La grande impresa del capire

« Alberto [Manzi] la chiamava tensione cognitiva, ma è bene sia chiaro che i bambini con la tensione cognitiva non ci nascono!» Sono gli adulti e in particolare gli insegnanti, che coltivando come prima cosa la propria tensione cognitiva verso il mondo, possono permettere ai più giovani di costruirla senza tarpare le loro curiosità «spalmando risposte confezionate» alle loro domande.

«Non si tratta di fare scienza in modo nozionistico, ma di stimolare i ragazzi ad imparare a pensare e a sapere indagare su quello che c’è intorno… a costruire strategie di pensiero, ad alimentare la propria capacità di immaginazione, la stessa immaginazione che usano gli scienziati! ».

Durante il webinar Un modo di fare scienza, che si è svolto il 25 Gennaio, Maria Arcà, ricercatrice in biologia molecolare e, dal 1980, responsabile per il CNR del progetto di ricerca La formazione della conoscenza scientifica nella scuola di base, cerca di illustrarci in modo concreto l’approccio educativo maturato durante quel percorso a fianco del maestro Alberto Manzi e altre insegnanti. Una strategia didattica che guida i bambini a riflessioni non troppo diverse da quelle storicamente seguite dal pensiero chimico.

Clicca sull’immagine per andare alla scheda del libro

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Call for papers!

Inviateci la documentazione dei lavori sulla Shoah che avete realizzato!

Immaginiamo che in questi giorni con i vostri alunni abbiate lavorato sulla Shoah. Ognuno avrà scelto di farlo secondo il proprio progetto educativo e scegliendo gli strumenti più adatti alla propria classe: film, video, testimonianze dirette… Presto il tempo consegnerà a noi, nati decenni dopo, il compito di documentare quell’episodio buio dell’umanità, in modo ricco e puntuale.

Una responsabilità che non possiamo rifiutare per garantire ai più giovani la capacità di individuare, leggere e rifiutare i soprusi e le violenze che ancora oggi uomini e donne praticano su altri uomini e donne.

Una responsabilità che come insegnanti ci obbliga anche a riflettere sul modo di fare storia a scuola, come ha messo in evidenza Franco Lorenzoni nel suo articolo postato ieri : « Il giorno della memoria ci porta a ragionare su quale ruolo abbia oggi la storia nella scuola».

L’invio della documentazione dei vostri lavori ci aiuterà a creare un gruppo cooperativo di riflessione e di lavoro. Un percorso di studio condiviso.

Come redazione MCE iniziamo mettendovi a disposizione il lavoro fatto da un maestro MCE, Daniele Zuccato, in alcune classi quinta a Venezia.

Il lavoro parte dalla lettura del libro di Ferruccio Neerman “Infanzia rubata. Storia vissuta di un bambino ebreo”. Ferruccio e sua sorella Olga erano due fratelli ebrei e si salvarono dalle persecuzioni razziali rifugiandosi con la famiglia in malga Boscosecco, nel comune di Roana. I due ragazzi di 17 e 13 anni, fuggirono da Venezia con altri parenti e amici e rimasero nascosti nella malga dall’autunno del 1943 alla primavera del 1944. A condurli nella malga ed a fargli da angelo custode fu Costante Martello, una guardia forestale di Cesuna che i Neerman hanno proposto come un Giusto tra le Nazioni a Gerusalemme.

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Gli insegnanti MCE e le tecniche di Freinet

22 Gennaio 2022 – una riflessione sul piano di lavoro.

Se siete iscritti al Movimento potrete partecipare alla giornata di studio compilando entro venerdì 21 il modulo al link https://forms.gle/xjZXjrFrZY13xXCv5

«Il Mce è nato in Italia nel 1951 sulla scia del pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Non si è trattato solo della introduzione e utilizzazione di alcune tecniche di base, ma di dare vita a un movimento di ricerca che ponga al centro del processo educativo i soggetti, per costruire le condizioni di un’educazione popolare, in quanto garanzia di rinnovamento civile e democratico.»

Tra noi la ricerca non si è mai fermata e continua sabato 22 con la riflessione comune sull’attualità delle tecniche nella scuola di oggi. L’osservazione, la documentazione, lo scambio di esperienze e pensieri, la cooperazione tra insegnanti ne segnano le tappe.

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MEZZ’ ORA CON NOI – Un modo per fare scienza a scuola

Il ciclo dei nostri Miniwebinar prosegue con il 2° appuntamento.

Il 25 Gennaio alle ore 17,30 vogliamo indagare– assieme a Maria Arcà – un modo per fare scienza a scuola.
Come possiamo capire la struttura dei materiali e degli oggetti della vita quotidiana?

Maria Arcà autrice, con Rosalba Prando, del libro Materia e materiali
risponderà ad alcuni interrogativi sull’argomento tracciando un
possibile percorso da proporre in classe.

Per la sola giornata del webinar il libro sarà acquistabile a metà
prezzo qui:
https://store.streetlib.com/it/maria-arca/materia-e-materiali

Per partecipare iscrivetevi compilando il modulo al seguente link
https://forms.gle/i2RBeGndAvPS4X6E6
Le iscrizioni si accettano fino al 24 gennaio.

Il webinar sarà anche trasmesso in streaming su Facebook nel Gruppo
“Quaderni MCE” al seguente indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1449816541808082

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Una Scuola per il Paese che riparte

Tappa romana del 70 anniversario del Movimento di Cooperazione Educativa

SABATO 15 GENNAIO
– Formarsi nel laboratorio adulto
E MARTEDI’ 18 GENNAIO
– La formazione dell’insegnante: una grande questione      
ISCRIZIONI AL LINK entro il 14 gennaio       https://forms.gle/DhDvSVg32mavRLrs8 

                                                     

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