiti di un ragazzino cieco di 14 anni si intreccia con la storia di un cucciolo di aquila che viene rapito dai bracconieri. Realizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano, a colpire soprattutto nel libro è l’attenzione speciale che viene data alla montagna e alla natura, che sono davvero al centro della narrazione e non solo meri elementi di sfondo: un buon punto di partenza per riflessioni e approfondimenti in classe sui paesaggi montani e sul rispetto per la natura, per riavvicinare i bambini di oggi a un paesaggio naturale non semplicemente studiando “le caratteristiche della montagna” sul libro di testo, ma cercandole fra le righe (e, perché no?, con una bella gita magari!) mentre si legge una storia piacevole, abbinando a quel paesaggio le emozioni che la lettura suscita.

La cecità del protagonista offre ulteriori spunti di riflessione, sul tema della disabilità sicuramente, ma ancor di più sull’importanza dei sensi. Nel romanzo, infatti, narrato dal punto di vista del ragazzino, si trovano spesso descrizioni di paesaggi e avvenimenti attraverso sensi diversi dalla vista, percepiti come li percepirebbe appunto una persona cieca.

Mettersi nei panni dell’altro, imparare a osservare il mondo che ci circonda non solo con gli occhi, conoscere un paesaggio naturale “vivendolo” attraverso la storia… questa lettura sarà un’esperienza nuova anche per voi adulti, e come insegnanti vi accorgerete dei molti spunti che vi potrà offrire in classe!

Giuseppe Festa, Cento passi per volare, Salani editore, Milano, 2018, euro 12,90.

Valeria Zanolin

Temi importanti: giustizia, equità, conflitto.

Quest’anno nella mia scuola abbiamo trattato il tema della “giustizia” economica e sociale. Gli albi illustrati ci hanno aiutati ad affrontare questo argomento. Uno che ha catturato l’attenzione e l’interesse dei bambini e delle bambine è stato l’albo Due a me, uno a te di Jörg Mühle..

È la storia di un orso e una donnola alle prese con la divisione di tre funghi, trovati dall’orso e cucinati dalla donnola. I battibecchi che nascono per l’attribuzione delle quantità ai due è esilarante e incalzante: ognuno porta le motivazioni per cui dovrebbe ricevere una porzione più grande, fino all’intervento risolutivo di una volpe che lascerà spiazzati i due protagonisti.

“Io farei venire a tavola anche la volpe, così sono tre e mangiano tutti uguali”, mi ha detto Roberto durante una conversazione nel cerchio, luogo di scambio quotidiano nella mia sezione eterogenea. La discussione sulle possibili soluzioni, tra applicazioni dei concetti di equità, gusti personali e necessità è durata quasi un’ora ed è proseguita per giorni, tra le difficoltà classiche della gestione della parola in un gruppo di bambini e bambine così piccoli (3-4 anni, scuola dell’infanzia). Le domande stimolo sono state diverse, tutte afferenti ai concetti di giustizia, equità, conflitto e ricerca di soluzioni alternative argomentate.

Questo libro è un esempio perfetto di come uno stimolo di qualità (le immagini sono molto caratterizzanti e il posizionamento del testo mostra perfettamente l’incedere delle rivendicazioni e delle motivazioni dei protagonisti) possa portare a riflessioni impensate anche per i bambini e le bambine più piccoli, in un continuo dialogo con l’adulto, guida e ascolto, e con i coetanei: le argomentazioni portate a sostegno delle tesi circa la risoluzione dei problemi posti a partire dal racconto hanno stupito noi adulti, meravigliati da tanta capacità creativa e riflessiva.

Il prossimo passo è cercare di applicare nella vita reale le soluzioni “giuste” individuate. Per imparare questo, però, c’è una vita intera.

Jorg Muhle, Due a me, uno a te, Terre di mezzo editore, Milano, 2019,euro 12,90.

Pia Basile

I Disegnatori di Tutte le Cose

« Le farfalle non pesano quasi niente. Sono leggere. Sono appena come lo sfolgorio della luce del sole, come se al sole bruciassero gli occhi e battesse le palpebre mandando raggi gialli e rossi. Si potrebbe anche pensare che sono starnuti dell’arcobaleno… o frammenti che se ne staccano quando l’arco non è completo… Molto tempo fa le farfalle non esistevano. I Disegnatori di Tutte le Cose avevano il permesso di disegnare gli animali del Regno Animale e, separatamente, i fiori, i frutti e le piante del Regno Vegetale. C’era però tra i disegnatori, un giovane irrequieto che si chiamava Odaer, molto ingegnoso e sempre intento a costruire con le mani. Lui e un gruppo di amici si riunivano in segreto in una grotta in mezzo al bosco e discutevano di tutto ciò che si sarebbe potuto creare se i Disegnatori di Tutte le Cose fossero stati più trasgressivi e intraprendenti. “Un albero che canti come un uccellino oppure…” diceva Odaer. Ma il sogno più ambito al quale pensava giorno e notte era…..»

Gioconda Belli, autrice nicaraguense e Wolf Erlbruck, illustratore tedesco, hanno costruito insieme questa storia di personaggi strampalati e teneri, cocciuti e sognatori, con a capo il fantasioso Odaer. Il loro sogno segreto – sfidando l’armonia del cosmo e le leggi della Creazione poste dall’Anziana Custode, capo dei Disegnatori di Tutte le Cose – è dare forma a qualcosa di bello come un fiore ma che sappia volare come un uccello. Tentativi, trasgressioni e avventure si susseguono tra le pagine colorate di questo libro di grande formato che invita, tra le righe, alla leggerezza, alla creatività e alla perseveranza nel raggiungere gli obiettivi. Non ci sono, nel testo, risvolti morali o moralistici; è scritto con grazia e illustrato con tavole allegre e ironiche. Da leggere tutto d’un fiato perché sembra proprio esaudire il desiderio perentorio di Odaer: «Io voglio qualcosa che dia felicità!»

Gioconda Belli, Wolf Erlbruck illustratore, La fabbrica delle farfalle, Edizioni E/O, Roma 1997 euro 12,90.

Giuliana Manfredi

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