22 Gennaio 2022 – una riflessione sul piano di lavoro.
Se siete iscritti al Movimento potrete partecipare alla giornata di studio compilando entro venerdì 21 il modulo al link https://forms.gle/xjZXjrFrZY13xXCv5
«Il Mceè nato in Italia nel 1951 sulla scia del pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Non si è trattato solo della introduzione e utilizzazione di alcunetecniche di base, ma di dare vita a un movimento di ricerca che ponga al centro del processo educativo i soggetti, per costruire le condizioni di un’educazione popolare, in quanto garanzia di rinnovamento civile e democratico.»
Tra noi la ricerca non si è mai fermata e continua sabato 22 con la riflessione comune sull’attualità delle tecniche nella scuola di oggi. L’osservazione, la documentazione, lo scambio di esperienze e pensieri, la cooperazione tra insegnanti ne segnano le tappe.
Il ciclo dei nostri Miniwebinar prosegue con il 2° appuntamento.
Il 25 Gennaio alle ore 17,30 vogliamo indagare– assieme a Maria Arcà – un modo per fare scienza a scuola. Come possiamo capire la struttura dei materiali e degli oggetti della vita quotidiana?
Maria Arcà autrice, con Rosalba Prando, del libro Materia e materiali risponderà ad alcuni interrogativi sull’argomento tracciando un possibile percorso da proporre in classe.
Tappa romana del 70 anniversario del Movimento di Cooperazione Educativa SABATO 15 GENNAIO – Formarsi nel laboratorio adulto E MARTEDI’ 18 GENNAIO – La formazione dell’insegnante: una grande questione ISCRIZIONI AL LINK entro il 14 gennaio https://forms.gle/DhDvSVg32mavRLrs8
“Solo la narrazione consente di costruirsi un’identità e di trovare un posto nella propria cultura. Le scuole devono coltivare la capacità narrativa, svilupparla, smettere di darla per scontata.” (Jerome Bruner, La cultura dell’educazione)
“Non si può affrontare la fatica del conoscere se non si sente che il proprio pensiero è degno di essere accolto e ascoltato.” (Franco Lorenzoni, Rami di uno stesso albero)
Leggendo questo libro incontriamo l’esperienza di un nutrito gruppo di insegnanti ed educatori di Modena che ricerca intorno alla narrazione orale dal 1999.
Una ricerca ben documentata che affonda le sue radici nel principio che ognuno “può riflettere su grandi temi solo quando ha consapevolezza che il proprio pensiero conta”. E il libro ci porta a veder come costruire contesti capaci di far vivere e durare un ascolto attento, per garantire il diritto alla parola anche a chi possiede meno strumenti linguistici o culturali, ad esempio gli stranieri, o i disabili.
Il cerchio narrativo: silenzio e ascolto. Un luogo protetto, che nasce su un patto esplicito: “nessun giudizio da parte dell’insegnante e dei compagni, ascolto reciproco e sincerità, in primo luogo con noi stessi.”
Clicca sulla copertina per andare alla scheda del libro
Riportiamo di seguito la registrazione del webinar Rami di uno stesso albero andato in onda sulla nostra piattaforma Mercoledì 15 Dicembre, per permetterne l’ascolto a chi lo avesse perso e a chi volesse riascoltarlo.
Nel video Antonella Bottazzi, autrice del libro, e Franco Lorenzoni ci raccontano la lunga strada fatta insieme nello sperimentare la narrazione come potentissimo strumento di conoscenza di sé e del mondo.
Raccontano le loro esperienze, il cammino che li ha portati a comprendere le regole fondamentali da porre alla base di questa pratica per garantire uno spazio di autentica democrazia: il cerchio narrativo. Un luogo protetto, in cui tutti possano esprimersi senza paura, che migliora in ciascuno la capacità di parlare e di mettersi in relazione.
Clicca sull’immagine per andare alla scheda del libro
Per scambiarci pareri e idee su esperienze didattiche significative che abbiamo praticato – o vogliamo proporre ai colleghi – stiamo organizzando alcuni incontri a tema, intercettando anche anche argomenti delle più recenti pobblicazioni MCE. Saranno brevi conversazioni via web sulla piattaforma Zoom. Il primo appuntamento sarà il 15 Dicembre alle ore 17 con Antonella Bottazzi e Franco Lorenzoni.
Leggete attentamente la locandina per sapere come seguirlo.
«Manovra, scuola: dal 2022 in quarta e quinta elementare arriva il maestro di ginnastica» «Le scienze motorie diventeranno obbligatorie due ore a settimana. Le proteste dei laureati in Scienze della formazione primaria: «Così si frammenta l’istruzione».»
A fine Ottobre i media nazionali hanno annunciato che la manovra economica prevedeva l’introduzione delle scienze motorie come materia curricolare, quindi obbligatoria, almeno due volte la settimana nella scuola primaria. Sarà nominato un docente per le attività fisiche fornito di titolo idoneo e inquadrato nella classe di concorso “Scienze motorie e sportive nella scuola primaria”.
La sperimentazione inizierà a partire dall’anno scolastico 2022-2023 nelle classi quarta e quinta primaria. Se sarà ritenuta positiva sarà applicata immediatamente a tutte le classi del primo ciclo.
L’introduzione del maestro di ginnastica ha suscitato un vivo dibattito nel mondo della scuola e dell’educazione. Il Coordinamento Nazionale dei laureati e studenti in Scienze della formazione primaria (laurea quinquennale), hanno espresso il loro disaccordo con la campagna social #MAESTRINPALESTRA sottolineando che
«L’Educazione motoria nella scuola primaria deve essere interdisciplinare e inclusiva. Ai bambini servono docenti interdisciplinari, che, tra l’altro, oggi, hanno fatto già una preparazione in motoria e gioco. Così si frammenta l’istruzione primaria. I bambini hanno bisogno di pratiche inclusive, che prevedono la commistione e l’uso di più linguaggi e codici comunicativi e hanno il diritto di costruire gli apprendimenti e le relazioni educative con tempi distesi e non con orari frammentati e discipline separate.»
Leggendo e ascoltando i diversi documenti i punti critici più discussi e da risolvere sono: i maestri devono avere compresenza, co-progettazione e titolarità della disciplina, sia nel tempo modulare (24, 27 e 30 ore) sia nel tempo pieno di (40 ore).
Cosa ne pensate? qual è la vostra esperienza? Educazione motoria è solo ginnastica o anche altro? la ginnastica è sufficiente ai bambini per conquistare un rapporto positivo e sano con il proprio corpo? e il teatro? la danza? la musica? il gioco?
Come rendere efficace e coerente ai bisogni espressivi dei bambini la proposta del Ministero secondo voi?
Le Galline Volanti è un blog e associazione di promozione sociale dedicata ai libri per bambini e per ragazzi, nata a Reggio Emilia da Ada e Silvia, due professioniste, mamme, legate dalla loro forte passione per i libri.
clicca sulla gallina per collegarti al loro blog!
Ada e Silvia raccontano così la loro avventura: “Consideriamo il libro un potente strumento di relazione… Un adulto che legge a un bambino è molto più di quello che sembra. È un tempo dedicato in cui dare spazio alle domande e riscoprire tempi dettati non dal mondo ma dalla mente. È un modo per l’adulto di rimettersi in discussione e per il bambino di arrivare al cuore delle cose.L’idea del blog è maturata piano piano, dal desiderio di coltivare sogni apparentemente impossibili (galline che volano?), la voglia di lasciare una traccia dei libri che ci piacciono, dei pensieri che ci attraversano e delle tante reti che intorno ai libri si sono create. Abbiamo così iniziato ad annaffiare il pollaio, dando lustro ai libri per bambini e ragazzi, raccontando di come sono entrati nelle nostre vite.”
Le due autrici hanno realizzato uno strumento ricco, aperto all’ascolto e al confronto, molto utile agli insegnanti interessati a dotare la loro classe di un’efficace biblioteca di lavoro contro i limiti e l’inadeguatezza formativa del libro di testo.
Il 12 Novembre 2021 riprende l’attività di formazione del gruppo nazionale di ricerca Creazioni matematiche con il corso base “Facciamo matematica con le creazioni“, rivolto a insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado. Avete tempo per iscrivervi fino all’11 Novembre.
Che cosa è un creazione matematica? Dice Paul Le Bohec: “È semplice, è una qualsiasi cosa!”