«Chi ben comincia… Parlare, scrivere, leggere a scuola» diventa un Convegno.


Il libro edito da Asterios per la Collana MCE Narrare la scuola, a cura di Bruna Campolmi, Annalisa Di Credico, Nerina Vretenar, si trasforma in occasione per parlare di educazione linguistica, in un momento davvero particolare in cui si sta ripensando alla scuola e alla didattica a scuola.
Il libro raccoglie molte e diverse voci che condividono l’importanza della lingua e della comunicazione in contesti positivi, significativi e partecipati. Le diverse scritture e esperienze restituiscono la visione di una scuola possibile, aperta alle domande e alle proposte dei bambini e delle bambine.
Il Convegno è promosso dall’Università degli Studi di Firenze (FORILIPSI) e dal gruppo MCE territoriale fiorentino.
Interverranno Giuliano Franceschini (Università di Firenze) “L’educazione linguistica nelle Indicazioni nazionali e internazionali” e Lilia Andrea Teruggi (Università Bicocca Milano)
“Alfabetizzazione iniziale: ipotesi e teorie linguistiche dei bambini”
Seguiranno un intervento del gruppo MCE che ha realizzato la pubblicazione e un dibattito che speriamo ampio.
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Grammatica e fantasia

Nerina Vretenar, insegnante di scuola primaria di grande esperienza, presenta alcune idee guida rivolte a insegnanti che vogliono superare le stanche ritualità scolastiche imperniate su regola /esercizio /verifica e su errore /correzione /sanzione.

Nerina Vretenar, insegnante di scuola primaria di grande esperienza, presenta alcune idee guida rivolte a insegnanti che vogliono superare le stanche ritualità scolastiche imperniate su regola /esercizio /verifica e su errore /correzione /sanzione. Propone spunti di riflessione su aspetti particolari della lingua corredati da proposte di lavoro concrete, brevi testi, frammenti, stimoli vari attorno a cui avviare in classe un lavoro di osservazione, riflessione, confronto.
Il libro indaga da una parte sulla natura della lingua, considerata non un oggetto da conoscere in astratto e/o un repertorio di ‘modelli’ da riprodurre, ma uno strumento prezioso che tutti gli esseri umani hanno il diritto di possedere e usare, uno strumento di comunicazione da affinare via via per adeguarlo ai bisogni comunicativi di ciascuno.
Dall’altra, il libro insiste sul ruolo fondamentale della metodologia e della didattica ritenendo che siano fondamentali, in tutti gli ordini di scuola, l’uso della lingua e l’osservazione-riflessione sulla lingua “in uso” stimolando un confronto di gruppo, in contesti in cui la classe è comunità di ricerca che costruisce il sapere.

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