Solo ginnastica?

Dal quotidiano “La Repubblica”

«Manovra, scuola: dal 2022 in quarta e quinta elementare arriva il maestro di ginnastica»
«Le scienze motorie diventeranno obbligatorie due ore a settimana. Le proteste dei laureati in Scienze della formazione primaria: «Così si frammenta l’istruzione».»

A fine Ottobre i media nazionali hanno annunciato che la manovra economica prevedeva l’introduzione delle scienze motorie come materia curricolare, quindi obbligatoria, almeno due volte la settimana nella scuola primaria. Sarà nominato un docente per le attività fisiche fornito di titolo idoneo e inquadrato nella classe di concorso “Scienze motorie e sportive nella scuola primaria”.

La sperimentazione inizierà a partire dall’anno scolastico 2022-2023 nelle classi quarta e quinta primaria. Se sarà ritenuta positiva sarà applicata immediatamente a tutte le classi del primo ciclo.

L’introduzione del maestro di ginnastica ha suscitato un vivo dibattito nel mondo della scuola e dell’educazione. Il Coordinamento Nazionale dei laureati e studenti in Scienze della formazione primaria (laurea quinquennale), hanno espresso il loro disaccordo con la campagna social #MAESTRINPALESTRA sottolineando che

«L’Educazione motoria nella scuola primaria deve essere interdisciplinare e inclusiva. Ai bambini servono docenti interdisciplinari, che, tra l’altro, oggi, hanno fatto già una preparazione in motoria e gioco. Così si frammenta l’istruzione primaria. I bambini hanno bisogno di pratiche inclusive, che prevedono la commistione e l’uso di più linguaggi e codici comunicativi e hanno il diritto di costruire gli apprendimenti e le relazioni educative con tempi distesi e non con orari frammentati e discipline separate.»

Leggendo e ascoltando i diversi documenti i punti critici più discussi e da risolvere sono: i maestri devono avere compresenza, co-progettazione e titolarità della disciplina, sia nel tempo modulare (24, 27 e 30 ore) sia nel tempo pieno di (40 ore).

Cosa ne pensate? qual è la vostra esperienza? Educazione motoria è solo ginnastica o anche altro? la ginnastica è sufficiente ai bambini per conquistare un rapporto positivo e sano con il proprio corpo? e il teatro? la danza? la musica? il gioco?

Come rendere efficace e coerente ai bisogni espressivi dei bambini la proposta del Ministero secondo voi?

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4 pensieri riguardo “Solo ginnastica?”

  1. Quando ho appreso della novità contenuta in finanziaria in merito all’educazione motoria
    nella scuola primaria con interventi di docenti di scienze motorie, ho apprezzato molto.  A
    Modena da tanti anni viene condotta una attività,  in collaborazione con scuole e Comune,
    che persegue lo scopo di valorizzare l’educazione motoria attraverso interventi di esperti di
    motoria che affiancano i docenti della primaria.  Nelle scuole di Castelnuovo e Montale
    abbiamo attuato una esperienza analoga. L’educazione motoria è fondamentale per
    l’educazione in senso lato, sia per sviluppare competenze motorie, che per abituare a un
    sano stile di vita, a relazionarsi con gli altri,  a portare a termine gli impegni,  ad essere
    persone più complete. È una vera e propria forma di intelligenza,  come sostiene Gardner. 
    Il fatto che sia condotta da persone formate sia nella materia che nella didattica della
    materia stessa e nell’essere educatori, ritengo fornisca un valore aggiunto.

    Davide Chiappelli ( ex dirigente di scuola primaria e secondaria)

  2. Sono una docente neo pensionata, per 42 anni ho insegnato nella scuola primaria , anche attività motoria.
    Per mio interesse personale ho frequentato moltissimi corsi di aggiornamento, prima relativi alla psicomotricità, poi all’educazione motoria, diventando, dopo il corso organizzato dal Ministero nel 1985, a mia volta formatrice per questa disciplina.
    Nonostante ciò, ogni volta che dovevo preparare una lezione di attività motoria, era necessario per me scandagliare nella mente e nei vari testi giochi o esercizi coerenti con gli obiettivi che mi ero posta.
    Penso e spero di aver fatto spesso proposte sensate e funzionali, ma quando, negli ultimi anni di lavoro, ha avuto la fortuna di avere giovani esperti preparati e competenti che facevano le proposte al posto mio, ho consta tatto quanto fosse per loro più immediata la capacità di calibrare difficoltà, graduare gli esercizi, modificare le proposte in relazione alle risposte del gruppo e dei singoli allievi.
    Certo, sono sempre le persone a fare la differenza, soprattutto in termini educativi e di relazioni, ma nella mia esperienza ho trovato sensibilità e attenzione anche verso gli alunni più fragili.
    Altro tema intorno al quale ho trovato grande attenzione è stato quello del fair play, fondamentale nella formazione sportiva dei ragazzi.
    Ciò che ritengo indispensabile tuttavia è l’affiancamento o quantomeno la collaborazione con i docenti di classe, predisponendo momenti specifici di confronto, programmazione e verifica. Di questo, mi pare, non si parla.
    Antonella Bottazzi ( docente di scuola primaria)

  3. Insegno nella scuola primaria e l’educazione motoria spesso è anche il luogo in cui attivo giochi cooperativi con il corpo e sessioni di yoga e consapevolezza di sé ( mindfulness), oltre a tanti giochi liberi in cui le classi, spesso proprio quarte e quinte si organizzano in libertà responsabile.
    L’introduzione dell’insegnante disciplinare rischia di secondarizzare ancora di più la scuola primaria e di questo non ne abbiamo bisogno.

  4. Insegno alla scuola primaria da qualche anno e nelle scuole in cui sono stata ho sempre visto esperti esterni condurre valide lezioni di educazione fisica. Concordo con chi afferma l’importanza della trasversalità delle discipline alla scuola primaria (come d’altronde dovrebbe essere in qualsiasi grado scolastico), perciò sarebbe fondamentale a mio parere la co-titolarità della disciplina, in modo che i docenti della classe possano progettare insieme percorsi di apprendimento comprendendo anche l’educazione fisica. Detto questo, penso che un insegnante di scuola primaria, vista la varietà di discipline che può insegnare, non possa essere esperto di tutto; e in particolare al giorno d’oggi, epoca in cui i bambini sempre più passano il tempo in attività statiche come i videogiochi, mi sembra che la presenza di persone competenti nell’allenamento del corpo sia una risorsa preziosa. Ciò che vedo invece come una grossa mancanza nella proposta del Ministero è l’aver preso in considerazione i soli esperti di scienze motorie, quando esistono anche altre discipline che mettono al loro centro il corpo: il teatro e la danza si basano sull’uso del corpo come espressione di sé e le Indicazioni Nazionali del 2012 fanno riferimento anche a tali discipline fra gli obiettivi di apprendimento dell’educazione fisica.

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