Diverso come me
Disabilità, diversità, normalità, inclusione… parole che non bastano a contenere la molteplicità e la complessità del reale, parole che non aiutano a focalizzarci sull’unicità di ciascuno. Proviamo allora a pensare alle opportunità di sviluppo, alle potenzialità di ciascuno, per fornire strumenti di crescita partendo dalla zona di sviluppo prossimale. Osserviamo, ascoltiamo, entriamo in un dialogo empatico con l’alunno: è da qui che partiremo per studiare non la patologia, ma quel bambino, quella ragazza, la persona cioè che ci troviamo davanti, o meglio, a fianco.
Innumerevoli sono i testi che si occupano di disabilità e di inclusione, difficile districarsi. Per questo ci limiteremo a qualche esempio che apra a nuovi strumenti possibili, rivolgendoci non solo a chi lavora con ragazzi in difficoltà, ma a tutti i docenti e gli educatori che interagiscono con un mondo così ricco di menti e cuori da non potersi catalogare. Buona lettura dunque, e buon lavoro! Un lavoro da fare, prima ancora che con la mente, con cuore aperto e grande sensibilità.
Andrea Canevaro, uno dei padri dell’inclusione scolastica nel nostro Paese afferma:
“Ho preso l’abitudine di domandare a chi è studente quale sia stata la prima persona handicappata che ha incontrato e che cosa ne sappia oggi. In questo modo incontro significa scoprire, o leggere, quello che non sapevi e non ti aspettavi. Se il tema su cui ci impegniamo per aumentare le nostre conoscenze è la Pedagogia Speciale, e quindi riguarda chi ha Bisogni Speciali, è utile scoprire che ciascuno di noi ne sa già qualcosa, ed è nello stesso tempo soggetto che conosce e oggetto del conoscere. Queste conoscenze non hanno alla base un’epistemologia già costituita, ma vivono un continuo farsi epistemologico. Cioè un’epistemologia sperimentale.
Filastrocca dei diversi
Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali: vuol dire che tutt’e due siamo speciali.
Bruno Tognolini, Rima rimani- edizioni Salani, 2002
Diversi amici diversi
Questo libro parla di diversità, racconta di cinque mele diverse, per qualità, per forma, per carattere e del loro incontro con altri frutti. Si crea un gruppo che vede uniti “ diversi amici diversi” che vogliono realizzare un progetto comune : un’ottima macedonia. Riusciranno solo perché riescono a vedersi e ad accettarsi nella reciproca unicità, intesa come valore e non come handicap. Dalla lettura delle parole e delle immagini chiare ed essenziali che accompagnano il testo possono scaturire domande e riflessioni anche con i più piccoli sull’amicizia e le differenze. La storia può dare inizio a un’esperienza di laboratorio di cucina. Oltre alla macedonia i bambini-cuochi sperimenteranno altre semplici ricette e anche quelli con una motricità fine piuttosto difficoltosa potranno manipolare ingredienti e infine gustare in compagnia il prodotto finale. Questa esperienza rappresenta una proposta di valore educativo, culturale e affettivo. In cucina i bambini sviluppano la curiosità, la manualità e la creatività ed entrano in confidenza con il cibo attraverso i cinque sensi in modo pratico, spontaneo e divertente.
Consigliato dai 4 anni e agli educatori che credono e si divertono a “ mettere le mani in pasta “
Marina Sirotti
Pezzettino
Pezzettino parla ai bambini di autostima e di accettazione di sé. È un libro filosofico e poetico, che utilizza parole semplici e importanti, nello stile di Lionni. È un viaggio che un quadratino, essenziale e astratto ma colorato, compie alla ricerca di se stesso. Pezzettino percorre in lungo e in largo un mondo perfetto, compiuto, finito, in cui tutti sanno perfettamente cosa sono, mentre lui crede di essere il pezzo mancante di qualcuno più grande di lui. Nella doppia pagina emerge il sentimento di insicurezza e di inferiorità che prova pezzettino quando si rivolge a “ quello che corre” a “ quello forte” … ma ciascuno risponde “ come potrei essere forte … se mi mancasse un pezzo ?”. Alla fine del viaggio Pezzettino scoprirà che anche lui, come tutti, è fatto di tanti pezzetti. Sollevato e consapevole della sua unicità potrà tornare a casa dove lo aspettano gli amici. L’idea dell’imperfezione, dell’incompletezza da una parte e un mondo perfetto e completo dall’altra possono offrire spunti di riflessione anche nell’utilizzo di parole come “ disabilità”.
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
I cinque malfatti
Non solo imperfezione, ma se parlassimo anche di personaggi malfatti e inadeguati o addirittura sbagliati ? L’occasione ci viene data da un albo scritto e illustrato da Beatrice Alemagna che senza tanti giri di parole racconta di cinque strani personaggi che decisamente non concludono niente nella vita. Imperfezioni che diventano disastri agli occhi di un “ Perfettino”, che piomba nella loro casa, ma che si prendono una rivincita quando il Bucato dice:“ Io non mi arrabbio mai, la rabbia mi passa attraverso”, oppure quando il Piegato dice cha conserva tutti i ricordi nelle sue pieghe. Alla fine i cinque malfatti continueranno a vivere insieme felicemente, in un placido equilibrio, buffo e surreale, magari in attesa di altri personaggi che vorranno unirsi alla strana combriccola, mentre il “Perfetto” resterà solo. Il libro può diventare un pretesto per parlare di sé, per riconoscere difetti che possono anche diventare punti di forza e guardare con occhi diversi chi apparentemente sembra imperfetto o sbagliato.
Consigliato dai 5 anni
Marina Sirotti
La cosa più importante
Questo è un albo illustrato che parla di essenza e di identità partendo dalla discussione tra gli abitanti del bosco su quale sia la caratteristica più importante per un animale. La lunga proboscide, il collo lungo, gli aculei…? Ciascuno esprime un’opinione ritenendo che la sua caratteristica sia la migliore. Gli altri animali sono perplessi, ma immaginano il cambiamento. La trasformazione appare nella doppia pagina che si apre a sorpresa. Buffo vedere il leone, la giraffa, il gatto, l’anatra, il maialino … ricoperti di aculei o tutti con grandi denti da castoro. Con queste illustrazioni l’autrice crea spaesamento, nel senso positivo del termine, combinando elementi che siamo abituati a collocare in un insieme ben definito, con altri, che a questo insieme non appartengono neanche lontanamente. Osservando questi bizzarri personaggi i bambini ridono e si divertono. Con loro possiamo giocare a cercare il proprio tratto distintivo, ciò che più lo caratterizza per aiutarli a conoscersi meglio, ad avere consapevolezza di sé. Possiamo domandare chi “ vincerà” tra gli animali e come andrà a finire la storia. Nel libro il tema della diversità, che può essere considerata in ogni sua sfaccettatura, viene risolta con un elogio della condivisione, di quanto sia meraviglioso essere diversi, di come ciascuno abbia qualcosa di bellissimo che lo contraddistingue e che lo rende unico.
Consigliato a partire dai 5 anni
Marina Sirotti
Molto non è poco
Le parole di Sabina Colloredo e le immagini di Marco Brancato si incontrano in questo libro. L’albo racconta di voglia di esplorare e di viaggiare per conoscere mondi diversi, ma soprattutto narra di un cucciolo di elefante MOLTO grande, MOLTO sghembo, MOLTO felice, MOLTO arrabbiato, insomma MOLTO strano che un giorno si allontana dal branco e incontra una bambina che per gli abitanti del villaggio sa fare POCO. I due, apparentemente così distanti, si intendono alla perfezione e fanno un sacco di cose insieme. Con la sensibilità che li caratterizza, ciascuno insegna all’altro cose che nessun altro al mondo sa fare, come mantenere sulla pelle i raggi del sole per sentirsi sempre allegri. Il branco va in cerca di MOLTO, lo trova e lo convince a lasciare il villaggio. L’elefante cresce e da adulto è ancora MOLTO strano, ma nel branco ha un posto speciale e vive la sua vita diversa, ricca di cose belle che nessuno al mondo conosce, tranne lui e POCO.
Il libro è nato dalla collaborazione di associazione CREA di Sassuolo e ASSI Gulliver- associazione Sindrome di Sotos
Consigliato dai 7 anni e a quegli adulti che talvolta incontrano un bambino MOLTO, che spesso diventa TROPPO e se non accolto con garbo e delicatezza, può diventare un problema per tutto il branco.
Marina Sirotti
Io parlo come un fiume
L’autore ci dona un delicato ma potente racconto autobiografico sulle difficoltà di parlare in modo fluido, liscio e leggero. Il protagonista è un bambino che si sveglia ogni mattina con i suoni delle parole che lo circondano, ma questi suoni restano intrappolati in bocca, si aggrovigliano, si attaccano in fondo alla gola, come in un incantesimo. La scuola è difficile per lui, a una domanda del maestro la bocca non funziona e gli altri compagni lo guardano e sogghignano. Per fortuna c’è il padre, che lo comprende, lo rassicura e lo porta al fiume. Osservano l’acqua in silenzio e fanno cose insieme. Con una potente metafora il padre sovrappone il linguaggio del figlio all’acqua del fiume che è gorgogliante, tumultuosa, vorticosa, dirompente, ma anche tranquilla e scintillante. “ Io parlo come un fiume” è la frase che aiuta il bambino nei momenti di disagio, perché anche il fiume balbetta, come lui.
Le illustrazioni di Smith sono acquerelli a volte precisi e dettagliati, altre volte abbozzano appena volti e personaggi, come se anche i colori si perdessero nella nebbia delle parole.
Consigliato dai 7 anni
Marina Sirotti
Amiche d’ombra
Il libro racconta in modo delicato e profondo un’esperienza autobiografica dell’autrice con una compagna di classe cieca. Arianna e Michela si incontrano : “Allora alzo lo sguardo e Michela è lì, sulla porta; i suoi occhi trasparenti svolazzano come farfalline cavolaie su un prato appena imbiancato di brina, bianco su bianco, e la sua bocca sorride grande verso nessuno”. Diventano amiche condividendo lezioni di musica, gite scolastiche, professori, compagni, difficoltà, sorprese e momenti di gioia pura. Si prendono per mano, condividono segreti e linguaggi per un intero anno scolastico, imparando cose l’una dall’altra. Arianna durante l’ultimo giorno di scuola dice : “ Ho preso per mano la mia migliore amica e la guido per strada con i cenni del pollice, che sono frasi zitte. Non lo sa nessuno che parliamo con le mani…” Il libro parla di religione, di amore, di scuola, di vecchiaia, di morte, ma soprattutto narra di adolescenti.
Consigliato dai 12 anni
Marina Sirotti
Mia sorella è un quadrifoglio
Una storia per parlare di disabilità e relazioni familiari, in collaborazione con Fondazione Paideia e CEPIM – Torino Centro Persone Down.
La storia nasce dal desiderio di raccontare la disabilità da parte di chi la vive in prima persona, tutti i giorni. È stata realizzata attraverso un percorso in cui assistenti sociali, psicologi, educatori, genitori, volontari, fratelli e sorelle di bambini con disabilità hanno condiviso idee ed emozioni. Dal materiale emerso la scrittrice ha fatto nascere una storia emozionante e coinvolgente, in cui la disabilità è raccontata dalla voce di una sorella. Viola si accorge subito che la piccola Mimosa è particolare, è diversa dagli altri bambini, con lei ci vuole pazienza, tanta pazienza. Ma piano piano Mimosa impara e la cosa che sa fare meglio è sorridere e abbracciare, anche gli sconosciuti. Dice Viola: “ Mia sorella è speciale. Essere normali vuol dire essere uguali, come i fili d’erba, come i trifogli di un prato…. Siamo tutti diversi e siamo tutti speciali. Mi piace pensare che il mondo sia un posto dove tutti siano speciali. In un prato c’è posto per tutto: i quadrifogli, le farfalle, le coccinelle, le formiche, i fiori”. Dopo aver ascoltato la storia, tanti bambini hanno rappresentato e raccontato ciò che li aveva colpiti, così l’illustratore Svjetlan Junacovic ha trasformato la storia in immagini. E se provassimo anche noi con i nostri bambini a disegnare il mondo come se fosse un prato ?
Consigliato dai 6 anni
Marina Sirotti
I libri di Camilla (collana)
Camilla è la Collana di Albi Modificati Inclusivi per Letture Liberamente Accessibili: albi illustrati di successo dei principali editori italiani per l’infanzia ripubblicati da diverse case editrici ,in una versione in simboli WLS.
I libri di Camilla presentano il testo a codice multiplo, verbale e iconografico peculiare della comunicazione aumentativa e alternativa – CAA.
Per questo possono essere strumenti molto utili per avviare alla lettura, ma anche alla conversazione, bambini con difficoltà di vario genere.
Papà isola
Versione in simboli CAA di Enza Crivelli e Sante Bandirali.
Un libro che parla di papà. «Sarò un bravo papà?» si chiede Gigi l’orso, preoccupato. Un super papà sa fare questo e quello, sa nuotare e costruire, giocare a pallone e fare un sacco di altre cose in cui Gigi non è tanto bravo… Ma Betty, l’orsa, lo rassicura: non c’è un solo modo di essere papà, e forse Gigi diventerà proprio il re di tutti i super papà! Versione in simboli di Enza Crivelli e Sante Bandirali.
Consigliato da 2 anni
Antonella Bottazzi
Piccolo uovo
Piccolo Uovo parte per un viaggio che lo porterà a conoscere i più diversi tipi di famiglie…
Consigliato da 4 anni
Antonella Bottazzi
Pesci parlanti (collana)
Anche questa collana, edita da Uovonero, è scritta in PCS, in modo da poter essere utile per tutti quei bambini che necessitano di un supporto iconico alla lettura. La collana contiene diverse fiabe classiche. I libri inoltre sono disponibili anche in un formato che consente di sfogliarli in modo facilitato, per chi ha difficoltà di motricità fine.
Consigliati da 5 anni
Antonella Bottazzi
Il libro che dice no
Una serie di libri con pochissime parole e immagini estremamente stilizzate ma efficaci, per trasmettere emozioni e stimolare il linguaggio sia in bambini molto piccoli, che in quelli con difficoltà di comunicazione.
Consigliato da 2 anni
Antonella Bottazzi
L’inclusione scolastica in Italia
Il libro offre un quadro completo, storico e normativo, dell’inclusione scolastica in Italia e analizza il complesso tema delle disabilità, dalle certificazioni alla progettazione della didattica, dalla formazione inziale dei docenti al monitoraggio della qualità dell’inclusione.
Consigliato a docenti di ogni ordine e grado
Antonella Bottazzi
Problemi per immagini
Un libro utilissimo per approcciare ai problemi anche con alunni che non leggono. I problemi sono presentati con graduale difficoltà, le illustrazioni sono molto semplici e chiare, facilmente intuibili. Un ottimo aiuto per fare matematica partendo da situazioni pratiche , associando magari le proposte ad attività concrete con oggetti.
Consigliato ai docenti di scuola primaria
Antonella Bottazzi
La linea del 20
Un testo, ma soprattutto uno strumento ( la linea appunto) che, attraverso il metodo analogico ideato da Bortolato, diventa prezioso alleato nelle strategie di calcolo anche per gli alunni in difficoltà. Dello stesso tenore la linea del 100.
Consigliato ai docenti di scuola primaria e ai bambini da 6 anni.
Buone prassi di integrazione e inclusione scolastica
Un libro che presenta nuove 20 buone prassi di integrazione e inclusione scolastica, tratte e adattate da articoli pubblicati sulla rivista «Difficoltà di Apprendimento e Didattica Inclusiva», che sono state realizzate negli anni:
- nella scuola d’infanzia
- nella scuola primaria
- nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
Il volume permette di sbirciare nelle buone prassi altrui, non per copiarle e applicarle direttamente nel proprio contesto, ma per curiosare e indagare i contesti in cui hanno tali prassi hanno funzionato e lasciarsi ispirare da esse.
Consigliato a docenti ogni ordine e grado
Antonella Bottazzi
Il cavallo e il soldato
Come me
Questi, insieme ad altri testi scritti per il kamishibai, possono essere validi strumenti per leggere storie a tutti i bambini, coinvolgendo maggiormente anche chi è in difficoltà, grazie alle immagini grandi e al piccolo teatrino che tanto cattura l’attenzione anche dei più piccoli. Artebambini ha pubblicato storie semplici e altre più complesse. Con i bambini poi si può provare a costruire storie insieme e realizzarle per kamishibai.
Consigliati dai 4 anni
Antonella Bottazzi
L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
Un testo che chiunque lavori con i disabili dovrebbe leggere. Oliver Sacks , grande scrittore e famoso neurologo, racconta i suoi o pazienti con una sensibilità esemplare, considerando sempre, prima della patologia e della problematica di ciascuno, la persona che gli si presenta e facendo molta attenzione a preservare di ognuno la dignità che merita ogni essere umano. Sacks ci porta in mondi che non conoscevamo, ma prima di tutto ci fa comprendere come ciascuno di noi possa fare la differenza nell’incontro con chi si trova ad affrontare una difficoltà.
Consigliato a docenti ed educatori
Antonella Bottazzi
Leggi tutto: Milleunlibro dicembrePer voi una canzone che parla di differenze:
https://youtu.be/rK1gTEAV9qA: Milleunlibro dicembrePer finire un video da guardare insieme ai bambini:
https://youtu.be/uSTCo8PBM5s : Milleunlibro dicembre